Aquaman e il regno perduto – Recensione – James Wan

Aquaman 2 – Recensione – James Wan

Preparatevi a tornare ad Atlantide, passando per Asgard, nella terra di mezzo e perchè no, anche in una galassia lontana lontana, il tutto in compagnia di Aquaman!

Jason Momoa torna ad interpretare il supereroe/semidio della Dc, nel film Aquaman E Il Regno Perduto diretto da James Wan, confermando ancora una volta che il DCU deve assolutamente essere resettato da Gunn al più presto.

Se il primo capitolo era riuscito in qualche modo a convincere il pubblico, rivelandosi uno dei migliori film del DCU pre Gunn, questa magia non si ripete con questa nuova avventura, all’interno della quale ci sono talmente tante cose dentro che vi faranno uscire dalla sala con un dubbio ovvero: Ma voleva prendersi sul serio o no?

Aquaman 2 – Recensione – Uno sguardo alla trama

Dopo gli eventi del primo film Aquaman deve gestire la vita da neo Papà e sovrano di Atlantide. Questi attimi di gioia però verranno presto turbati dal ritorno di Black Manta (Yahya Abdul-Mateen II), che armato di un Tridente Nero risveglierà degli arcani poteri compromettendo non solo la vita di Aquaman ma di tutto il mondo.

Una trama abbastanza lineare che porterà Jason Momoa ad indossare nuove armature, a compiere alleanze inaspettate, ma che va veloce come un treno in corsa, passando da un momento all’altro, lasciando lo spettatore in balia degli eventi, se non fosse per una narrazione esterna fatta da alcuni personaggi che di quando in quando vengono in soccorso con un contesto.

Il film inoltre oltre a far menare le mani a Momoa, cerca anche di porre sul piatto una tematica importante come quella della salvaguardia e la tutela del nostro Pianeta, tematica molto apprezzata e soprattutto funzionale alla trama in quanto da ancor più validità alla figura di Arthur Curry che altri non è che un figlio di due mondi, ma che viene completamente depotenziata dalle costanti crisi d’identità del film.

Una pellicola che di quando in quando citerà a mani basse le dinamiche di Thor e Loki dell’Mcu, con un pizzico di Guardiani della Galassia e di Ironman, come se non bastasse abbatterà anche i confini del Cinecomic attingendo qui e la da Star Wars e dal Signore degli Anelli, farcendo il tutto con una sana dose di Power Ranger regalando si momenti assurdi e anche simpatici, ma a discapito di tutto quanto il resto.

In conclusione Aquaman 2 è un prodotto, figlio di un franchise ormai prossimo al reboot, dalla CGI ballerina (anche se meglio di quella di The Flash) e che tenta disperatamente di prendere ciò che ha di meglio da offrire la franchigia  rivale, andando a creare un prodotto ibrido e mal funzionante tenuto insieme solo da un Momoa che si diverte e che diverte quel tanto che basta da farti arrivare alla fine del film.

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Xuan di Narvali Nerd, classe 93. Per diletto e passione parla di cultura nerd, dai Manga ai fumetti, dai film all'animazione, insomma qualsiasi cosa possa attirare la sua attenzione.