Intervista esclusiva a Gilberto Ugolini, il Carl Barks italiano!

Gilberto Ugolini può essere considerato a pieno titolo l’unico pittore italiano che produce quadri con soggetti disneyani.

Certo forse ce ne saranno altri ma nessuno può eguagliarlo, perchè Gilberto… è Barks! Quasi come se la capacità unica della tecnica del maestro dell’Oregon si fosse inspiegabilmente traslata in questo affabile signore di Bolzano.

Gilberto realizza riproduzioni identiche degli oli a soggetto disneyano di Barks da 21 anni. La sua è una storia unica al mondo, interessante e spesso emozionante.

Abbiamo intervistato Gilberto che ci ha concesso questo confronto esclusivo con lui in una lunga chiacchierata fra ricordi, fumetti, storia d’Italia e passioni.

Ve la proponiamo in esclusiva su Nerdream.

Gilberto, come è cominciata la passione per i personaggi Disney?

Nel 1949 avevo 6 anni, mio padre mi disse che in edicola c’era un fumetto nuovo, della Mondadori. “Andiamo a comprarlo!” Mi prese per mano e acquistammo così il n. 1 di Topolino che costava 60 lire, una cifra enorme per l’epoca, eravamo appena usciti dalla guerra e chi aveva il lavoro come mio padre era fortunato. C’erano due storie fantastiche (di Barks ovviamente) che spiccavano sulle altre. Io sapevo appena leggere e scrivere. E l’amore è partito da li. Da quel giorno indimenticabile, ricordo anche come era vestito mio padre. Ho comprato questi giornaletti per anni, ma avevano una carta pessima con più colla che cellulosa e si conservavano male. Dopo alcuni anni non li acquistai più, a parte un numero nel 1971, la settimana in cui nacque mio figlio. Per 30 anni non ho più letto nulla.

Sai che il mio inizio come appassionato di Barks è stato molto simile? Quando ero piccolo i miei nonni mi compravano Topolino ma forse ero già un ragazzino con uno spiccato senso della forma e anche se costava molto di più in edicola, io chiedevo Zio Paperone (4500 Lire contro le 1500 di Topolino). Sapevo che lì trovavo storie più belle e disegnate meglio (Erano solo quelle di Barks, Zio Paperone pubblicava per la prima volta in edicola negli anni ’80-’90 l’opera completa del maestro).

E dopo quasi 30 anni quando è tornata la scintilla ed hai iniziato a dipingere riproduzioni di Barks?

Il 25 agosto del 2000.

(Solo dicendo questa data Gilberto si ferma un attimo e si commuove).

Alla televisione annunciarono la morte di Barks. Sapevo chi era anche se non avevo più letto fumetti. Certo avevo rivisto negli anni ’80 i volumi della Mondadori (Io Paperone, Io Paperino ecc…)  dove c’era una foto di Barks con la moglie. Pensai di scrivergli all’epoca ma aveva già 80 anni e immaginai che non avrebbe risposto, così l’idea finì sul nascere e non mandai alcuna lettera. Sapevo anche che aveva realizzato tanti quadri. Il 25 agosto del 2000 cominciai a dipingere. 30 anni prima avevo fatto qualche tempera per mio figlio con Topolino, Paperino… ma non avevo mai dipinto nulla. La folgorazione è avvenuta il giorno della scomparsa di Barks.

Cosa ne pensi? Credi al paranormale? – scherza Gilberto sorridendomi in videochiamata.

A questo punto penso di si…  pensavo mi avresti detto che dipingevi da una vita a vedere i tuoi quadri! Quindi sono 21 anni che dipingi…

Ho lavorato per 40 anni come ispettore del lavoro, nell’edilizia e come topografo.  Nel 2010 sono andato in pensione. Non sono un pittore professionista, eppure…Certo non dipingo molto, faccio 3 o 4 quadri all’anno.

Personalmente credo nelle passioni sfrenate, anche a me è sempre capitato, col fumetto, con certi autori, col cinema, con la musica. Ricordo il desiderio ardente, ma ero troppo piccolo per prendere e viaggiare da solo, di incontrare Barks nel suo tour europeo del 1994, per esempio. Un peccato non averlo conosciuto. Un grande rimpianto. Già i miei genitori mi portavano a Lucca Comics… quando venne meno Barks nel 2000, 6 anni dopo, quel rimpianto si riaccese molto in me. Ma avevo pur sempre ancora solo 17 anni.  E cominciai a leggere di nuovo le sue storie, in età del tutto diversa dall’infanzia certo. Appassionandomi anche alla sua carriera di pittore e scoprendo nuovi libri.

Come il libro The fine art of Walt Disney’s Donald Duck americano e le versioni italiane dell’ANAF. Immagino tu li conosca. Mi sono stati utili per capire e studiare i dipinti. Oltre ad un calendario originale firmato da Barks che ho trovato anni fa. In un suo quadro, ogni volta ci trovo dentro qualcosa. Lo considero un genio. Ha ragione Don Rosa che lo ha definito il più grande narratore del XX secolo e sicuramente dell’America e degli americani.

Nelle storie di Barks ci sono momenti paradossali. Come quando in A letter to Santa, Qui Quo e Qua chiedono agli zii Paperino e Paperone una scavatrice giocattolo e loro non capendo che desiderano un giocattolo, comprano delle scavatrici vere per poi distruggerle. Una bella metafora del capitalismo americano … Ho visto che anche di questa storia natalizia divertentissima hai realizzato una riproduzione, nello specifico della splash-panel iniziale. Davvero bellissima. Quante opere riprodotte hai realizzato fino ad ora in questi 20 anni?

Quella è stata una cosa interessante da riprodurre. SI tratta in questo caso di una pagina di una storia a fumetti. Barks utilizzava il pennino Esterbrook 356. Trovarli è stata una vera impresa. E disegnava a inchiostro  su cartoncino Bristol. Il cartoncino Bristol è ottimo per disegnare con l’inchiostro, ma va male per colorare con gli acquarelli. Con la carta per acquarello avviene esattamente il contrario: è ottima per l’acquarello ma va male con l’inchiostro. Come risolvere il problema? La soluzione era quella di utilizzare la carta per acquarello, e impedire che l’inchiostro “sanguinasse ” sulla carta. Ho reso più denso l’inchiostro facendolo “bollire” sul fuoco, e ho risolto il problema. Ho disegnato con il pennino Esterbrook 356 appunto e l’inchiostro (Higgins Black Magic) reso più denso.  Ho utilizzato gli acquarelli e pennelli  Winsor &  Newton.

Di quadri invece ne ho fatto attualmente circa 50. Considera anche che non sono ad olio ma acrilico. L’olio in casa crea dei problemi per i solventi. Oggi gli acrilici hanno una qualità eccezionale e mi permettono di vedere il risultato immediatamente. Per eseguire una copia l’acrilico va molto bene. Poi ci stendo sopra una vernice protettiva che gli da una brillantezza incredibile. Il colore ad olio è difficile invece, ci vogliono come sai anche 20 giorni per farlo asciugare. Non so come facesse Barks! Era davvero bravo. Ricordo il primo dipinto che ho fatto, scaricai da internet un suo quadro che realizzò quando aveva già 90 anni, uno della serie nel Klondike. Internet del 2000, non una grande risoluzione. Per questo poi mi procurai The fine art of Walt Disney’s Donald Duck.  

Alcune delle riproduzioni realizzate da Gilberto Ugolini

Potrebbe anche interessarti questo articolo su tutte le pubblicazioni dei quadri ad olio di Barks: 120 anni della nascita di Barks

Non hai mai pensato di realizzare quadri che non fossero copie di Barks? 

No, mai.

Sono tutti quadri diversi o hai fatto più copie dello stesso quadro?

Sono tutti uniche copie. Una per quadro originale. Mi sono inspirato anche studiando un video di John Gavin che trovi su YouTube e che mostra il suo processo personale di riproduzione di un quadro di Barks.

Quanto ci metti a realizzarne uno?

Da 100 a 200 ore. Ci impiego al massimo 4-5 ore al giorno. Il dettaglio è importante. Come la concentrazione. Adesso sono circa 40 giorni che non dipingo più. Ricomincerò a breve ma mi deve venire l’ispirazione. Mio figlio vorrebbe che facessi “The making of a fish story” del 1988. Ma è complesso e pieno di particolari. Tieni conto che hanno sempre delle sfumature diverse l’uno dell’altro e per ritrovare quel preciso identico colore c’è una ricerca molto lunga prima di iniziare.

Questo potrebbe essere il prossimo quadro realizzato da Gilberto Ugolini. Tranquilli! Le opere NON sono in vendita. Qui sopra l’originale di Barks del 1988: The making of a fish story (nella foto della Casa d’asta americana Heritage Auctions)

Come fai a ritrovare esattamente quel colore specifico usato da Barks, per altro cambiando tecnica da olio ad acrilico?

Faccio tantissime prove. Mescolo tanti colori. Li confronto con le stampe migliori. In effetti le immagini migliori sono sempre nel libro The fine art of Walt Disney’s Donald Duck. Quella pubblicazione la curò Barks in persona, non so se lo hai.

Al momento no, si trova sul mercato ma si aggiro intorno alle 1500 euro adesso. Prima o poi… 

E’ un bel costo si. Io l’ho acquistato nel 2004 per 1100 dollari! 17 anni fa!

(Io e Gilberto ci perdiamo più volte a parlare di mille libri diversi e di editoria rara costosa e datata; un’altra passione comune).

Ho recentemente acquistato però il libro che celebrò gli 80 anni di Barks nel 1981 “Uncle Scrooge McDuck: His Life & Times” con la prima litografia originale da un suo olio e firmata a mano, allegata al libro (per fortuna ho trovato una copia ancora integra in tutte le sue parti e conservata a perfezione). Già mi sono fatto un bel regalo…

Posso dirti che quando acquistai il calendario con i quadri di Barks e la sua firma originale mi sono soffermato più volte, ho messo la mano sopra la firma…

Il disegno preparatorio di Carl Barks per l’olio da cui sarebbe stata realizzata la prima litografia di un suo quadro
Wanderers of Wonderlands,  123° quadro a olio di Barks e il primo da cui sarebbe stata realizzata una litografia nel 1981
La prima litografia di una lunga serie tratta da un olio di Barks, firmata dall’autore in 5000 copie (1981) e allegata al volume commemorativo Uncle Scrooge McDuck: His Life & Times
La riproduzione ad acrilico di Wanderers of Wonderlands di Gilberto Ugolini, ancora in lavorazione.

Quello che mi meraviglia è che dal primo quadro che hai realizzato il 25 agosto del 2000 sei stato perfetto. Non c’è nessun miglioramento nel tuo ultimo quadro rispetto al primo di 21 anni fa. Sei sempre stato perfetto nel riprodurre i quadri di Barks. Immagino che ti abbiano chiesto più volte se li vendi.

Non voglio entrare nel giro della vendita perchè è un meccanismo che non mi piace. Li faccio per me. 

E tutti questi quadri sono esposti a casa tua allora! E’ come un museo!

Molti a casa mia, alcuni a casa di mio figlio e nello specifico nella camera di mia nipote!

Che so essere la tua aiutante personale per altro!

Si ed è molto brava e precisa, mi aiuta molto con i quadri.

E’ appassionante ripercorrere con te la storia di Barks, delle sue opere, della sua bravura. Ma noi di Nerdream non siamo i primi ad intervistarti, credo.

Hanno scritto di me, certe volte senza dirmelo. Luca Boschi mi ha citato in un numero di Uack! del gennaio 2016 edito da Panini. Ha preso un mio quadro e l’ha commentato dicendo che era quasi identico all’originale.

Anche John Garvin ha fatto un libro su Barks anni fa citandomi e chiedendomi qualche foto dei miei quadri. E Edward Bergen, un pastore luterano dell’Illinois e grande fan di Barks in America ha pubblicato una rivista con una mia riproduzione in copertina parlando di me: The Carl Barks Fan Club Pictorial: Our Carl Barks Legacy Issue Volume 4.

The Carl Barks Fan Club Pictorial: Our Carl Barks Legacy Issue: Volume 4 – Garry Apgar (Collaboratore), Edward Bergen (Collaboratore), Barbora Holan Cowles (Collaboratore), Joseph Robert Cowles (Collaboratore), Theodor Seuss Geisel (Collaboratore), Didier Ghez (Collaboratore), Gilberto Ugolini (Collaboratore), Kim Weston (Collaboratore)

Posso dire che sicuramente sono state belle soddisfazioni. Questa passione per Barks che ribadisco, è nata davvero il 25 agosto 2000 alle 8 quando i telegiornali in Italia hanno annunciato la sua morte è stata per me da 21 anni una cosa bella ma anche una storia che mi ha coinvolto in un modo che… mi ha allietato la vita ma me l’ha anche guastata sai… uno che a 80 anni si mette ancora a dipingere, solo pochi giorni fa ho concluso la riproduzione dell’ultimo quadro, Ancient Persia. E’ una bella fatica ogni volta

Gilberto mostra il suo ultimo quadro, finito nel marzo 2021, accanto a una stampa dell’originale di Barks. Sapete riconoscere quale dei due è l’originale?

Gilberto, grazie di nuovo per questa bella chiacchierata. Per noi di Nerdream è stato davvero bello poter parlare con te del grande maestro dell’Oregon. E della tua incredibile bravura.

Grazie a te. Sono felice di aver parlato di Barks per la grande stima che ho provato per lui. E tirando le somme ti dico una cosa… io non so disegnare! Disegna meglio la mia nipotina di me! Sono partito a copiare quel lontano 25 agosto del 2000 e la passione ha fatto il resto… Non me lo spiego nemmeno io. Un abbraccio

Potete visitare il sito ufficiale di Gilberto Ugolini qui http://www.gil313.com/ I quadri di Gilberto Ugolini sono realizzati per il suo piacere personale. Non sono acquistabili in alcun modo.

Stefano Chianucci

Stefano "TheMoviemaker" Chianucci - Nato a Firenze, dopo la laurea in Storia della Musica per Film con una tesi sulla musica di Star Wars, ha vissuto a Roma dove ha lavorato in alcune fiction italiane brutte brutte. Ora di nuovo a Firenze, si occupa di formazione. Sembra serioso come Darth Vader ma se lo conosci meglio è l’anima della festa come Voldemort!
Exit mobile version