All about J – Recensione Manga – J-Pop

All About J – Recensione Manga – J-Pop

Ho letto All About J, manga edito J-Pop e completo in 3 volumi, ed ecco la mia recensione.

L’opera è stata raccolta in un cofanetto e si potrebbe dire che si tratta di un BL, ma in realtà definirla così sarebbe riduttivo.

Il cofanetto e i 3 volumi.

La Trama

“Dopo aver perso entrambi i genitori in una tragica giornata, J si trasferisce in un prestigioso collegio maschile. Il suo sogno, però, è quello di diventare una donna amata da tutti, come Marilyn Monroe

Questa è la storia di un’anima errante alla ricerca del vero amore.”

J è un ragazzo che, in abiti femminili, si esibisce in un locale di New York. Il manga si apre proprio con J che racconta la sua storia a un giornalista.

È così che scopriamo come è stata la sua infanzia e quali sono stati gli eventi traumatici che l’hanno segnata.

Scopriamo inoltre il suo amore per Marilyn Monroe, idolo da imitare sin dalla giovane età.

Presto J si trasferisce in un collegio maschile alle cui regole non si adatta mai del tutto. Anzi, una volta qui inizia a prendere in mano la sua vita, comportandosi come preferisce.

Ed è proprio al Collegio Callensburg che incontra Paul, ragazzo più grande e ligio al dovere con cui condivide la stanza.

Questo è l’inizio della storia di J che presto cambierà scenario spostandosi a New York, dove, anche se giovanissimo, si esibirà in abiti femminili.

Illustrazione presente sul cofanetto che racchiude i 3 volumi.

Le atmosfere di All about J

Ogni volume del manga ci presenta uno scenario diverso, oltre che una diversa fase della vita di J.

Il primo mi ha riportato alla mente Il Poema del Vento e degli Alberi per via del contesto e della sua atmosfera.

Siamo in un collegio maschile, in questo caso in America, negli anni 60. Qui troviamo due studenti che sono l’uno l’opposto dell’altro.

Uno è bello, appariscente ed è uno spirito libero, non rispetta le regole e intrattiene rapporti fisici con studenti e professori.

L’altro è serio, studioso e non capisce lo stile di vita del primo.

Questi elementi sono proprio ciò che mi ha fatto pensare a Il Poema del Vento e degli Alberi, anche se le due opere sono completamente diverse.

In ogni caso, se avete apprezzato quel manga potrebbe piacervi molto anche questo.

I volumi successivi vedono J lontano dal Collegio Callensburg.

Arrivato a New York, si esibisce ogni sera nel locale di un conoscente indossando abiti femminili e cantando le canzoni di Marilyn. Qui conosce altre persone che saranno importanti nella sua vita, ma soprattutto si scontra con la società e i pregiudizi di quei tempi.

Le luci dei riflettori sembrano abbaglianti, ma proiettano ombre grandi e minacciose.

Ombre che riguardano il passato di J, quindi i traumi sepolti in profondità dentro di lui, ma anche i nuovi dolori all’orizzonte.

Non c’è mai pace per J, che nella sua vita ne passa davvero tante.

Il terzo volume rappresenta un nuovo cambio di scenario, in un certo senso, ma non voglio svelarvi niente a riguardo. Dopotutto, nella lettura non si capisce dove la storia voglia andare a parare. Questo manga infatti risulta imprevedibile dall’inizio alla fine.

L’opera racconta una buona parte della vita di J, che ha a che fare spesso con dolori e ingiustizie, eppure rimane una nota di speranza. Certo che il protagonista deve impegnarsi molto, e con lui anche gli altri personaggi, per trovare un po’ di pace.

I temi di All about J

Forse avrete già capito, a questo punto, che non si tratta di un manga per tutti.

Sin dal primo volume ci presenta scene esplicite e forti, non sempre consensuali e non sempre tra personaggi entrambi adulti.

Inoltre si ambienta in un tempo e in un luogo condizionati dal pregiudizio sulle minoranze sessuali, ma non solo. Tempi pericolosi, e J dovrà scoprirlo sulla propria pelle.

Va detto anche che manca una vera consapevolezza di sé, tema di cui si parla spesso ai giorni nostri. Ci troviamo infatti in un contesto dove non si conosce il significato della parola “gay”, volendo fare un esempio specifico.

Dobbiamo leggere l’intera opera per scoprire se J si senta una donna o se non sia propriamente così.

Sappiamo che è attratto dagli uomini, ma non si entra davvero nel merito di cosa pensi di sé stesso, in un modo profondo come sarebbe stato in un’opera incentrata sui temi LGBTQ+.

Comunque è inevitabile che All about J abbia anche questi temi, ed è interessante anche per questo.

Una presenza costante nella storia è Marilyn Monroe, anche se fa da sfondo alle vicende. Sin da piccolo, J va al cinema a vedere i suoi film e canta le sue canzoni, con le quali poi si esibisce nei locali.

Marilyn è un idolo da ammirare e un esempio da seguire, punto fisso nella vita di J.

Le citazioni alle sue canzoni sono continue, perciò se apprezzate particolarmente il personaggio potrete, in qualche modo, ritrovarvi in quest’opera e nell’amore che J prova per lei.

Certo, non va però dimenticato che si tratta di un manga dal contenuto forte, di certo non adatto a tutti. Quindi l’amore per Marilyn Monroe non deve essere l’unico motivo per approcciarsi all’opera, senza essere pronti ad affrontarne il contenuto.

I disegni, poi, sono quelli che siamo abituati a vedere nelle opere dell’autrice, Asumiko Nakamura. Disegni particolari, che non tutti amano per il modo in cui è gestita l’anatomia dei personaggi, per dire un motivo.

Disegni che non temono di mostrare corpi nudi maschili e femminili in scene esplicite più o meno consensuali, dolci o violente che siano.

Insomma, questo manga ha un contenuto forte per diversi motivi.

In conclusione

Trovo che All about J sia un manga affascinante, che trasporta in un contesto lontano dal nostro, quello dell’America degli anni 60. Un periodo di difficoltà e di pregiudizi nel quale J è costretto a lottare per esprimersi nel modo che preferisce e che davvero sente proprio.

Inoltre J ha i suoi fantasmi del passato da affrontare, in un modo o nell’altro, se vuole davvero stare bene con se stesso… E nella gran parte di quest’opera è chiaro che non stia bene per via di ciò che ha passato.

Questo aspetto della storia è gestito in un crescendo che non fa capire cosa succederà finché non arriviamo alla fine dell’ultimo volume.

Malgrado il livello della mia conoscenza di Marilyn Monroe sia meno di zero, ho trovato questo manga molto piacevole e interessante. Insomma, non sapere quasi nulla dell’idolo del protagonista non è affatto uno scoglio insormontabile per godersi la lettura.

Comunque “godersi” è una parola grossa, perché è pur sempre un fumetto ricco di momenti dolorosi, che ci vengono mostrati senza mezze misure.

Però, come ci ricorda il retro di copertina del primo volume, J è “un’anima errante alla ricerca del vero amore”, quindi c’è anche la speranza. Infatti c’è Paul, il ragazzo che J conosce in collegio.

È molto interessante anche l’espediente dell’intervista con la quale la storia si apre nel mezzo delle vicende, per poi tornare indietro. Questo elemento compare anche negli altri volumi grazie al personaggio del giornalista che fa da filo conduttore tra tutti gli altri.

A un certo punto, poi, uniamo inevitabilmente i puntini riguardo a una cosa che all’inizio non era chiara, e io l’ho trovato molto soddisfacente. A questo proposito, al termine della lettura vi consiglio di dare un secondo sguardo alle primissime pagine del volume 1, per riuscire davvero a chiudere il cerchio.

All About J è un manga che consiglio, ma con riserva. Prima di leggerlo dovete essere ben consapevoli che non si tratta di un classico BL, né di una storia incentrata sui temi LGBTQ+.

Si tratta della vita di J e in una storia di vita le cose che accadono sono tante. Gli ostacoli e i dolori che J dovrà superare, infatti, sono tanti e hanno molto peso.

Ma, se li poniamo sui piatti di una bilancia, non è forse l’amore ad avere più peso di tutto?

Questo è un manga molto particolare, anzi unico nel suo genere. Se siete pronti a scoprirlo, nella gioia e nel dolore, allora non perdete tempo e preparatevi a farvi sorprendere!

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Appassionata di Manga e di Fumetto in generale, gestisce un canale Youtube e una pagina Instagram dove condivide le sue letture. Fan di Star Wars da sempre, si è aperta ultimamente ad altre saghe nerd scoprendo un mondo meraviglioso. Con due amici porta avanti un progetto per sostenere il Fumetto Italiano in tutte le sue forme, dalle case editrici più conosciute alle piccole realtà indipendenti. Nella “vita vera” studia Grafologia con l’intento di approfondire ogni applicazione della disciplina, per poter lavorare in questo campo, un giorno. “Noi siamo ciò che scriviamo.”