Once Upon a Studio – Recensione
Il 16 ottobre i Walt Disney Studio hanno compiuto 100 anni! Per tale ricorrenza su Disney+ è stato rilasciato Once Upon a Studio.
«Spero che non ci si dimentichi mai di una cosa: tutto è cominciato con un topo» così una volta disse Walt Disney, un uomo sul quale si è detto tanto e su cui si potrebbe dire ancora di più, ma in fondo è grazie a lui se ancora oggi la Disney regala sogni e magia a bambini di tutto o quasi tutto il mondo.
In 100 anni ne sono successe di cose e se ne sono prodotti di film, certo magari non tutti riuscitissimi, tuttavia porteremo sempre con noi una determinata canzone, storia o personaggio ricordando con affetto il pensiero felice che ha generato in noi.
Il 16 ottobre di quest’anno la Disney è riuscita a creare una piccola ma potentissima magia collettiva distribuita in streaming su Disney+ sto parlando di Once Upon A Studio, corto di 9 minuti che vi trasmetterà le emozioni di un intero film.
TRAMA
Il corto si apre nel Roy E. Disney Animation dove una stagista Disney, Renika Williams, si avvia all’uscita accompagnata dal veterano Burny Mattinson uno dei disegnatori più anziani di Disney ( che pur non essendo più in vita, poco prima di esalare il suo ultimo respiro, gli venne mostrato il corto), il quale poco prima di uscire riflette su quante storie potrebbero raccontare le pareti se potessero parlare.
Una volta che se ne sono andati come vuole la tradizione è Topolino ad aprire le danze prendendo vita da un quadro e chiamando a raccolta tutti ma proprio tutti i personaggi dei Classici Disney e non solo, per scattare una foto commemorativa visto il traguardo raggiunto.
Il corto ad ogni frame regala emozioni, calcando la mano sulle emozioni e facendoci tornare tutti quanti bambini anche se solo per poco tempo. Si potrebbe parlare per ore di ogni frame di ogni animazione ma personalmente ci sono tre punti che ho amato e vorrei condividere con voi.
Il Genio
Questa è uno di quei cameo che si possono apprezzare solo in lingua originale e riguarda il doppiaggio del Genio di Aladdin che venne affidato all’ormai scomparso attore Robin Williams, voce che grazie alle registrazioni presenti in archivio, lo staff di addetti ai lavori è riuscita a far tornare se pur per brevi frame in vita, scaldando e non poco i cuori dei fan.
Topolino e Walt
Topolino mentre sta chiamando tutti quanti a raccolta nella confusione del momento si imbatterà nella foto di Walt Disney e in questa scena gli animatori, i fonici e la regia esplodono in un trionfo di perfezione. Mentre Topolino si avvicina con occhi dolci e un sorriso che vale più di mille parole in sottofondo possiamo sentire un arrangiamento al piano, trattasi di Feed The Birds (La Cattedrale) canzone tratta dal film Mary Poppins. Canzone non scelta a caso infatti era fra tutte la preferita di Walt stesso, composta dai fratelli Sherman e che per l’occasione è stata suonata nuovamente sul pianoforte presente nell’ufficio di Walt. Creando così un momento di pura magia che vi scalderà il cuore.
Le tre principesse
Poco prima del finale durante il canto collettivo della canzone When You Wish Upon a Star (Una stella cade), tra i vari personaggi che cantano la camera si concentra su un trittico in particolare, Biancaneve al centro, Mulan a destra e Asha a sinistra, principesse con un significato ben preciso. La prima rappresenta la storia della Disney in quanto prima principessa e primo classico Disney, la seconda è stata inserita in onore di Coco Lee prematuramente scomparsa e doppiatrice di Mulan per l’adattamento Mandarino, infine Asha in quanto ultima arrivata infatti questo dicembre la vedremo protagonista nell’ultima fatica dei Disney Studios ovvero Wish.
In conclusione se volete tornare bambini, se siete fan Disney e soprattutto se volete emozionarvi fatevi un favore ritagliatevi 9 minuti di tempo, riunite la vostra famiglia e guardate questo corto in quanto non esiste modo migliore per celebrare questi 100 anni!
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