Sono sempre di più le donne che si avvicinano al grande mondo del gioco, con numeri in crescita per quanto riguarda le giocatrici. Ma la grande novità è anche un ruolo sempre più centrale anche nei processi decisionali e nella progettualità del gaming.
La grande sfida del futuro per il mondo del gaming è quella dell’inclusione. Sì, perché da sempre il settore dei giochi è associato all’universo maschile, alle quote azzurre, lasciando fuori le donne sia tra i target di riferimento per il pubblico sia per quanto riguarda le posizioni lavorative. Eppure qualcosa sta cambiando in questo panorama.
Lo dicono i dati del report 2021 firmato da IIDEA, secondo il quale le gamers italiane arrivano a superare quota 38%. Sono sempre di più, insomma, le donne che si avvicinano al mondo del gaming, che sono però tutte abbastanza d’accordo sulla poca inclusività del settore: il 40% delle intervistate, infatti, ritiene questa industria poco aperta alla diversità di genere.
“Lavoro nel settore IT da circa 10 anni e sono stata fortunata a non essere stata vittima di pregiudizi di genere che potessero interferire con la mia crescita professionale – ha spiegato in una recente intervista pubblicata su Giochidislots.com la responsabile dei pagamenti di Uplatform Anastasiia Sorokina – ho osservato un notevole aumento di donne che occupano posizioni tecniche e manageriali di alto livello. Le aziende progressiste, la maggior parte delle quali nel settore IT, hanno sconfitto le disuguaglianze e hanno smesso di considerare il genere”.
Il ruolo delle donne nel settore dei casinò online, insomma, dovrà essere messo al centro della progettualità del comparto, se si pensa che il valore di mercato di tutta la filiera toccherà quota 1 trilione di dollari nei prossimi 10 anni. Per questo è fondamentale aprire le porte ad una leadership diversificata, adottando pratiche più etiche e inclusive. Perché nonostante un raggiunto equilibrio dal punto di vista dell’accesso ai posti di lavoro, il gap salariale resta comunque importante: gli uomini percepiscono infatti uno stipendio del 10-15% più alto rispetto alle loro colleghe donne.
Si deve partire da qui, insomma, per rendere il settore del gioco sempre più inclusivo. Guardando sia al benessere degli utenti e delle giocatrici e ovviamente anche delle lavoratrici. Pronte a portare nuova linfa a un settore da sempre aperto ai cambiamenti e al rinnovamento. E destinato a crescere ancora.
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