Modena Play 2022 – Un’esperienza meravigliosa all’interno di un trionfo sociale senza precedenti

Sono stati tre giorni devastanti dal punto di vista psico-fisico: un normale weekend primaverile di agosto, un numero di passi utile a raggiungere il Polo Nord, ore di sonno queste sconosciute, ma una tale soddisfazione che non ve lo sto neanche a dire…

La foto di copertina di questo articolo è il sunto perfetto della mia esperienza alla Play 2022: caldo, giochi da tavolo, persone, divertimento. Ho affrontato la fiera da content creator ormai riconosciuto e ammetto che è stata una sensazione molto strana, l’essere diventato “famoso” nel settore dei giochi da tavolo (la parola famoso prendetela proprio con le pinze) mi ha creato un intruglio di sensazioni ed emozioni non controllabili: la felicità di aver raccolto i frutti di un lavoro costate e quotidiano partito oltre due anni fa, l’orgoglio di essere stato scelto da Play stessa (un grazie enorme a Nerdream per averlo reso possibile) e lo stupore nel momento in cui persone sconosciute mi hanno fermato per farmi i complimenti o chiedermi una foto. Tutto molto stranamente bello.

La mia tre-giorni in quel di Modena è partita venerdì mattina alle 6, quando sono partito da Torino con destinazione divertimento. Divertimento misto a lavoro, in quanto assieme a Giulia e Stefano di Giochiamo in Due e BoardGamesFrancesco (e ad altri content creator), l’organizzazione di Play nelle vesti della grande Tiziana ci aveva affidato il compito di mostrare la fiera attraverso i nostri occhi: le nostre esperienze al tavolo, le visite ai vari stand e soprattutto il dietro le quinte con gli amici e quelle cene da fuori di testa che restano nel cuore!

Non voglio però che questo articolo si trasformi solo in un mero elenco di quello che ho fatto o non fatto a Modena, bensì voglio che sia un modo per condividere insieme a voi quello che Play a voluto condividere a sua volta con me e con tutte le 40mila persone che hanno avuto la fortuna di poterci essere, nonostante il clima dannatamente estivo, nonostante la sete incessante, gli indumenti perennemente sudati, le code, il parcheggio ed i tanti chilometri lontani da casa.

Insomma, possiamo gridarlo ai quattro venti: Modena Play 2022 è stato un vero TRIONFO! E quando dico trionfo, non voglio riferirmi ai numeri nel dettaglio (che sono stati veramente grandi). Il trionfo che ho visto io è stata una vera e propria vittoria sociale, centinaia di persone sconosciute che si sono ritrovate a giocare assieme ai tavoli, chiilometri di famiglie con i figli che si sono buttati a testa bassa in quel fiume di gente per giocare, giocare e ancora giocare. La gente ha capito che si può ancora stare insieme per davvero, alla faccia del Covid e di tutto quel mondo digitale che sta annientando alla velocità della luce i rapporti umani, quelli veri.

Tavoli pieni di giochi e pieni di persone e con decine di volenterosi dimostratori che, per il piacere di farlo, hanno sacrificato ogni loro strumento comunicativo (addio gola e voce) ed il tempo per godersi la “loro” fiera con la missione trasmettere a chiunque si sedesse al tavolo non solo il regolamento del gioco intavolato, ma tutta la passione che li ha portati ad essere lì, in quel momento. E tra questi valorosi dimostratori c’ero anche io, ai tavoli della Little Rocket Games a spiegare Creature Comforts come se non ci fosse un domani. In quelle quattro ore passate ad intrattenere chiunque venisse a sedersi al mio tavolo, ho fatto tutto quello che amo fare: stare con la gente, trasmette loro quanto io ama questo mondo e quanto, in fondo, sia veramente semplice imparare qualsiasi gioco con un minimo di attenzione ed applicazione. Ed ovviamente, voglio ringraziare Giampaolo, Alessandra e tutta la Little Rocket Games per avermi permesso di essere lì con loro; non è una marchetta, ma solamente un pensiero sincero.

Potete immaginare quante cose io sia riuscito a fare in oltre 30 ore di permanenza, quante persone sia riuscito a conoscere o reincontrare, quanti giochi sia riuscito a provare: il prototipo di Escape from New York nella Blue Room di Pendragon insieme a Mauro Chiabotto, una mezza partita a Carnegie da Tesla Games, un partitona alla “novità” Carcassone e tanto altro. Ho finito poi in bellezza domenica con un evento molto speciale, ho infatti avuto il piacere di partecipare ad una diretta sul canale dell’editoriale di IoGioco, in cui ho giocato una partita ad Age of Comics, un progetto tutto italiano sviluppato dalla Lirius Games, in cui vestiamo i panni di editori di fumetti anni ’30: un gestionale veramente bello e con un grafica da urlo! Ah, dimenticavo che ho anche imparato a combattere con le spade laser…non sto scherzando, sul serio!

E dopo tutto questo popo’ di roba, decine di tigelle ingurgitate ed una marea di foto ricordo, nel pomeriggio di domenica sono tornato a casa con il pensiero che viaggiava senza controllo verso il 2023. Grazie di tutto Play, ti voglio bene.

Un enorme grazie a a TE per avermi dedicato qualche minuto del tuo tempo ed aver letto questo articolo! Ti ricordo che puoi seguirmi anche su Instagram (AleboardGamer) e su Youtube (La Ludoteca di Aleboardgamer). Ci si vede al prossimo articolo!

Alessandro “AleBoardGamer” Pugliese

Classe '83, fiero torinese ed assiduo instagramer con lo pseudonimo "aleboardgamer", si diverte a spiegare regolamenti sul suo canale Youtube "La Ludoteca di AleBoardGamer". Amante dei giochi da tavolo sin dalla tenera età di sei anni quando gli vennero regalati titoli d'antologia come Brivido, Hero Quest e L'isola di Fuoco, la sua missione è quella di espandere il credo dei boardgames per distogliere l'attenzione dagli smartphones e convincere le persone a riunirsi attorno ad un tavolo per socializzare, sviluppare l'ingegno e soprattutto divertirsi.
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