I want to be the wall – Prime Impressioni – Star Comics

I want to be the wall – Prime Impressioni – Star Comics

A fine maggio 2023 Edizioni Star Comics ha pubblicato il primo volume di I want to be the wall, manga scritto e disegnato da Honami Shirono.

L’opera, che si completerà in 3 volumi, è la novità che Star Comics ha proposto in occasione del mese del pride. Infatti, tra le altre cose, parla di asessualità e aromanticismo.

I want to be the wall tavole 1

La trama di I want to be the wall

“I genitori di Yuriko, che è asessuale e aromantica, la costringono a partecipare a un incontro combinato a scopo matrimoniale.

Il candidato sposto è Gakurota, un ragazzo gay innamorato di un amico d’infanzia senza essere corrisposto.

Yuriko, appassionata di Boys’ Love, vorrebbe diventare un muro per potere vegliare sugli amori altrui, mentre Gakurota, costretto a sposarsi per questioni familiari, è irrimediabilmente perso nel suo amore a senso unico.

Domanda e offerta coincidono e i due, nonostante la convinzione iniziale di rimanere da soli per tutta la vita, cominciano a vivere come una coppia sposata…”

Yuriko, ovvero la protagonista, è una giovane donna aromantica e asessuale. Nella primissima pagina del volume la vediamo già insieme a Gakurota mentre si fanno fare delle foto, quindi si sono appena sposati.

Subito dopo li troviamo alle prese con un trasloco, infatti Yuriko si è trasferita nella casa del marito.

Anche se un incontro matrimoniale c’è stato, noi non lo vediamo né ne sentiamo parlare. Lo stesso si può dire delle famiglie dei protagonisti, che per il momento sono praticamente assenti all’interno dell’opera.

Non si tratta di una critica, ma rileggendo la trama adesso ho voluto fare un confronto con il contenuto effettivo di questo manga.

I want to be the wall tavole 2

Sappiamo già che Yuriko è aromantica e asessuale, e anche che Gakurota è gay e devoto al suo primo amore. Anche loro sanno già come stanno le cose per entrambi.

Questo volume ci permette di dare uno sguardo alla loro quotidianità da novelli sposi, ma non solo.

Infatti scopriamo anche il passato di Gakurota, ovvero come ha capito di essere gay, e quello di Yuriko.

E poi ci sono i momenti che condividono insieme, cercando di essere rispettivamente una brava moglie e un bravo marito.

I due protagonisti di questo manga non si amano, ma si ascoltano e si capiscono a vicenda. L’uno per l’altra rappresentano un sostegno importante, che fa davvero la differenza.

Quindi si tratta di un’opera slice of life delicata e simpatica, che tocca però dei temi importanti. Questo è ciò che mi sento di dire dopo aver letto solo il primo volume.

I want to be the wall copertina

Nel dettaglio: temi e contenuto

I want to be the wall è uno dei pochissimi manga arrivati in Italia a parlare di aromanticismo e di asessualità. In generale, sembrerebbe un tema ancora poco trattato in queste opere, inoltre è ancora sconosciuto ai più.

Ecco quindi che questo manga diventa imperdibile sia per i lettori abituali delle opere dal contenuto queer, sia per chi vorrebbe avvicinarsi a questi temi senza leggere niente di troppo impegnativo.

Finora non c’è niente di triste o di scioccante tra queste pagine (e cosa dovrebbe esserci?), perciò risulta una lettura adatta anche ai lettori più giovani, che iniziano a riflettere per capire davvero loro stessi.

La stessa Yuriko ci è passata e lo scopriamo in questo primo volume. Un tempo pensava di avere qualcosa che non andasse, perché non si era mai innamorata e per lei i contatti fisici di natura sessuale erano insostenibili.

Anche quando provava a parlarne con gli altri doveva scontrarsi con confusione e pregiudizio. Insomma, non capiva davvero se stessa e ne soffriva molto… ma poi qualcosa è cambiato.

I want to be the wall asessualità aromanticismo nei manga tavole 3

Non vi dico altro a riguardo, ma trovo che la sua storia sia stata raccontata in un modo semplice e comprensibile da tutti, e che sia anche verosimile.

Lo stesso possiamo dire della storia di Gakurota, che ha scelto di non dichiarare i suoi veri sentimenti e si è sposato per volere della sua famiglia.

Non aspettatevi però che questo manga abbia un contenuto BL, perché da questo primo volume sembrerebbe voler andare in una direzione diversa. I momenti in cui interagisce con il suo amico, però, non mancano.

E poi i BL ci sono, nel senso che Yuriko ne è una lettrice appassionata. Questo genera dei siparietti divertenti, ma non troppo esagerati come in altre opere nelle quali le fujoshi vengono dipinte come delle ragazze assurde che hanno una visione distorta della realtà.

Yuriko è un personaggio calmo, che fa il tifo silenziosamente per suo marito e che non ama parlare di questa sua passione.

Inoltre il fatto che sia una fujoshi, ovvero una grande appassionata di boys’ love, sembra avere senso con la sua storia personale, una volta che la scopriamo.

Anche il suo essere asessuale e aromantica qui viene raccontato in un modo diverso rispetto a come è stato fatto in altri manga già pubblicati nel nostro paese.

Innanzitutto, questa volta è la protagonista stessa che racconta di sé, facendo capire davvero il suo stato d’animo attuale e il suo turbamento passato.

Non risulta un personaggio piatto, freddo o misterioso, come quelli che abbiamo visto in altri manga. Yuriko è una donna normalissima, come noi o come le persone che possiamo incontrare ogni giorno. Insomma, in lei non c’è niente di troppo distante dalla realtà.

I want to be the wall boys love tavole 4

In conclusione

Si tratta solo del primo volume ma io posso dirmi soddisfatta di questa lettura. Inoltre sono molto curiosa di andare avanti, ma per il prossimo dovremo aspettare settembre.

Il terzo volume sarà l’ultimo e quando sarà uscito potremo davvero tirare le somme su quest’opera.

L’unica cosa che mi ha lasciata perplessa in quest’albo è la mancanza dell’incontro tra i due protagonisti. Li conosciamo che si sono già sposati, quando a me sarebbe piaciuto leggere del loro primo incontro a scopo matrimoniale (anche la trama faceva presagire che si sarebbe visto).

Inoltre, per quanto io possa pensarci, non riesco a immaginare come abbiano fatto coming out l’uno con l’altra.

Sono estranei che si sposano per convenienza, senza conoscersi davvero. Del fatto che non si conoscono abbiamo conferma già nei primi capitoli. Malgrado questo si sono detti a vicenda una cosa tanto delicata… perché sicuramente non sono stati i genitori a farlo, quando li hanno presentati.

Insomma, credo che purtroppo non scopriremo mai come sono andate le cose, perché il punto era dare inizio a una storia che avesse come protagoniste due persone come loro, che si trovano a diventare marito e moglie.

Se invece mi sbaglio e ci verrà raccontato anche il loro coming out l’uno con l’altra, allora ben venga!

In conclusione, non trovo che sia né un capolavoro né un’opera perfetta, nella quale non avrei cambiato niente. Ma non mi aspettavo la perfezione, inoltre devono uscire ancora i due volumi successivi.

Questo manga parla di asessualità e aromanticismo in un modo che da noi non si era mai visto, almeno non in un manga. Anche in Giappone potrebbe essere stata una novità, perché in generale si parla pochissimo di questi temi.

I want to be the wall lo fa in un modo decisamente convincente e per nulla pesante, noioso o impegnativo.

Quindi, soddisfatta di ciò che ho letto e curiosa di andare avanti, devo assolutamente consigliarvelo!

Per tutto il mese di giugno, nelle fumetterie aderenti sarà possibile acquistarlo e ricevere una delle 7 cartoline da collezione realizzate da Star Comics per celebrare il pride. Una di queste è proprio a tema con questo manga.

Detto ciò non posso che augurarvi buona lettura, e darvi appuntamento di nuovo qui su Nerdream.it per la recensione finale quando sarà uscito l’ultimo volume della serie!

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Appassionata di Manga e di Fumetto in generale, gestisce un canale Youtube e una pagina Instagram dove condivide le sue letture. Fan di Star Wars da sempre, si è aperta ultimamente ad altre saghe nerd scoprendo un mondo meraviglioso. Con due amici porta avanti un progetto per sostenere il Fumetto Italiano in tutte le sue forme, dalle case editrici più conosciute alle piccole realtà indipendenti. Nella “vita vera” studia Grafologia con l’intento di approfondire ogni applicazione della disciplina, per poter lavorare in questo campo, un giorno. “Noi siamo ciò che scriviamo.”