Una storia d’amore e di desiderio (2021) – Leyla Bouzid – Recensione

Una storia d’amore e di desiderio – Recensione

Una storia d’amore e di desiderio è un film che indaga il desiderio, la passione, l’amore nella sua totalità. La poesia dell’atto erotico, fatto di parole dette e non dette, ma anche di gesti spesso mortificati, considerati un tabù, che la pellicola mira a riscattare, rappresentandoli per ciò che sono: un ulteriore bellissimo aspetto dell’essere umani.

Da dove iniziare? Non è facile parlare di un film così bello che, essendo francese, può rifarsi ad una florida tradizione erotica, in ultimo alla filmografia di Gaspar Noé, fatta di desiderio, di attrazione fisica e mentale. Non è facile perché è una pellicola complessa, fatta di citazioni letterarie e di bei dialoghi, che però risultano essere quasi superflui, come dovrebbe in effetti accadere in un film erotico.

Leyla Bouzid, giovane regista tunisina, confeziona una storia già vista, ma inserendo elementi nuovi per un pubblico occidentale. Riferimenti alla lettura araba per esempio, una letteratura sterminata che si divide in due grandi filoni, per quanto concerne la poesia. Il primo è quello che potremmo definire elegiaco, in cui l’amore è qualcosa di spirituale che eleva l’uomo e lo avvicina a Dio. Non si tratta di una cosa nuova per noi perché la nostra letteratura medievale (e non solo) è piena di componimenti di questo genere. L’amore è visto come un passe-partout per arrivare alla beatitudine e la donna è l’angelo che consente il distacco dalle vicende terrene.

C’è, poi, un altro filone letterario in cui prende piede la passione per la vita, nel quale si esplora il desiderio, il corpo, la carnalità dell’amore. I due protagonisti vengono travolti da entrambi gli aspetti, spinti l’uno verso l’altra da un’attrazione reciproca, e questa fiamma viene alimentata proprio dalle letture che fanno all’Università, in un corso di letteratura comparata. Si tratta di tutta una serie di riferimenti che noi italiani, in primis, non possiamo ignorare. Come non pensare a Paolo e Francesca, divorati dalla passione, che cedono alla spinta dell’amore subito dopo la lettura del bacio tra Lancillotto e Ginevra?

Quando leggemmo il disiato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,

la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante

Le letture che fanno, quando sono all’inizio del percorso universitario, nell’età della passione e della scoperta, sono la miccia che alimenta la fiamma, esattamente come in Dante. Nonostante, vi sia un’iniziale ritrosia, una certa paura nel lasciarsi andare ad emozioni naturali, umanissime, potenti, che segnano il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, è impossibile sfuggire alle grinfie di questo sentimento travolgente e a quel detto, sempre di matrice dantesca, che recita “amor c’ha nullo amato amar perdona”.

Non si sfugge, non si sfugge. Tanto vale lasciarsi andare. Di questo parla Una storia d’amore e di desiderio: in un mondo in cui si è sempre meno disposti a cedere alla passione, i due protagonisti rappresentano la giovane umanità che segue l’istinto, l’imperativo categorico dei sensi. Il risultato è la felicità, è vivere la vita pienamente, fino in fondo, fino all’ultimo respiro, sfruttando ogni istante sulla terra. Siamo fiammelle destinate a spegnersi, scomparire nel moto dei pianeti, nel passaggio delle stagioni, nell’inarrestabile quanto inevitabile scorrere del tempo. E quindi, a che pro essere vivi se non si vive?

I due protagonisti, i giovanissimi Sami Outalbali (che ha recitato in Sex Education) e Zbeida Belhajamor (al suo primo film), sono perfetti nel rappresentare questo obbligato passaggio alla vita adulta, alla realizzazione del desiderio, alla messa in pratica di ciò che si è solo letto. Il risultato è un’indimenticabile storia di amore e desiderio, per l’appunto, che potrete godervi su Mubi per ancora qualche giorno e poi su Amazon Prime Video.

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Nasce nella provincia barese in quel del '94 con l'assoluta certezza di essere Batman. È in grado di vedere sette film al giorno e di finirsi una serie tv in tempi sovrumani. Peccato che abbia anche una vita sociale, altrimenti adesso sarebbe nel Guinness dei primati...
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