Occupy Mars – Recensione
Pyramid Games ci ha invitato sul pianeta rosso e noi li ringraziamo molto per questo fantastico viaggio!
Il pensiero di poter colonizzare Marte nella realtà si avvicina a qualcosa di davvero utopico, ma qui parliamo di un videogioco, tutto dovrebbe essere più semplice. Purtroppo o per fortuna lo sviluppatore non è dello stesso avviso e ci comunica che ha promesso un alto livello di difficoltà. Devo dire che le promesse state più che mantenute e a noi la cosa è piaciuta! Ora sì che la nostra missione può avere un certo fascino!
Occupy Mars – Il Gioco
Prima di lanciarci nel gioco e di addentrarci nella recensione di Occupy Mars, parto con il raccontarvi le prime fasi di sviluppo della nostra missione.
Personalizzazione personaggio
È possibile caratterizzare il nostro personaggio, ben oltre il classico, uomo/donna, capelli lunghi capelli corti, alto,/basso. È un lato della personalizzazione che apprezzo perché mi fa entrare più in simbiosi con il mio personaggio una volta che il gioco inizierà. Sono sicuro che molti di voi saranno d’accordo con me, ti senti più coinvolto in un personaggio che hai contribuito a creare rispetto ad un avatar preimpostato!
Modalità di gioco iniziali
Occupy Mars offre tre modalità di gioco; Campagna, gioco libero e tutorial. La nostra tuta spaziale contiene un’intelligenza artificiale che ci aiuta lungo il nostro viaggio. Alcuni tutorial obbligatori si svolgono comunque nella modalità Campagna, cosa che ho trovato alquanto noiosa. Se sei puntiglioso e starti come me dai tutorial per approcciarti al meglio a Occupy Mars, dover rifare parte dei tutorial base anche nella modalità campagna mi ha annoiato. Per fortuna non tutto, sarei impazzito!
Piccola storia triste, non c’è bisogno di dare un’occhiata alla modalità tutorial se hai intenzione di giocare alla modalità Campagna.
Occupy Mars – Recensione
Il nostro vicino, il pianeta Marte, è un argomento di discussione anche nel mondo reale. Noi, come essere umani, stiamo attivamente pianificando e lavorando per colonizzare il pianeta rosso, o per lo meno, lavoriamo nel capire come e quando farlo. Seguendo la stessa idea, Occupy Mars The Game funziona secondo lo stesso principio in cui i giocatori inizieranno da zero, costruiranno la propria colonia, si nutriranno e sopravviveranno.
Sono rimasto entusiasta nel vedere come sarebbe stato colonizzare Marte, come una fiorente comunità potrebbe nascere sull’arido e freddo pianeta rosso. Il concetto principale e gli elementi di Occupy Mars non sono qualcosa di nuovo. Abbiamo visto molti giochi di sopravvivenza affrontare la medesima tematica, ma nonostante questo il gioco si fa scoprire molto piacevolmente.
Modalità campagna
Principalmente, aiuterai i tuoi superiori e non, in giro per la stazione, imparando le basi su come gestire correttamente te stesso, la tua tuta e l’ambiente circostante. I compiti e gli obiettivi sono strutturati e organizzati in base alle esigenze di chi vive nella stazione che occupa il suolo di Marte. Ci saranno compiti per ripulire o riparare il lavoro superficiale di altri personaggi del gioco. Imparerai a gestire i sistemi per creare e consumare il cibo e come smaltire rifiuti.
Proprio mentre ti stai abituando ai compiti monotoni riguardanti la botanica, la raccolta di oggetti, conoscere i materiali delle risorse, le cose iniziano a prendere una svolta drammatica. Un problema ad un razzo è l’inizio della tua vera e propria campagna di sopravvivenza. L’esplosione distruggerà la base e da qui che inizierà veramente il gioco.
Sinceramente, è la svolta che dà ritmo ad un gioco che fino ad ora era sembrato solo un tutorial dinamico. Non vi nascondo che la noia in questa prima parte è dietro l’angolo, ma scopriremo che tutto sarà molto utile.
Dopo l’esplosione del razzo, scopri che la tua capsula di salvataggio contiene tutte le tue necessità di sopravvivenza. Dovrai avventurarti sulla superficie del pianeta per ricominciare tutto da capo. Dall’estrazione di rocce e alla ricerca di acqua, alla produzione di pannelli solari per l’elettricità. Finalmente potrai avere il controllo del gioco e creare una nuova base nella maniera che ritieni più opportuna.
Alcune difficolta realistiche del gioco
La vera sfida è con l’ambiente. Piogge di meteoriti, tempeste e radiazioni possono mettere a rischio la tua vita. Una volta che ti ci abitui, puoi costruire la tua base, esplorare il pianeta ancora di più e grazie al rover potrai coprire grandi distanze e trasportare materiali. La notte sul pianeta è esattamente come ti aspetteresti che fosse. Diventa fastidiosamente buio quando il sole tramonta, costringendo il giocatore a creare luci. Tuttavia, le cose diventano più facili man mano che avanzi nel gioco e ottieni molto aiuto dai robot.
Modalità di “gioco libero”
Il Free Play penso sia adatto a tutti, a differenza della campagna che racchiude una nicchia di appassionati al genere. Il free Play ha opzioni per cambiare il livello di difficoltà (che sostanzialmente cambia le risorse disponibili e l’equipaggiamento di partenza) e sei catapultato direttamente nella colonizzazione. Atterrando sulla superficie del pianeta in una piccola capsula, tutto solo, ti metti subito al lavoro per ripristinare una base danneggiata.
Occupy Mars – Recensione grafica
La grafica del gioco è piuttosto “basica”, passatemi il termine, ricorda molto quella di Rust. Dal design di edifici e oggetti, niente risalta davvero o soddisfa l’occhio. Ma devo ammettere che è un aspetto che può infastidire se preso singolarmente. Il gioco nell’insieme non viene intaccato da un grafica non eccelsa. La superficie marziana è piuttosto opaca, facendo sembrare che il motore di gioco non sia stato completamente utilizzato. Non è affatto il peggiore che abbia mai visto, ma non mi è sembrato nemmeno il migliore. Quando mi sono abituato a tutti i problemi, ho iniziato a prendere confidenza con le cose e ho costruito la mia base senza dare peso alla questione grafica.
In conclusione
Per concludere la mia recensione di Occupy Mars, è quella di un gioco che nel complesso ha saputo farmi appassionare, devo però ammettere che risulta un po’ pesante sull’introduzione/tutorial e richiede un po’ di tempo per andare avanti. Ma se riesci a resistere finché non sei sulla superficie del pianeta, il gioco diventa molto più interessante e divertente.
Ci sono alcuni problemi che, ad essere completamente onesti, mi scoraggeranno, perchè proprio quando volevo di più, non c’era più niente da fare. Non ci sono missioni aggiuntive che ti aspettano, nessun oggetto da ricercare e nessuna area da esplorare che non hai già scovato. Ed è quello che mi ha svuotato un po’ dall’eccitazione che il gioco ha saputo ben alimentare fino alla ripetitività finale.
Nel complesso, Occupy Mars mostra alcuni importanti spunti che potrebbero farlo progredire nella scala dei valori tra il pubblico di appassionati del genere. Il concetto del gioco è fantastico e, francamente, è ciò che mi ha entusiasmato molto.
Il gioco prometteva come sarebbe stato colonizzare Marte in un futuro molto prossimo, ma manca di dare la vera sensazione di ciò che potrebbe effettivamente essere. Sono convinto che un tocco di divertimento potrebbe rendere il gioco più eccitante.
Vota o Commenta