Romancing Saga 3 – Recensione – Nintendo Switch, PS4, Xbox One, PC

Romancing Saga 3 – Recensione – Valentina “AkemiMas” Malara

Romancing Saga 3 non sarà certamente un titolo nuovo agli amanti del JRPG classico, ma potrebbe risultare sconosciuto a chi si interessa del genere da alcuni anni o vi si è appena avvicinato; il gioco del lontano 1995, targato Square Enix, è considerato uno dei migliori giochi di ruolo giapponesi mai realizzati e ha deciso di riproporsi al pubblico odierno con una remastered comprensiva di qualche aggiunta. La nuova versione è stata rilasciata l’11 Novembre 2019 per Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e PC e noi abbiamo avuto modo di giocare l’avventura sulla console ibrida di Nintendo: dopo un mesetto circa di battaglie, esplorazioni e affini, siamo quindi pronti a darvi il nostro verdetto!

 

Romancing Saga 3 – Un prescelto dall’identità ignota

Ogni 300 anni un’eclisse ricopre la Terra con la sua oscurità, emanando una potente energia, capace di uccidere ogni essere vivente sul pianeta; tuttavia, 600 anni prima un bambino prescelto sopravvisse a tale catastrofe, canalizzando in sé tutta questa energia e diventando il temibile “Devil King”: 300 anni dopo un altro fanciullo subisce la stessa identica sorte, diventando però, in contrasto con il predecessore, un eroe portare di pace.

Dopo quindici anni, l’eclisse ricompare e porta un nuovo bambino, di cui però l’identità è ignota e anche la natura: a questo punto comincia il plot di Romancing Saga 3, da vivere con ben 8 personaggi diversi: Julian, Thomas, Mikhail Ausbach von Roanne, Khalid, Ellen, Sarah, Monika e Katarina. Ognuno di loro, pur seguendo la trama principale, avrà una propria storyline da portare avanti.

Nonostante l’incipit non sia dei più originali, e tantomeno voglia esserlo, con il corso delle ore di gioco la trama di Romancing Saga 3 si fa sempre più corposa e interessante, fino a coinvolgere completamente il giocatore: il ritmo è ben disposto in correlazione alle ore di gameplay e sarà molto facile affezionarsi ai personaggi, tutti ben scritti pur restando saldamente ancorati ad alcuni piccoli stereotipi del genere. Non era scontato trovare un comparto narrativo di spessore in un gioco vecchio stile, ragion per cui il titolo va premiato.

Romancing Saga 3 – Un classico senza tempo

La personalizzazione dell’esperienza non si limita soltanto alla scelta del personaggio, ma prosegue con l’equipaggiamento iniziale e il consistente numero di personaggi secondi introducibili nel party (più di una ventina): potremo selezionare infatti una Stella del Destino (Artemide, Atena, Zeus, Ares o Ermes) e un’arma principale (spada, spadone, ascia, spada corta, randello, arco, lancia e arti marziali).

Il resto del gioco segue il classico schema dei JRPG a turni, con la possibilità di combinare le abilità dei personaggi per dar vita a tecniche nuove; l’efficacia degli attacchi dipende dalla scuola di magia selezionata in precedenza (bianca, nera, verde ecc.) e dello schieramento in campo: in tal senso, la posizione occupata all’interno del party influisce sull’efficacia offensiva del personaggio e, conseguentemente, del gruppo.

Il giocatore, può agire attivamente sull’esperienza e sullo sviluppo di armi, ma non su quella dei personaggi, che è lasciata a una crescita casuale, senza possibilità di sceglierne i parametri.

Il grinding, come i giochi vecchia scuola tendono a ricordarci sempre, è necessario ai fini del completamente dell’avventura: le battaglie risultano ardue, i boss ancor di più, e se siete persone poco pazienti vi sconsigliamo di cimentarvi in un titolo del genere, dove l’esperienza sul campo è necessaria per il miglioramento.

I nemici sono visibili a schermo e, qualora vogliate farlo, potrete schivarli tranquillamente, ma il loro grande numero e la necessità di livellare a tutti i costi vi renderanno la vita molto complicata.

Menzione infine per il genere open-world della produzione: Romancing Saga 3 è praticamente immenso, con luoghi da esplorare e anfratti da scoprire ad ogni metro, molti disponibili solamente una volta nominati all’interno di un dialogo. Ogni luogo è esplorabile solamente una volta avendone avuto conoscenza grazie a dialoghi con NPC che s’incontrano lungo il tragitto o all’interno delle locande: parlando con cittadini e altri personaggi, potrete inoltre attivare le numerose missioni secondarie. Lamentiamo l’assenza di qualche segreto o enigma, tipico del genere, ma nulla che rovini l’esperienza complessiva.

Romancing Saga 3 – Difficoltà vecchio stile!

Come intuibile dal gran numero di personaggi, dall’apertura della mappa e dal numero di combattimenti da affrontare, Romancing Saga 3 è un gioco parecchio longevo, capace di partire da un minimo di 20 ed estendersi a seconda di quanto vi tratterrete nell’open world e a seconda di quanti personaggi vorrete approfondire, vestendone i panni.

La difficoltà, come accennato in precedenza, è relativa ai combattimenti e al grinding e, come un buono gioco degli anni ’90, non vi risparmierà dalle fatiche del caso; nonostante questo, l’esperienza non risulta mai frustrante e a grande linee è tranquillamente affrontabile con un po’ di pazienza e determinazione.

Romancing Saga 3 – Un po’ di cura in più

L’aspetto tecnico è ottimo per un titolo riportato sulle console attuali, ma consapevole di mantenere uno stile classico: la grafica in pixel art della produzione è intaccata però dalle animazioni, forse un po’ troppo arrugginite e abbastanza sgradevoli da vedere.

La colonna sonora mantiene i toni dell’epoca, risultando adeguata allo stile generale. Ci saremmo aspettati un lavoro maggiormente curato, magari più simile ad un “remake” che ad una “remastered”, elemento che ci fa dubitare del prezzo di circa 30 euro a cui il gioco viene attualmente venduto: una cifra eccessiva, probabilmente, che si sarebbe potuta benissimo fermare ad almeno una decina di euro in meno.

 

Amante di videogiochi e libri fin dalla nascita, ha poi sviluppato una grande passione per tutto ciò che è nerd. Originaria della terra del bergamotto e del piccante, vanta radici nordiche niente male e ha una passione irrefrenabile per il mondo animale. Logorroica e amante delle discussioni costruttive, datele un argomento di conversazione a vostro rischio e pericolo!