LEO – Recensione – Netflix
Netflix continua a puntare sull’animazione rilasciando il 21 novembre LEO, una divertente commedia musicale, con Edoardo Leo al doppiaggio dell’omonimo protagonista, ed ecco la nostra recensione!
Grazie a Nerdream sono riuscito a vedere in anteprima Leo, nuovo film di animazione in uscita il 21 novembre su Netflix. Una commedia musicale, prodotta da Adam Sandler che si presta nuovamente al doppiaggio interpretando il protagonista della pellicola ovvero Leo, in Italia doppiato da Edoardo Leo, una lucertola chiaccherona e con una crisi dovuta all’età che avanza.
TRAMA
All’interno di un aula delle elementari dalla bellezza di 74 anni vive Leo una lucertola che insieme alla tartaruga Squirtle (doppiata in lingua originale da Bill Burr), sono sopravvissuti a talmente tanti studenti delle elementari da conoscere ormai tutti i segreti della vita accademica.
Leo tuttavia per via di un’informazione al quanto discutibile si convincerà di avere a disposizione solamente un ultimo anno di vita, portandolo così a pianificare la sua fuga! Da qui si svilupperà tutta la storia che porterà Leo a rapportarsi con i vari bambini della classe facendo si che i piani del nostro rettile subiranno un brusco cambiamento.
ANIMAZIONI E SVILUPPO
Pur non amando particolarmente i film musicali devo riconoscere che Leo funziona e anche bene. Un film con uno stile di animazioni in CGI veramente particolari che balzano subito all’occhio, dove ogni personaggio su schermo ha la sua identità che sia esso umano o animale. Si vede spesso e volentieri il tocco folle di Sandler dove qui e là mette dettagli e frecciatine che danno quel qualcosa in più al tutto, specie nelle parti cantate dove non è tanto il testo a farla da padrone ma ciò che succede nello sfondo. L’adattamento italiano devo dire funziona tantissimo sia sul cantato che nel parlato, aiutando ancor di più noi spettatori nell’immersione e nel delineare meglio con che tipo di personalità si sta interfacciando Leo volta per volta, ad esempio ogni bambino delle elementari ha un suo timbro o caratteristica nel parlato, cosa che i bambini dell’asilo invece non hanno, risultando sempre come una massa di teste sferiche che strillano e fanno versi.
CONSIDERAZIONI
Un film semplice che non prova a fare il moralista o a prendersi sul serio anzi ci troviamo davanti ad un film d’animazione che in quanto tale vuole far giocare e divertire lo spettatore, un film per tutta la famiglia dove i bambini vedranno una bella storia, mentre gli adulti non faranno altro che dire ma ho visto bene? Ma quello?
Un film che pur avendo forse un pochino troppi spezzoni musicali (troppi per il mio gusto), ti intrattiene per tutta la sua durata, facendoti affezionare alla figura di Leo, la quale pur essendo convinta di aver poco tempo a sua disposizione scavalca i suoi interessi personali pur di regalare conforto al prossimo, senza moralismi o altro, ma semplicemente ascoltando i bambini che gli si parano davanti, dando loro conforto e soprattutto dando valore a ciò che hanno da dire, ricordandoci che i bambini sono persone, certo con poca esperienza di vita, ma pur sempre con una loro testa e con delle emozioni ben definite.
Film che non appena sarà disponibile in catalogo vi invito a recuperare e che mi porta ancora una volta a fare un plauso a Netflix che nell’ultimo periodo sta credendo davvero nell’animazione puntando su diversi stili e storie.
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