Recensione – Exagon – Tambù

Esagoni, colori e numeri rappresentano senza dubbio alcuni dei più importanti fondamenti della cultura dei giochi da tavolo. Avete mai provato ad unirli ed aggiungerci una clessidra? No? Allora, venite un po’ a vedere cosa succede, leggendo la recensione di Exagon!

Exagon è un gioco da tavolo tutto italiano, prodotto e distribuito dall’altrettanto italianissima casa editrice di Tambù. Il titolo, ideato da Salvatore Catalfamo, si presenta come una divertente esperienza ludica che stimolerà non poco i vostri occhi ed i vostri riflessi. Giocabile da 2 a 5 giocatori e con un durata indicativa di circa 15-20 minuti a partita, Exagon è il classico gioco immediato e spassoso che può essere intavolato con amici e parenti in qualsiasi momento della giornata. Si spiega in 2 minuti e tutti possono subito giocare alla pari; se poi aggiungiamo le dimensioni quasi portatili, allora possiamo considerare Exagon un prodotto per tutti i gusti!

Un esempio di gioco

Piccolo appunto sull’età minima indicata sulla scatola che indica 14+. Mi sento di dire che Exagon può essere giocato anche da un bambino di 8 anni, non vedo tutte queste difficoltà. Fondamentale però è che lo faccia con un altro bambino “di pari abilità”, in quanto in un gioco di destrezza e colpo d’occhio come Exagon, la differenza di età è il più grande ostacolo per l’equilibrio in una partita. Per farmi capire, due bambini di 8 anni possono tranquillamente competere tra di loro, con le loro possibilità ed i loro tempi: potete invece capire come un bimbo di 8 anni faccia decisamente più fatica contro un ragazzo di 14 anni.

COME SI GIOCA AD EXAGON?

Partiamo prima col vedere come è formata una tessera a forma di esagono. Ognuna di esse è divisa in sei spazi di colore e numeri diversi (ad ogni colore è sempre associato lo stesso numero); il numero che vedete al centro, rappresenta la somma dei numeri presenti sui lati. Su alcune tessere sono presenti due simboli speciali:

  • il simbolo Jolly con il fondo bianco che sostituisce qualsiasi altro colore/numero
  • il simbolo Exagon con il fondo nero che impedisce l’abbinamento con qualsiasi altro lato

Lo scopo del gioco è quello di terminare per primo le proprie tessere in dotazione oppure effettuare l’incastro perfetto (far combaciare la tessere piazzata su tutti e sei i lati): una volta che viene soddisfatto uno di questi due requisiti, la partita termina immediatamente.

Fatto questo preambolo, per iniziare una partita ogni giocatore riceve un numero variabile di tessere (in base ai giocatori presenti). Ora si piazza la clessidra al centro e si sceglie chi comincerà a giocare. Quindi, in ordine di turno in senso orario ed a partire dal primo giocatore, ognuno piazzerà una sola tessera in gioco, facendola combaciare con un solo lato di una già precedentemente piazzata. Una volta che il giro è stato terminato, non resta che rivelare le proprie tessere e la partita può avere inizio!

Le tessere di gioco

Nel proprio turno, il giocatore gira la clessidra che scandirà il lasso di tempo in cui potrà piazzare le sue tessere. Per farlo, però, dovrà far combaciare obbligatoriamente almeno due lati o più: far combaciare solo un lato significa la fine immediata del proprio turno. La cosa particolare è che se un giocatore finisce il suo turno anzitempo, il suo prossimo avversario in ordine di turno potrà sfruttare il tempo rimanente per iniziare subito il proprio turno.

Come detto, per non far finire il proprio turno, è necessario far abbinare almeno due lati di egual colore e numero, ma se si riesce a farne combaciare di più, allora sarà possibile ottenere delle tessere con collegamento bonus. Ma cosa vuol dire?

Ad esempio, se noi riusciamo a piazzare una tessera con ben 4 lati correttamente adiacenti, otteniamo due tessere bonus. Questo significa che possiamo subito piazzare 2 tessere con un solo lato adiacente senza che il turno termini. Possiamo ottenere collegamenti bonus fino ad un massimo di 5 lati adiacenti, mentre, come detto in precedenza, collegare 6 lati in un colpo solo vuol dire vittoria immediata.

Ah dimenticavo! Se nel momento in cui ottenete delle tessere bonus e uno dei vostri avversari ha solo più una tessera da piazzare, al posto che piazzare il collegamento bonus potete scaricarne una proprio a colui che ne avanzava solo una per rompergli le scatole!

Un dettaglio di gioco

LE MIE CONSIDERAZIONI SU EXAGON

Quanto è divertente Exagon! L’ho giocato con mia moglie e mio figlio di 10 anni, ci siamo divertiti un sacco e nel contempo abbiamo perso qualche diottria 😂😂 Controllare ogni volta tutte le sezioni degli esagoni in cerca dell’abbinamento non credete sia proprio una passeggiata! Colori e numeri, numeri e colori, lì no, là neanche, no! Perchè l’ha messo lì, cavolo! Se i numeri fossero invertiti…

Lo scorrere del tempo che segna inesorabile la clessidra contribuisce ad aumentare a dismisura la tensione al tavolo, rendendo un banale procedimento di piazzamento tessere una vera e propria sfida di abilità e destrezza!

La clessidra di Exagon

Come ho scritto in precedenza, Exagon è veramente un bel titoletto in grado di far divertire tutti, facile da imparare ed ancor di più da gestire. Fondamentale sarà il colpo d’occhio e la capacità di trovare il pezzo giusto nel momento giusto. Dopo un po’ di pratica, riuscirete anche a creare combo di piazzamenti per crearvi da soli la possibilità di ottenere piazzamenti bonus ulteriori.

Insomma, se non siete dei giocatori accaniti e state cercando qualcosa di leggero e divertente, allora senza dubbio Exagon potrebbe fare al caso vostro!

Un grosso grazie per averci dedicato qualche minuto del vostro tempo ed aver letto questo articolo! Un grosso saluto, ci si vede alla prossima recensione!

Un sentito ringraziamento a tambù per avermi omaggiato della copia del gioco che ho utilizzato per questa recensione.

Alessandro “AleBoardGamer”

Classe '83, fiero torinese ed assiduo instagramer con lo pseudonimo "aleboardgamer", si diverte a spiegare regolamenti sul suo canale Youtube "La Ludoteca di AleBoardGamer". Amante dei giochi da tavolo sin dalla tenera età di sei anni quando gli vennero regalati titoli d'antologia come Brivido, Hero Quest e L'isola di Fuoco, la sua missione è quella di espandere il credo dei boardgames per distogliere l'attenzione dagli smartphones e convincere le persone a riunirsi attorno ad un tavolo per socializzare, sviluppare l'ingegno e soprattutto divertirsi.
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