Rusted Moss – Recensione – PC Steam

Rusted Moss – Recensione

Metroidvania… croce e delizia degli ultimi dieci anni videoludici. Uno dei generi più gettonati e amati dai gamer, spesso incentrato principalmente su sessioni di gameplay focalizzate sul corpo a corpo piuttosto che sulle sessioni sparatutto vere e proprie. Il fulcro del successo di questo genere è sempre stato quello della difficoltà estrema, spesso non idonea ai giocatori meno avvezzi.

Proprio di questo genere vado a parlare nella recensione di questo Rusted Moss, titolo PC edito da Playism e creato dai team Happy squared, Faxdoc e Sunnydaze.

Rusted Moss mira però a cambiare tutto quanto appena detto, offrendo un mix di esplorazione in stile Metroidvania con meccaniche di arrampicata e oscillamento mediante l’utilizzo di un rampino e sparatorie twin-stick con una tonnellata di funzionalità per garantire che ogni giocatore si goda l’esperienza dall’inizio alla fine, in un’ambientazione post-apocalittica.

Dobbiamo dire che la missione è compiuta! La dovizia di particolari utilizzata dagli sviluppatori per favorire la personalizzazione dell’esperienza di gioco non lascia scampo. Il gioco è in grado di adattarsi come una seconda pelle a chi lo sta giocando.

L’azione principale è quella delle meccaniche sparatutto twin-stick, tutto mediante un solo pulsante per scatenare il colpo. E’ possibile sia sparare che caricarlo per un grande aumento del danno. Essere però in grado di cambiare i controlli a piacimento è fantastico, perché è possibile giocarlo anche in modo differente, impostando ad esempio il tasto principale su di un grilletto del pad piuttosto che su uno dei pulsanti frontali.

Ho iniziato ad usare il grilletto inferiore destro e poi sono passato a quello superiore per la velocità ed è stato un grande aiuto sia per le battaglie contro i boss che per le aree in cui i nemici erano piccoli e si confondevano con lo sfondo.

I nemici di solito hanno indizi visivi che mostrano quando stanno per attaccare, con i colori che cambiano da nero ad arancione, il che rende facile gestire la difesa – che a sua volta rende più facile evitare di esaurire la salute quando si arriva a una battaglia contro un boss o una sezione più difficile con molti nemici che ti attaccano -. La capacità di avere non solo livelli di difficoltà preimpostati, ma di regolare la difficoltà in tempo reale è fantastica e apre la porta a rendere il gioco più giocabile e divertente in sessioni sia corte che lunghe.

Insomma ci troviamo di fronte ad uno di quei giochi in cui sapientemente si è deciso di abbandonare il sentiero dei metroidvania nudi e crudi e di inserire delle variabili atte a “modernizzarne” il gameplay per renderlo fruibile ad un pubblico più ampio.

La meccanica di oscillazione è molto basata sulla fisica e sul momentum e, ad esser pignoli, più che paragonabile a Bionic Commando si lascia facilmente accostare alla serie Umihara Kawase per SNES e similari, ma con una curva di apprendimento molto più ripida.

In Bionic Commando avevi infatti un rampino che potremmo definire “prevedibile”, in Rusted Moss è invece decisamente più imprevedibile, somigliando quasi ad un qualcosa di organico e mutevole più che di stabile e meccanico. Tale rampino da solo vale il prezzo del biglietto, con delle caratteristiche che lo fanno somigliare ad una corda elastica per bungee jumping, dando modo di oscillare e molleggiare e darsi propulsione extra per raggiungere posti diversamente non raggiungibili. Il tutto offre una serie di dinamiche extra variegate che implementano il fascino del gameplay.

Altra chicca inserita dal team di sviluppo per aumentare le possibilità del gioco di non essere droppato da chi non ama la difficoltà eccessiva è il ricco tutorial, pronto a venire incontro al giocatore in ogni situazione e specialmente per spiegare tutte le cose fattibili con il rampino di cui sopra!

Tocca però dire che il gioco è difficile da imparare, ma allo stesso tempo non impossibile da padroneggiare e soprattutto molto gratificante. Le impostazioni di accessibilità poi, possono limare gli spigoli e renderlo un gioco molto più approcciabile con meno sforzo.

Siete delle pippe al sugo? Non riuscite proprio a giocare determinate sezioni di gioco? No problem! Vi basterà attivare la modalità volo, che vi permetterà di superare tutti gli ostacoli di platforming e oscillazione senza penalità e che può rendere le battaglie contro i boss più facili poiché potrete rimanere in aria e continuare a sparare, anche se con meno garanzia che un colpo possa colpire il bersaglio, a causa della distanza dal nemico.

Gli attacchi ravvicinati sono sempre i migliori poiché si ha la maggiore possibilità di evitare di essere colpiti, mentre i colpi caricati possono essere molto rischiosi perché si ha molto meno tempo per evitare i colpi nemici.

Il trick è però quello di bilanciare i primi e i secondi, caricando i colpi quando si ha una buona distanza dai nemici e prediligendo le raffiche ravvicinate nei momenti di maggiore caos.

Siete delle pippe al sugo (bis)? Anche volando non riuscite a superare un boss o un particolare livello di gioco? C’è l’opzione per attivare l’invincibilità in qualsiasi momento – così se continuate a morire contro un boss, ma vi state divertendo con le sezioni di platforming piene di nemici regolari, potrete semplicemente salvare questa funzione per un boss in particolare o mantenerla attiva durante tutto il gioco per trasformarvi nel boomer perfetto.

Presente anche la mira assistita… una bella funzione se non si riesce a prendere completamente a padroneggiare il sistema di gioco – specialmente nelle battaglie contro i boss.

Ci fosse stato anche il fuoco automatico la suite di aiuti sarebbe stata completa, ed avrebbe potuto giocarlo anche mio nipote di 6 mesi.

L’esperienza di platforming è sostanzialmente fantastica. La meccanica di oscillazione sarà una cosa che potrà piacerà o meno, ma l’esperienza di salto regolare funziona bene al di fuori del tentativo del pg di rimanere appeso alle sporgenze. Quello è un aspetto su cui lavorare, perchè è strano ed è facile rimanere spesso bloccati sulla sporgenza, appesi come salami, in momenti concitati, in stile Prince of Persia. Tuttavia, ciò non danneggia molto le cose, perché basta saltare di nuovo e poi rimbalzare indietro e correggere la traiettoria, però si ha come la sensazione che sia una cosa che non dovesse funzionare in questo modo e speriamo gli sviluppatori possano dare un’occhiata e porre rimedio.

Dal punto di vista visivo, Rusted Moss è il classico gioco retrò, in stile pixel art. C’è a chi piace e a chi non piace, ma è un belvedere se paragonato ad altri lavori fatti con lo stesso stile, perchè anche per fare un gioco di questo tipo serve attenzione, soprattutto nella gestione dei colori e delle animazioni. Ambientazioni e boss hanno poi un look molto più pompato, ed un aspetto molto curato. Insomma siamo di fronte ad un titolo minimalista ma con classe.

Altra menzione speciale va fatta al sonoro. Vi parla un vecchio quarantenne amante di Super Metroid per SNES e sappiate che qui con la colonna sonora ci andiamo vicini vicini, al punto che in alcuni momenti mi sono emozionato. C’è fantascienza, c’è inquietudine, c’è l’ansia che sale con il ritmo che incalza nelle boss fight… ed anche gli effetti sonori sono molto molto buoni.

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Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”