Tekken 8 – Recensione – PlayStation 5, Xbox Series X|S, PC

Dopo tanto, tanto tempo, Tekken 8 è nelle nostre mani, dopo una trepidante attesa durata diversi anni. La serie che ha fatto la storia dei picchiaduro 3D è quindi tornata; avrà mantenuto le promesse sulle alte aspettative che tutti noi avevamo? Scopriamolo insieme in questa recensione di Tekken 8.

Tekken 8 – Recensione

Dopo una lunga attesa, Tekken 8 è finalmente tra noi, giusto in tempo per celebrare il trentesimo anniversario della serie. Questo nuovo capitolo si trova ad affrontare un compito assai impegnativo; superare il suo predecessore, riparando errori e riproponendo il successo dello scorso capitolo, che tanto è durato quanto il suo successo.

Tekken 8 si presenta come un seguito che promette un notevole salto in avanti, ma, come già detto, deve affrontare una sfida titanica per superare il suo predecessore. Tutta questa attesa e la massiccia campagna di marketing che circonda l’ultimo lavoro del team guidato da Harada e Michael Murray non è affatto casuale. Questo perchè siamo sicuramente di fronte a uno dei titoli migliori della serie, se non il migliore, che scopre tutte le sue carte sul tavolo, emergendosi nuovamente come il Re dei picchiaduro.

Tekken 8 – Recensione | Storia e contenuti offline

La modalità storia di Tekken 8, intitolata “The Dark Awakens“, rappresenta una tappa fondamentale per molti giocatori. Questo segmento costituisce il diretto proseguimento della narrazione cinematografica avviata da Tekken 7, con una fluida transizione tra sequenze filmate e gameplay, accompagnata da coreografie di combattimento impressionanti. Fortunatamente, gli elementi noiosi e le sottotrame irrisolte che hanno caratterizzato la storia di Tekken 7 e predecessori sono stati eliminati, sebbene possano persistere alcune sfumature. Infatti, considerando queste premesse, la storia non presenta la più minima forma di serietà; la campagna di Tekken 8 risulta essere stupida a livelli incalcolabili, narrativamente ai limiti dell’incommentabile, e in grado di toccare livelli di tamarraggine senza precedenti, mostrando livelli di fanservice oltre limite. Nonostante ciò, il focus su Jin Kazama e il suo percorso attraverso il torneo King of Iron Fist rende questa modalità storia una delle migliori della serie, anche se i nuovi giocatori potrebbero sentirsi un po’ persi, nonostante il riassunto dei titoli precedenti che offre il gioco. Infatti quest’ultimo risulta essere troppo riassuntivo e confusionario, rischiando di perdere parti importanti della storia utili ai neofiti per capire bene tutta la narrazione che ha preceduto quest’ultimo capitolo.

Una volta terminata la storia principale, i giocatori possono immergersi negli episodi dei singoli personaggi, che rappresentano un notevole miglioramento rispetto a quelli di Tekken 7. Presentati come brevi storie, questi episodi offrono finali pre-renderizzati, alternando momenti di progressione della trama a divertenti scenette comiche. La modalità in singolo principale del gioco inoltre non è la campagna, bensì l‘Arcade Quest. Da un lato, risponde al World Tour di Street Fighter 6 offrendo un’esperienza personalizzata attraverso un avatar, e dall’altro funge da tutorial interattivo per i nuovi giocatori del gioco. La trama di Arcade Quest segue il percorso del giocatore che scala le classifiche dalle varie sale giochi, fino a competere nel prestigioso Tekken World Tour. Sia chiaro, pure in questo caso non bisogna aspettarsi chissà cosa: gli arcade disponibili nel gioco non sono moltissimi e la difficoltà dei combattimenti è piuttosto bassa, nonostante l’intelligenza artificiale di Tekken 8 segna un notevole passo avanti rispetto agli altri capitoli della saga; ciò che rende davvero speciale l’Arcade Quest è la sua persistenza oltre la conclusione della trama principale. Questa modalità continua a offrire un’esperienza coinvolgente e funge anche da tutorial pratico, introducendo efficacemente molte delle meccaniche fondamentali del gioco attraverso una serie di incontri dinamici. Inoltre, il fatto che completando l’Arcade Quest si possano ottenere oggetti per la personalizzazione, aggiunge un ulteriore incentivo a immergersi in questa sfida.

Un aspetto che potrebbe rendere Tekken 8 interessante anche per i giocatori meno inclini alle partite online è la presenza dei Ghost, un’aggiunta significativa che offre un livello di sfida notevolmente superiore alla media, pur richiedendo una connessione attiva. La sua capacità di gestire il complesso movimento del gioco in modo simile ai giocatori umani è davvero notevole. Infatti, questa IA impara dai nostri movimenti, compresi anche quelli antisportivi, offrendo un grado di sfida che non ha nulla da invidiare a quello dell’online, che, se ben mescolata con la modalità replay, aiuta a perfezionare e non poco le nostre strategie di combattimento. Non si può che lodare una tale aggiunta; costruita ad opera d’arte per coloro che si stanno approcciando ora a questo mondo.

Bisogna lodare, inoltre, un gradito ritorno all’interno della saga; torna il famoso Tekken Ball, uno dei side-content più amati del leggendario Tekken 3, giocabile sia offline che online. In questa modalità, l’arena di combattimento si trasforma in un campo da beach volley e i giocatori utilizzano i moveset dei propri lottatori per colpire la palla in modi spettacolari, cercando di scagliarla contro l’avversario per ridurre la sua barra di energia. Questa modalità è perfetta per serate divertenti tra amici o per alleggerire l’atmosfera durante le sfide online classificate.

Tekken 8 – Recensione | Gameplay

Tekken 8 rappresenta uno dei capitoli più audaci e sperimentali prodotti da Bandai Namco. Contrariamente alla tendenza della serie di preferire l’evoluzione piuttosto che la rivoluzione, questo nuovo episodio ha intrapreso un percorso più innovativo. Sebbene la saga abbia solitamente seguito l’idea di non distaccarsi nettamente dai titoli precedenti, infatti l’epopea di Jin e Kazuya è da sempre stata apprezzata per la sua coerenza nel mantenere familiari sia il roster che il gameplay di ogni capitolo.

Nonostante i veterani della serie possano trovare familiari i movimenti e i personaggi, il sistema di combattimento presenta fondamentali differenze. L’introduzione del “Heat System” è una delle innovazioni più significative, progettata per rendere gli scontri più accessibili e spettacolari per tutti i giocatori, compresi quelli meno esperti nel genere picchiaduro. Questo sistema scandisce in modo più chiaro le fasi del combattimento e aumenta il suo aspetto visivamente accattivante.

Ogni personaggio del roster è dotato di un indicatore chiamato “Heat Gauge” o Barra dell’Heat, che può essere attivato in vari modi durante lo scontro. Una volta attivato, consente al personaggio di eseguire diverse azioni estremamente utili e di ricevere potenziamenti specifici. Questo stato potenziato può essere attivato una volta per round e ha una durata limitata, che può essere estesa o ridotta in base alle azioni intraprese dal giocatore. Questa innovativa aggiunta al gameplay di Tekken 8 aggiunge una nuova dimensione strategica e tattica ai combattimenti, rendendo ogni scontro ancora più avvincente e imprevedibile.

Quindi, il dilemma del giocatore sta proprio nel come e quando attivare la Heat Mode. Una volta entrati in modalità Heat, avrete diversi vantaggi: gli attacchi effettueranno danni anche se parati, si potrà sfruttare una nuova devastante tecnica chiamata “Heat Smash” e sarà possibile cancellare in scatto alcune mosse tramite l'”Heat Dash”. I potenziamenti durante lo stato “Heat” sono diversi da personaggio a personaggio e contribuiscono a dare ulteriore personalità e varietà ai 32 membri del roster. In definitiva il sistema Heat è un’aggiunta molto gradita, un’evoluzione rispetto ai precedenti capitoli, capace di dare un forte aiuto a coloro che si stanno approcciando ora alla saga.

Un punto a favore va anche per lo schema di controllo per neofiti. Utilizzabile in tempo reale tramite la pressione di un pulsante (che potrete personalizzare e inserire le combo che più vi aggradano), questo schema semplificato vi permetterà di eseguire combo con un solo tasto e di ridurre i vastissimi moveset dei lottatori del roster a quattro o cinque semplici manovre.

Tekken 8 – Recensione | Modalità Multiplayer

Quando i giocatori si sentiranno preparati, sarà allora il momento di giocare online. Tekken 8 offre la migliore esperienza online di tutta la saga. Tekken 8 oltre a offrire ai giocatori il controllo completo sulle proprie esperienze di gioco. A partire dal cross-paly al numero di fotogrammi di rollback, si avrà la possibilità di scegliere tra diverse opzioni di netcode, da quello di base a immagini più fluide con un ritardo di input maggiore o meno ritardo con immagini più instabili, le quali rappresentano una gradita aggiunta e miglioria.

Nella Tekken Fight Lounge, i giocatori trovano una vasta gamma di opzioni per connettersi con altri giocatori online. Questa lobby 3D, caratterizzata da avatar personalizzati, simili a quelli di Arcade Quest, funziona in modo analogo al Battle Hub di Street Fighter 6. Oltre alle funzionalità di matchmaking standard, la Fight Lounge offre la possibilità di aggiungere amici e rivali e scaricare replay. Inoltre la possibilità di allenarsi con i Ghost player, già citati sopra, dei propri amici e dei migliori giocatori rende la Fight Lounge di Tekken 8 un luogo intrigante e degno di esplorazione. Ovviamente le modalità online spaziano tra quelle competitive e quelle casuali, permettendo ai giocatori occasionali di divertirsi nel miglior modo.

Con i soldi guadagnati dai combattimenti, si potranno acquistare elementi di personalizzazione all’interno del negozio. Attualmente, non sono visibili altre forme di monetizzazione aggiuntiva oltre alla struttura del pass stagionale, il che è una cosa positiva poiché lo sblocco dei cosmetici costituisce un aspetto essenziale dell’esperienza di gioco.

Infatti, sebbene gli abiti dell’avatar della lobby e ciò che riguarda la personalizzazione dell’ID del giocatore siano piuttosto sufficienti, è la personalizzazione dei personaggi del roster di Tekken 8 a essere a dir poco stupefacente. Offrendo una vasta gamma di opzioni per personalizzare l’aspetto dei personaggi. Molti capi di abbigliamento sono così dettagliati che sembrano perfettamente integrati agli abiti predefiniti dei combattenti, contribuendo a creare un’esperienza di personalizzazione ricca e appagante per i giocatori che vogliono sbizzarrirsi nel creare il personaggio che vogliono, che però non risultano essere un vero sostituto a quelli classici, rischiando di cadere troppo nella semplicità.

Tekken 8 – Recensione | Comparto Tecnico

Senza vincoli da PS4 o Switch a tenerlo ancorato, Tekken 8 fa uso dell’Unreal Engine 5 per ottenere un vantaggio competitivo rispetto agli altri giochi del genere. Le risorse 3D e gli effetti speciali del gioco si presentano in modo straordinario. Con scintille, sfondi dinamici, effetti di distruzione ambientale e persino introduzioni di combattimento personalizzate per incontri specifici, Tekken 8 si distingue come uno dei giochi di combattimento più belli di sempre.

Il sound design e la colonna sonora di Tekken 8 meritano anch’essi plausi. La vasta libreria di effetti sonori di Tekken è tornata ed è più impressionante che mai. Anche se la qualità della colonna sonora può essere soggettiva, gli ascoltatori insoddisfatti possono usufruire del Jukebox per creare le proprie playlist personalizzate, partendo dalla già eccellente selezione musicale di Tekken. L’eccesso e la vivacità che permeano questo gioco trovano un perfetto complemento nelle sue musiche, con pezzi che riescono a esaltare ulteriormente gli scontri già intensi del gameplay. È vero che se si prediligono scelte più raffinate potrebbe non suscitare lo stesso entusiasmo, ma è difficile negare quanto bene questa colonna sonora si integri con l’esperienza globale del gioco.

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Classe 2002, amante dei videogames (forse troppo) è cresciuto grazie a console passate dal fratello maggiore come delle antiche reliquie. Si perde spesso nella lettura di comics americani e manga dal dubbio gusto