The Fall Guy – Recensione – David Leitch (2024)

The Fall Guy – Recensione – David Leitch (2024)

The Fall Guy è una love story condita da azione e comicità, un Ryan Gosling versione Big Jim ed una colonna sonora azzeccata.

Il film, senza prendersi troppo sul serio, riesce ad intrattenere e vogliamo darvi un’idea di cosa vi aspetta al cinema, senza spoilerarvi nulla, in questa recensione… buona lettura!

The Fall Guy – Recensione – La Trama

La vita di Colt Seavers (Ryan Gosling), stuntman di Hollywood, è stata un turbine di azione e adrenalina, fino a quando un destino crudele non lo ha gettato nell’abisso del dolore e del rimorso. Durante un’acrobazia mozzafiato, un errore minimo, un istante di distrazione, e il mondo di Colt si è capovolto. Una caduta rovinosa lo ha lasciato gravemente ferito, ma le ferite più profonde sono quelle dell’anima, le cicatrici dell’autocommiserazione che lo hanno spinto ad abbandonare tutto ciò che conosceva.

Colt ha voltato le spalle a tutto e tutti… in primis alla sua brillante carriera di controfigura per la stella d’azione Tom Ryder (Aaron Taylor-Johnson), e ha spezzato il cuore della sua ragazza, Jody Moreno (Emily Blunt), un’operatrice di macchine da presa che condivideva con lui sogni e speranze per il futuro.

Ma il fato ha una strana maniera di intrecciare i destini, e diciotto lunghi mesi dopo quel fatidico incidente, Colt si ritrova a parcheggiare auto in un modesto ristorante messicano. È qui che la voce del suo passato risuona, sotto forma di Gail Meyer (Hannah Waddingham), la produttrice cinematografica di Tom. Le sue parole sono un richiamo alla gloria perduta, un’opportunità di riscatto che si manifesta nel nuovo progetto cinematografico di Jody Moreno, ora dietro la macchina da presa per dirigere il suo primo film, un’epica avventura di fantascienza intitolata Metalstorm.

Quando Colt arriva sul set, non trova solamente la promessa di una nuova vita professionale. Davanti a lui si staglia l’ombra dei fantasmi del passato, incarnati dall’intransigente Jody, ancora bruciante di rancore per la loro separazione. Ma le sorprese non finiscono qui. Gail Meyer svela una verità scioccante: Tom Ryder, l’icona di cui Colt è stato l’ombra per anni, è scomparso nel buio di una spirale di droga ed ora è compito di Colt, con il cuore intriso di rimorso e il coraggio di un tempo, trovare Tom prima che la sua assenza condanni il film e, forse, il suo stesso futuro.

The Fall Guy – Recensione – Action is my Profession

Se parliamo di cinema d’azione non possiamo non considerare David Leitch come uno degli esponenti contemporanei più in focus in questo settore. Bullet Train, un capitolo di Fast & Furious, uno di John Wick, Deadpool 2 e potremmo continuare ancora, sono solo alcuni dei nomi che possiamo trovare sul suo biglietto da visita, ma forse… udite udite, siamo di fronte al suo miglior film.

Si perchè, complice anche una sceneggiatura davvero ben ritmata, a firma di Drew Pierce, il film riesce a non prendersi sul serio, ad avere il giusto mix tra romanticismo, azione e comicità ed alla fine riesce ad intrattenere sotto vari aspetti.

Intrattiene con alcune trovate stilistiche davvero interessanti: vi ritroverete ad esempio ad assistere ad una scena di combattimento con il protagonista, in vestiti fluo, in preda ai fumi dell’alcool e di una non meglio precisata droga allucinogena, in una discoteca e con delle luci al neon blu, girata in modo che vi sembrerà di essere nel bel mezzo di una cut-scene dell’ultimo capitolo di Saints Row su PS5!

Oppure una scena in split screen, con un sinuoso gioco di simmetrie tra parole ed azione dei due protagonisti coinvolti.

Intrattiene anche con i giusti cambi di ritmo, che spezzano l’azione con romanticismo o comicità, e soprattutto con il sapiente utilizzo dei personaggi secondari, che si ritrovano ad essere fondamentali nell’ottica di insieme del film, grazie alla loro incarnazione di determinati clichè.

Ed infine intrattiene anche grazie ad una buona colonna sonora, che pesca un po’ in giro attraverso vari generi musicali, dal recente passato al passato meno recente, per accompagnare nel modo giusto ogni momento.

The Fall Guy – Recensione – Memorabile no, godibile si

Va ovviamente detto che non siamo di fronte ad un capolavoro del cinema di ogni tempo e nemmeno ad un film memorabile, di quelli che vi ritroverete a parlarne negli anni a venire, ma di sicuro, il film riesce a fare quello che deve fare senza alcun problema.

La trama è forse un po’ troppo telefonata ed i colpi di scena che vi ritroverete a vedere durante lo sviluppo della pellicola non saranno che delle pacche sulla spalla, ma nonostante ciò il film strappa sorrisi e si lascia guardare con attenzione dal principio alla fine, senza troppi momenti morti o cali di tensione.

Ad incidere positivamente sul giudizio finale è anche il cast.

Ogni attore sembra a suo agio nel ruolo cucitogli addosso dal film, con menzione d’onore ai protagonisti, Gosling in primis e a Winston Duke (il mitico M’Baku di Black Panther), che con le sue citazioni cinematografiche farà la fortuna di ogni nerd (già dopo la seconda citazione sarà gara a chi indovinerà prima il titolo del film che sta citando).

Dicevamo di Ryan Gosling, davvero sugli scudi. L’attore riesce a rimanere in equilibrio precario durante tutto il film sul filo che unisce il “serio” al “faceto” e alla fine finisce per non prendersi mai troppo sul serio, e la scelta paga, perchè è proprio questa impostazione del ruolo che rende divertente e credibile la performance.

Brava anche Emily Blunt, che riesce ad alzare il tasso del romanticismo dell’opera, dettando i ritmi della love story che fa da fil rouge a tutto il film.

The Fall Guy – Recensione – In conclusione…

Se cercate un film che vi possa far passare qualche ora in maniera spensierata, divertendovi ed intrattenendo con la giusta dose di azione e amore, beh sicuramente questo film farà al caso vostro. Idem se amate qualcuno dei membri del cast, visto che tutti si comportano egregiamente.

Se cercate qualcosa di profondo, intenso, memorabile, colossale… beh dovete ovviamente cercare altro nella lista dei film in programmazione, ma non privatevi della possibilità di trasformarvi in critici cinematografici in un’altra occasione e buttarvi senza troppa puzza sotto il naso su questo film, perchè potrebbe stupirvi anche grazie alle belle idee messe in campo dallo sceneggiatore e dal regista.

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Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”
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