Super Mario Bros. Il Film - Recensione - Nerdream.it

Super Mario Bros. Il Film – Recensione – Aaron Horvath & Michael Jelenic

Super Mario Bros. Il Film – Recensione

Nintendo e Illumination portano sul grande schermo una delle saghe videoludiche più conosciute ed iconiche: quella di Super Mario Bros.
Seconda trasposizione per il personaggio, la prima ad essere realizzata con la tecnica dell’animazione. È in grado di soddisfare i fan dei videogiochi?

Storia e personaggi

Che non sarebbe stato un film perfetto molto probabilmente ce lo aspettavamo tutti. Alcuni potevano sospettarlo perché si tratta di una pellicola tratta da un prodotto videoludico. E purtroppo sappiamo qual è la fama di molte di queste opere). 

Altri invece perché è prodotto dalla Illumination, principalmente nota per realizzare storie rivolte ad un pubblico decisamente più di bambini che di adulti.
Per nostra fortuna lo scenario che si è realizzato è stato il secondo. 

La pecca, però, è che ci si ritrova davanti ad una sceneggiatura scritta solo perché senza non si poteva portare avanti il progetto. Essa, infatti, appare molto, molto basilare. La trama è davvero semplice (forse fin troppo), basilare, poco originale e già abbastanza vista.

Anche i personaggi non sono da meno, in quanto funzionano, si, ma non è che siano poi particolarmente profondi. I secondari (ed anche alcuni primari) potevano e dovevano essere caratterizzati un pelo di più.

In tutto questo, però, dobbiamo porci una domanda molto importante: una trama complessa ed articolata era effettivamente ciò che volevamo vedere?

Il vasto mondo di Super Mario

Se per quanto riguarda tutto ciò che concerne la storia ed i personaggi si poteva fare nettamente meglio, il risultato finale riesce ad essere estremamente soddisfacente per quel che riguarda le ambientazioni e la rappresentazione del mondo in cui i personaggi stessi si muovono.

È un mondo che dal punto di vista scenografico risulta curato al minimo dettaglio e parecchio fedele alle ambientazioni dei videogiochi. È decisamente piacevole per l’occhio ammirare quel mondo mentre prende vita sullo schermo di un cinema, sapendo che sta guardando esattamente ciò che avrebbe voluto vedere.

Di conseguenza, si sprecano le citazioni ed i riferimenti a ciò che i giochi Nintendo offrono. Dai costumi dei vari personaggi fino alle caratteristiche introdotte più recentemente (come il deltaplano di Mario Kart).

Il tutto attraverso un fan service che è si estremamente presente (come ci si poteva immaginare), ma che è stato contestualizzato davvero molto bene, senza mai risultare forzato o invasivo.

Un prodotto dal target troppo basso

Il difetto principale, comunque, consiste nell’offrire un intrattenimento troppo rivolto ad un pubblico più piccolo.

Sia chiaro, con questo non intendiamo dire che fare film per bambini sia sbagliato. Anzi. 
Il punto è che Mario, Luigi, Bowser, Peach, Donkey Kong e tutti gli altri inseriti nel film sono personaggi che, tra quelli presentati già nei primi capitoli videoludici e gli altri presentati con il corso degli anni, hanno conquistato un posto d’onore nella cultura popolare, segnando l’infanzia di tante persone che adesso bambini non sono più. 

La radicazione di Super Mario nell’immaginario collettivo ha fatto si che il prodotto di Illumination e Nintendo suscitasse molto più interesse da parte di un pubblico di adulti, che di bambini. 
Già la sala in cui il sottoscritto ha visionato il film era piena e non c’era un bambino. 
È vero che si trattava di un giovedì sera oltre le 22, un orario poco adatto per i più piccoli, ma allo stesso tempo è difficile vedere un prodotto animato riempire di adulti una sala a quell’ora di quel giorno della settimana.

E questo le due case di produzione non potevano non saperlo. Concordiamo tutti sul fatto che prodotti per i più piccoli sono un marchio di fabbrica della Illumination, ma se ti viene affidata la trasposizione di una saga come questa un’eccezione alla regola la si potrebbe fare.

Non intendiamo però dire che doveva venire fuori una trama particolarmente complessa o che trattasse di temi filosofici, etici o massimi sistemi, solo un qualcosa che riesca ad essere anche solo un pelo più appetibile per chi ha superato l’età dell’infanzia.

In conclusione

Super Mario Bros. Il Film non è perfetto e pecca molto dal punto di vista narrativo, dei personaggi e del target, ma rimane lo stesso una pellicola in grado di compiacere i fan della storia originale, per lo più grazie alla sua resa eccellente dell’ambientazione e del mondo creato per fare da sfondo.

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Nato a Bologna nel 1996, si appassiona al cinema da bambino, quando capisce gli piacerebbe lavorare in quel campo. Più nello specifico come regista e sceneggiatore. Nel 2020 apre su Instagram un profilo che chiama "Recensisco Cose Audiovisive", con cui inizia a parlare di cinema e serie televisive con altre persone che condividono la sua passione.