Io e Mr. Fahrenheit – Recensione Manga – Planet Manga

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Io e Mr Fahrenheit She likes homo not me – Recensione Manga – Planet Manga

Di recente ci sono stati degli sconti di Panini Comics e così ne ho approfittato per recuperare un manga che mi ispirava da molto tempo, ma al quale non avevo ancora deciso di dare un’opportunità.

Si tratta di Io e Mr Fahrenheit – She likes homo not me, di Akira Hirahara, basato sull’omonimo romanzo di Naoto Asahara e completo in 3 volumi.

Vediamo insieme di cosa si tratta e quali sono state le mie impressioni nel corso della lettura.

Io e Mr Fahrenheit She likes homo not me recensione manga planet

La trama di Io e Mr. Fahrenheit

Il protagonista dell’opera è Jun Ando, un ragazzo gay che frequenta le scuole superiori e tiene nascosto il suo orientamento sessuale.

Già nella primissima pagina del manga lo vediamo incontrare la ragazza che è con lui in copertina, ovvero Sae Miura, e scoprire che lei è un’appassionata di manga boys’ love.

La ragazza teme che lui lo racconterà ai compagni, ma Jun si mostra disinteressato. Anzi, i due parlano del fatto che a lei piacciano gli omosessuali – non i boys’ love, proprio gli omosessuali – e il protagonista le dice che le sue sono solo fantasie irrealistiche. Il loro discorso finisce lì.

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Presto scopriamo che Jun non accetta di essere gay. Anzi ormai ha capito di non poter essere diverso, ma vorrebbe anche mettere su una famiglia “normale” con una donna.

Inaspettatamente lui e Miura si avvicinano per volere di quest’ultima, che inizia a condividere con lui alcuni lati della sua passione. È così che Jun, in un certo senso, ha la possibilità di avere una relazione “normale” con una ragazza.

Qualche informazione importante

Non fraintendetemi, “normale” è proprio un termine usato nel corso del primo volume e con il quale il protagonista lotta. Ecco perché ho scelto di usarlo anche io, mettendolo tra virgolette.

Inoltre nelle prime pagine scopriamo anche che Jun ha una relazione segreta con un uomo più grande e sposato.

Della sua quotidianità fanno poi parte i suoi amici nonché compagni di scuola, ma non solo. Infatti ha un amico conosciuto online che si fa chiamare Mr. Fahrenheit, con il quale messaggia ogni giorno anche se non si sono mai incontrati.

L’amico dà sempre consigli a Jun, lasciandolo libero di sbagliare ma facendogli fare anche tante riflessioni, per esempio sul concetto di normalità.

Proprio da lui prende il titolo l’opera, perché il rapporto che intercorre tra Jun e Mr. Fahrenheit rimane al centro di tutto.

Ancora più presente però è il suo rapporto con Miura, la ragazza che si avvicina a Jun e che apre alla possibilità di costruirsi un futuro “da ragazzo eterosessuale”.

“Se vogliono qualcuno da amare e da cui essere amati, e una famiglia con dei figli, le persone come noi devono portare avanti la recita per sempre.”

Sul loro rapporto si basa il sottotitolo dell’opera, ovvero She likes homo, not me, che a parer mio non è così necessario.

I due titoli si riferiscono a due cose completamente diverse, però è anche vero che sono ugualmente presenti all’interno dell’opera.

Anzi, mentre ciò che riguarda Mr. Fahrenheit rimane in sottofondo, il rapporto con Miura è presente per tutto il tempo in modo decisamente prevalente.

Io e Mr Fahrenheit recensione manga planet

Considerazioni iniziali

Non avendo letto il romanzo non avevo idea di cosa aspettarmi da quest’opera, che a primo impatto per me è stata una lettura difficile.

Premetto che ha un contenuto sessualmente esplicito, pur non trattandosi di una storia d’amore etero né di un BL, in senso stretto almeno. Scene di questo tipo non sono presenti per tutto il tempo e in gran quantità, ma ci sono, perciò mi sembrava giusto segnalarlo subito perché so che qualcuno non gradisce le opere con questo contenuto.

In ogni caso, io non ho incontrato difficoltà per questo.

Ciò che mi ha infastidita sin da subito è stata la presenza di Miura e la sua rappresentazione come fujoshi. In sostanza, le fujoshi sono ragazze o donne appassionate del genere boys’ love. Invece in questo manga si insiste più volte sul fatto che alle fujoshi piacciano gli omosessuali, senza parlare in modo specifico delle opere ma riferendosi proprio alle persone.

Miura stessa viene rappresentata come una ragazza immersa nelle sue fantasie, che non riescono in nessun modo a conciliarsi con la realtà. È contenta se vede due ragazzi tanto vicini perché le ricordano le opere che legge, ma non pensa che qualcuno che incontra possa essere omosessuale perché crede che non sia facile incontrarne.

In quando appassionata di boys’ love a mia volta, mi sono trovata in forte contrasto con la visione che viene proposta di Miura, e che non viene mai smentita. Ma la fujoshi “pazza” che vive in una realtà tutta sua è un personaggio trattato persino peggio in altre opere, perciò posso lamentarmi fino a un certo punto.

Per fortuna poi ci sono anche dei manga, come I want to be the wall, dove le appassionate di BL vengono rappresentate come persone normali. Hallelujah!

Mettendo da parte il personaggio di Miura, che almeno in qualcosa poi avrà un’evoluzione per fortuna, ci sono altri elementi che mi hanno reso ostica la lettura.

Ciò che mi ha creato resistenza nella lettura

Non voglio entrare nel dettaglio in questa sede, ma mi è dispiaciuto che nel primo volume venga data un’immagine controversa dell’omosessualità.

Va ancora bene il protagonista che sta cercando di capire cosa vuole veramente, ma gli altri personaggi rappresentano degli esempi infelici ben chiari a chi non vuole capire o accettare gli omosessuali, e purtroppo sono tutto ciò che il volume 1 ha da offrire.

Probabilmente sto calcando troppo la mano su qualcosa che ha infastidito me e pochi altri, ma trovo che il primo volume sia un ostacolo da superare se si vuole arrivare a qualcosa di davvero interessante, cioè ciò che succede dal secondo in poi.

Insomma, se avessi acquistato solo il primo invece che l’intero manga ora non so se sarei qui a recensirlo oppure su Vinted a cercare di rivenderlo.

Inoltre nel volume iniziale si instaura un rapporto che mi ha infastidita moltissimo e che non fa che degenerare, sebbene le occasioni di “chiudere il sipario” – per citare i protagonisti – ci siano.

Malgrado tutto, però, le vicende terminano in un modo interessante che mi ha inevitabilmente incuriosita e spinta a leggere i volumi successivi.

Dovevo dirlo, le mie primissime impressioni su questo manga sono state molto negative, eppure continuando con la lettura sono cambiate completamente, perciò non mi pento affatto dell’acquisto. Ma andiamo per gradi.

“Io ho commesso un solo errore. Ed è stato nascere.”

Qualche dettaglio interessante su Io e Mr. Fahrenheit

Oltre ad avere un contenuto esplicito, quest’opera tratta dei temi forti che ad alcuni lettori potrebbero creare disagio. Ha infatti una sottotrama particolarmente drammatica che culmina nel terzo volume. Ciò sorprende noi lettori e porta a galla tutta la sofferenza del protagonista e di altri personaggi.

Inoltre si tratta di una storia che parla dell’accettazione di sé, dell’omosessualità e della normalità per come ognuno vuole intenderla.

Il protagonista stesso si porta dentro degli interrogativi filosofici ai quali darà questa o quest’altra risposta a seconda del momento. Il tutto avviene sulle note dei Queen che lo legano a Mr. Fahrenheit e ad altri personaggi importanti della serie.

Di conseguenza risulta un’opera capace di generare un’ondata emozioni intense che travolgono inevitabilmente.

Dopo un primo volume che non avevo apprezzato, ho potuto conoscere meglio il protagonista nel secondo e percepire davvero tutto il suo struggimento e il suo dolore. E così ho letto subito anche il terzo, non potendo più aspettare.

A questo punto vi consiglio, se questo manga vi ispira, di recuperarlo per intero. In questo modo potrete mettere da parte facilmente eventuali resistenze iniziali, ma anche leggerlo tutto senza attese nel caso vi coinvolga come ha fatto con me.

“Tutta la differenza tra come il mondo ci vuole e ciò che siamo veramente.”

Io e Mr Fahrenheit She likes homo not me recensione manga planet

I personaggi di Jun e Miura si evolvono nel corso delle vicende spinti da ciò che succede loro. Anche la realtà quotidiana in cui sono immersi cambia.

Lo stesso esempio infelice che mi aveva tanto infastidita nella lettura del primo volume non viene messo da parte e normalizzato, come temevo. A un certo punto si ritorna sul discorso per condannarlo.

In generale conosciamo meglio diversi personaggi grazie al loro punto di vista o alle loro riflessioni, quindi niente viene dimenticato o dato per scontato.

In conclusione

È vero che l’inizio per me non è stato dei migliori, ma dal secondo volume in poi questo manga è stato in grado di coinvolgermi, sorprendermi ed emozionarmi fino alla fine.

Di certo non mi aspettavo tutti gli sviluppi che ci sono stati, anzi non avevo idea di dove sarebbe andato a parare. È stata una sorpresa continua, una montagna russa di emozioni intense.

Se vi interessano i temi trattati non posso che consigliarvi questa lettura, che per me è stata travolgente. Preparatevi però a soffrire con il protagonista, a farvi stupire e a ritrovarvi davanti a dei temi forti che in questa recensione ho deciso di non specificare.

Se non avete paura di stare male insieme al protagonista, perché è il prezzo da pagare per scoprire tutta questa bellezza, allora non vi resta che buttarvi anche voi in questa lettura!

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Appassionata di Manga e di Fumetto in generale, gestisce un canale Youtube e una pagina Instagram dove condivide le sue letture. Fan di Star Wars da sempre, si è aperta ultimamente ad altre saghe nerd scoprendo un mondo meraviglioso. Con due amici porta avanti un progetto per sostenere il Fumetto Italiano in tutte le sue forme, dalle case editrici più conosciute alle piccole realtà indipendenti. Nella “vita vera” studia Grafologia con l’intento di approfondire ogni applicazione della disciplina, per poter lavorare in questo campo, un giorno. “Noi siamo ciò che scriviamo.”