Forspoken – Recensione – PS5, PC

Recensione Forspoken – PC

Il 24 Gennaio è uscito Forspoken, l’ultima fatica di Luminous Production e pubblicato da Square Enix. Io l’ho provato per dirvi cosa ne penso.

Questa non è una recensione facile, per niente. Le mie aspettative su questo gioco erano così alte che il rischio di farsi male era proporzionato all’altezza alla quale mi trovavo. Beh, la caduta ha fatto male. L’ho giocato tanto, veramente tanto, Luminous Production mi aveva fatto sperare bene perchè io sono uno di quei pochi estimatori folli di Final Fantasy XV. Ho adorato quel gioco e completato così tante volte che ad un certo punto anche la guida da collezione in mio possesso mi ha detto “BASTA!”.

Qui, però, c’è un problema di fondo, che non è il gameplay, non è la storia, è la scelta di level design in alcune cose, è l’ottimizzazione assente e la community di videogiocatori. Sì, sarebbe il caso che qualcuno lo dica: uno dei più grandi problemi dell’odierna generazione di videogame riguarda i videogiocatori stessi. Ma questo è un discorso che approfondiremo in un altro articolo, in un video o ne parleremo in un talk. Non qui, dove ci soffermeremo su Forspoken, una vera e propria occasione sprecata.

Trama

Forspoken è un gioco con una trama estremamente profonda, che agli occhi dei meno attenti potrebbe risultare come un tentativo riuscito male di portare i viaggi spazio-temporali in un Action-GDR, ma non è così. Ci ho visto tanto Final Fantasy XV, ci ho visto innovazione, ci ho visto un tentativo di portare qualcosa di diverso sui tavoli e tra le mani della community.

Tu sei Frey, una ragazza che ha un trascorso un po’ burrascoso con la legge ed il gioco inizia proprio all’interno di un’aula di tribunale dove sei accusata per la terza volta di furto aggravato. Il Giudice ti mostra le fasi più importanti della tua vita e prova empatia nei tuoi confronti. Sa che sei cresciuta senza genitori, abbandonata da neonata su un ponte, hai fatto la palla da biliardo da una famiglia adottiva ad un’altra, a scuola hai avuto i tuoi trascorsi ed hai cominciato a metter mano su cose non tue.
Il giudice ti conosce, ti parla in maniera schietta come la madre che non hai mai avuto e ti concede un’ultima possibilità mandandoti a casa “solamente” con 120 ore di servizi socialmente utili. Durante il tragitto per casa vieni fermata da una banda che vuole ciò per cui sei finita nuovamente in tribunale; scatta la colluttazione e scappi per le vie di New York illuminata dalle luci di Natale. Stanca di questa vita torni a casa, dalla tua bellissima Homer, una gatta persiana che ti aspetta.

Vuoi scappare da New York, vuoi una nuova vita, sai di non meritarti tutta questa sofferenza e ti addormenti in lacrime su un materasso in una casa abbandonata che hai occupato qualche tempo prima per non essere realmente una senza tetto. Improvvisamente il fumo, le fiamme. Casa va a fuoco! Forse sarà stato l’impianto elettrico non a norma, ma non c’è tempo, devi scappare. Cerchi Homer, la trovi impaurita sotto un mobile la prendi e tenti invano di recuperare il borsone con tutti i tuoi risparmi per poterti rifare una vita da zero. La sfortuna gioca nuovamente un tiro mancino e la borsa finisce in fumo. Mentre esci da quelle quattro mura che chiamavi “casa” scopri che l’incendio non è stato accidentale, ma doloso. La gang incontrata qualche ora prima ti ha trovata ed ha deciso di fartela pagare nel peggior modo possibile.

Mentre maledici te stessa e le tue scelte passate, decidi che è ora di riprendere in mano la tua vita. Chiami il Giudice e le dai in affidamento Homer affinchè si prenda cura di lei, perchè sai che tu ora non puoi più farlo, hai bisogno di rimettere insieme i pezzi e poi forse tornerai a prenderla. È la sera di Natale e sei sola; ti ritrovi sul ponte dove i tuoi genitori ti hanno abbandonata ed è proprio lì che la tua attenzione è attratta da un bracciale poggiato su una scrivania all’interno di un edificio abbandonato. Strano, perchè sembra essere un bracciale di una certa fattura e non dovrebbe essere lì.

La curiosità ti spinge fino a raggiungerlo e ti ritrovi ad attraversare un portale che ti porta in un posto completamente diverso, un castello! Un castello distrutto, desolato e disabitato. Il bracciale ti parla e decidi di chiamarlo “Cuff” (Manetta) perchè lui non si ricorda il suo nome e siete legati indissolubilmente l’uno all’altra. Non gli piace questo nome, lui preferisce definirsi un “Vambrace” (Gioiello da avambraccio), ma tu continuerai a chiamarlo Cuff. Il vostro rapporto non inizia nel migliore dei modi e non vi siete soffermati sulla cosa più importante: dove sono tutti?

Non c’è molto tempo. Un drago decide di farti visita e non gli piace che tu stia lì. Dopo esser fuggita dal castello scopri che in quel regno c’è stata una piaga chiamata “Rovina” la quale ha corrotto qualsiasi cosa abbia toccato, esseri umani compresi. Dopo i primi incontri con animali corrotti ed aver scoperto che puoi manipolare la materia grazie ai poteri di Cuff finisci in una città dove non vieni per niente accolta positivamente, ammanettata per giunta. Nessuno si spiega come tu possa essere sopravvissuta all’esterno delle mura, in mezzo alla Rovina, senza essere corrotta.

Da qui in poi la storia prende una piega sempre più bella, coinvolgente ed a tratti contorta. Una storia fatta di esperimenti, potere, studi, vendetta… Tutto ciò che è stato scritto nelle righe precedenti accade nella prima mezz’ora di gioco, e non c’è alcuno spoiler. Non preoccupatevi.

Sapete, la trama è proprio il motivo per cui io darei il voto massimo a questo gioco. So che a voi piacciono i numeri, volete vedere quel numeretto, volete solo capire quanto questo gioco valga o meno la pena di essere acquistato.

Gameplay

Però poi iniziano le parti dolenti. Non tanto il gameplay che è dinamico proprio come Final Fantasy XV, anche i move-set sembrano gli stessi e non vi sto prendendo in giro. Però ci sono certe scelte fatte in fase di level design che non riesco a capire. Poco dopo l’arrivo in città succede una cosa che cambia quasi completamente il mood di Frey, la sconvolge, ed è intenzionata a fare di tutto pur di risolvere

Allora mi spiegate perchè venti secondi dopo sto accarezzando delle pecorelle? Non lo accetto. Ok, è una missione “secondaria” che poi di secondario c’è poco perchè il gioco ti dice esplicitamente che alcune missioni se non le fai in quel momento non le potrai più fare in seguito; perchè hai deciso di mettermi le pecorelle dopo QUELLA cosa? Luminous Production, sai bene di cosa sto parlando.

Per quanto concerne la modalità di gioco hai delle spell che puoi sbloccare, utilizzare e potenziare nel corso del game. Il rischio spoiler è alto, quindi mi limito a dire che ci sono spell di attacco, difesa ed area-control; queste le potenzi con una modalità che a me è piaciuta molto, stile Retro-GDR, in cui devi selezionare la spell che vuoi potenziare e dare il via ad una sfida da completare nel corso della tua avventura. Ad esempio: “Per potenziare il lancio di chicchi di mais devi colpire 20 pannocchie ed infliggere un totale di 10’000 danni.”

Ovviamente non ci sono chicchi di mais e non ci sono pannocchie, però spero si sia capito.

È presente anche una componente di crafting piuttosto elementare, ed è meglio che sia così. Il combattimento poi è la cosa più bella. Lo so, sto per ripeterlo di nuovo, ma che ci posso fare, sono un romanticone. Avete presente il dinamismo che Luminous Production ha portato su Final Fantasy XV? Avete presente quando ho detto che i move-set sembrano gli stessi? Il motivo è semplice. Hanno preso QUEL Combat System e lo hanno portato ad un livello superiore.
Durante i combattimenti non stai mai fermo, devi cambiare in continuazione spell, devi schivare, saltare e roteare come un beyblade; il tutto mentre sei circondato da effetti particellari che è possibile avere solo ed esclusivamente grazie alla tecnologia di adesso. Il sistema di combattimento è fatto veramente molto bene. Ogni nemico ha una sua resistenza, una sua debolezza, un suo punto debole ed un suo modo di approcciare l’attacco.
Mi diverte veramente tanto, anche se ammetto che alcuni sono parecchio frustranti, capirete poi di cosa sto parlando quando ci giocherete. Mi spiegate il senso di mettere quel bestione in cima ad una collina con tre valli dove lui può fare il cavolo che gli pare ed io non riesco neanche a guardarlo? Mi spiegate come faccio a colpirlo e ad eliminarlo? Dopo due ore di tryhard ho letteralmente fatto Alt-F4.

Ottimizzazione? No, grazie.

Arriviamo alla parte dolente di questo gioco, quella che me lo ha fatto odiare, letteralmente: l’ottimizzazione. Premetto che l’ho giocato su PC e ne approfitto per ringraziare Luminous Production, Square Enix e Plaion Italia per avermi dato la possibilità di provarlo e recensirlo.

Tornando all’ottimizzazione. Il computer sul quale ho testato per l’80% Forspoken era composto da un Ryzen 7 3700x, una RTX 2080 Super, 32GB di Ram da 3200mhz ed installato su una SSD come richiesto dal gioco stesso con risoluzione 1440P. Non parliamo di una configurazione malvagia, anzi… Eppure la fatica fatta per poter mantenere degli FPS stabili è stata così alta da dover abbassare la qualità grafica al minimo su TUTTO. Nonostante questo in alcune circostanze non riuscivo a superare i 25 FPS. Nei primi giorni dopo l’uscita la situazione era persino più tragica, poi una patch ha migliorato la situazione, ma non abbastanza.

Come se non bastasse i crash continui mi hanno fatto “ragequittare” così tante volte da perderne il conto. Nel bel mezzo dei combattimenti, delle cutscene o dell’esplorazione il gioco dava errore di corruzione file e crashava. Dopo un paio di reinstallazioni non lo ha più fatto, però capite bene che scaricare 122GB per volta non era una passeggiata, soprattutto quando hai delle scadenze per far uscire le recensioni.

Alla fine di tutto ho potuto finire di testarlo su una macchina un po’ più performante con: RTX 4080, Ryzen 7 5800x, 32GB di Ram da 3200mhz sempre in 1400p ed è migliorata la situazione. Rimuovendo il motion blur, che personalmente non sopporto in nessun videogioco, ed avendo tutte le impostazioni ad ULTRA con Ray Tracing si viaggia tra i 50 ed i 90 fps, dipende dalle situazioni. Sicuramente un cambiamento radicale, però non è giustificabile avere una configurazione quasi high-end per poter sfruttare al meglio questo gioco. Peccato, veramente un peccato perchè vi posso assicurare che i giochi di luci e gli effetti particellari sono il 40% dell’effetto wow del gioco.

Sono sicuro che Luminous Production si sia impegnata al massimo per cercare di dare a noi videogiocatori un prodotto il più pulito e giocabile possibile, ma mi rendo conto che anche loro avevano delle scadenze da rispettare ed ultimamente la community non si sta comportando in maniera benevola nei confronti delle aziende. Il review bombing è sempre dietro l’angolo, anche per la più piccola inezia (Vero Dead Space?). Quindi non me la sento di dare la colpa agli sviluppatori, almeno non al 100%.

Noi videogiocatori sappiano essere veramente l’ago della bilancia e non siamo in grado di vedere le cose in modo obiettivo, perchè le emozioni governano le nostre azioni, forse troppo. Chi è che ne paga le conseguenze di tutto questo? L’azienda che ha sviluppato il videogioco? No di certo, sempre l’utente finale. Sempre il videogiocatore.

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Proveniente dalle onde marittime di Roma, o meglio Ostia, è un grande appassionato di videogiochi, serie tv, film e libri thriller. Cresciuto a suon di pizza, pasta e videogiochi, si è guadagnato il rispetto tra i più famelici mangiatori d'Italia.
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