Antico Egitto, un serbatoio inesauribile per il mondo del Gaming

L’Antico Egitto, con tutta la sua storia sospesa tra misticismo e realtà, è – da sempre – argomento di ampi dibattiti storici, politici, archeologici e architettonici. È di pochi giorni l’ennesima scoperta all’interno della Piramide di Cheope, a dimostrazione del fatto che il tema continuerà ad alimentare il dibattito ed eventualmente ad allargarsi oltremodo. Il perché di questo successo è presto detto: il mistero, l’alone d’ombra che aleggia su questa civiltà affascina quasi automaticamente l’essere umano.

Negli ultimi anni però l’Egitto antico è uscito anche un po’ fuori dagli schemi o – se si preferisce – dai libri, su cui sempre più spesso si tentava, invano, di relegarlo. L’Egitto ha così occupato un suo posto specifico, mostrandosi anche come un tema parecchio flessibile e dunque facilmente adeguabile ad altri contesti. Quello dell’intrattenimento è solo uno dei campi in cui l’Antico Egitto ha ripreso vita, quello del gioco in particolare è un territorio in cui i faraoni, le divinità, i riti e le magie sono ritornate clamorosamente a splendere.

Negli ultimi anni si sono susseguite produzioni cinematografiche di grande successo: la Mummia ha aperto la strada, Exodus e Gods of Egypt invece hanno suggellato il successo definitivo per un tema che ormai ad Hollywood è di casa. Ma il grande mondo dell’industria videoludica, se vogliamo, ha fatto di più. Fin dagli anni ’80 del secolo scorso, quando a comandare il mercato erano macchine da gioco ad otto bit. Si tratta di successi che hanno scandito un’epoca: King’s Valley di casa Konami, Day of The Pharaoh di Commodore Amiga, Eye of Horus, un action nei panni del Dio in persona.

Verso il cambio di Millennio si impose poi Egypt, fino alle avventure di Tomb Raider. L’ultimo sigillo è arrivato da Ubisoft, che nel 2017 ha lanciato il suo Assassin’s Creed Origins, una nuova era per la casa di produzione europea. Assassin’s Creed Origins ha riscosso un successo clamoroso sia per la trama avvincente che per le dinamiche di gioco innovative e gli ambienti spettacolari che propone. Ambientato nell’Antico Egitto durante l’epoca tolemaica, il gioco segue le vicende di Bayek, un Medjay che si trova coinvolto in una serie di eventi storici e cospirazioni che lo porteranno a scoprire l’origine della Confraternita degli Assassini. Il titolo si distingue per l’attenzione ai dettagli storici e per la fedeltà nella ricostruzione dell’Antico Egitto, offrendo ai giocatori un’esperienza immersiva e accurata.

Non solo console, perché l’Antico Egitto è sbarcato anche sugli smartphone e sui pc, fino alle slot machine. La più celebre è Book of Ra, ma ce ne sono altre ugualmente seguite dagli utenti. Il merito va anche a quanti hanno creduto nelle possibilità narrative di un tema – quello dell’Antico Egitto – praticamente inesauribile. È il grande merito di operatori come Starvegas, una delle piattaforme di gioco che più ha puntato a questa connessione, come testimonia la popolarità sulla piattaforma di tutti i titoli appartenenti alla già citata saga di Book of Ra. Grazie alla crescente richiesta da parte degli utenti, questi giochi vengono periodicamente aggiornati e rivisitati, dimostrando la forte attrattiva che il tema dell’Antico Egitto continua a esercitare nel mondo del gioco online.

La combinazione di storia, mistero e grafiche accattivanti rende il tema dell’Antico Egitto una scelta vincente per i giochi su diverse piattaforme e dispositivi, mantenendo vivo l’interesse degli utenti e stimolando la creazione di nuove proposte ludiche.

Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”
Exit mobile version