Era Ora – Recensione – Netflix

Era Ora – Recensione – Netflix

Disponibile su Netflix dal 16 marzo, Era Ora vede Edoardo Leo nei panni del protagonista. Remake della pellicola australiana dal titolo Long Story Short, la versione italiana ha conquistato in pochissimo tempo un numero davvero alto di persone in tutto il mondo. È davvero così valido?

Una storia semplicissima…

La prima cosa da dire su questa pellicola è che mette in scena una storia davvero molto semplice. Forse è proprio questa la sua caratteristica vincente, perché il risultato finito funziona. E nemmeno poco.

Ad aver contribuito alla sua riuscita, però, c’è anche un secondo elemento: l’aver inscenato quello che fondamentalmente è un viaggio nel tempo, ma in maniera diversa rispetto al solito.

Il protagonista infatti non viaggia davvero nel tempo, ha solo la sensazione di farlo. Potrà sembrare strano detto così, ma non ci vogliamo dilungare oltre per non rovinare la visione a chi ancora lo deve recuperare.
In ogni caso, questa soluzione narrativa in un audiovisivo non si era mai vista.

…che non tutti possono capire

Forse l’unico difetto di questo film è proprio questo, che non tutti lo possono capire.
Ma specifichiamo tale questione. In realtà la trama non è incomprensibile, non siamo davanti ad un qualcosa che andrebbe visto più di una volta per essere compreso per bene. Non siamo davanti ad un film come lo farebbe David Lynch, per intenderci.

Ciò che risulta più difficile da comprendere è la sua profondità. Sembrerà una cosa da boomer da dire, ma si tratta di un prodotto che le generazioni più giovani faranno più fatica a comprendere. Questo, fondamentalmente, perché gli manca l’esperienza necessaria. 

Si dice che una volta compiuti i diciotto anni la vita comincia a passare sempre più velocemente. Ed è proprio questo il punto, solo chi ha iniziato a percepire questa velocità può capire appieno la profondità della pellicola.

Personaggi comuni con cui empatizzare

I protagonisti sono persone comuni, come potrebbe essere chiunque di voi che state leggendo. È anche per ciò che il film funziona, poiché mette in scena delle situazione che potremmo vivere nella vita di tutti i giorni.

In maniera principale viene esplorato un tema piuttosto importante, ovvero come spendiamo la nostra risorsa più preziosa: il tempo. 

Tutto quanto è affrontato in maniera estremamente veritiera e sincera. Tali caratteristiche portano molto facilmente lo spettatore ad empatizzare con i personaggi ed a versare un po’ di lacrime per almeno una mezz’ora buona.
Semplice, leggero, ma estremamente efficace.

In conclusione

Era Ora è un film, come già ripetuto spesso in questo articolo, davvero molto semplice, ma che per la veridicità delle vicende raccontate riesce a risultare molto profondo. 

Una pellicola che porta in alto la bandiera del cinema italiano nel Mondo. Consigliato a tutti coloro che sentono di non avere mai abbastanza tempo a disposizione.

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Nato a Bologna nel 1996, si appassiona al cinema da bambino, quando capisce gli piacerebbe lavorare in quel campo. Più nello specifico come regista e sceneggiatore. Nel 2020 apre su Instagram un profilo che chiama "Recensisco Cose Audiovisive", con cui inizia a parlare di cinema e serie televisive con altre persone che condividono la sua passione.