Junji Ito Maniac – Recensione
Se sei un’amante di horror ed anime, sicuramente ti sarai imbattuto almeno una volta in un lavoro Junji Ito. Oggi, vi presento uno dei disegnatori piu’ macabri del nostro secolo, e la sua collezione di storie.
Un Terribile Genio
Junji Ito inizia ad appassionarsi di horror fin dalla tenera età. Nonostante abbia studiato per diventare Tecnico Odontoiatra, dopo 3 anni decide di lavorare a tempo pieno come Mangaka, il suo grande hobby da quando aveva 4-5 anni. Tra le sue opere più famose troviamo Tomie, Gyo e Junji Ito’s Cat Diary: Yon & Mu. Questi temi saranno ricorrenti anche all’interno degli episodi. Non voglio chiamarlo uno spoiler, anzi, se si conosce abbastanza bene il lavoro di Ito, si sa che determinati topic sono comunque abbastanza ricorrenti, Soichi e Tomie più di tutti.
Partendo dal presupposto che stiamo parlando di un grande scrittore e disegnatore di horror, quest’uomo ha una collezione di 7 facce totali che troviamo quasi in ogni episodio, creando non pochi problemi, dato che da subito inizi a dubitare o della tua vecchiaia o se il personaggio precedente possa essere effettivamente collegato all’episodio successivo.
Per il resto, le storie sono… incredibili.
La cosa che mi ha sempre affascinato di Ito, è il tipo di scrittura: Le storie hanno sempre un punto di vista molto infantile, un mostro nascosto nel buio, alla fine di un corridoio oscuro o altri cliché simili. Nonostante il disegnatore abbia 59 (quasi 60) anni, è come se vivesse ancora nei suoi incubi fanciulleschi, fatti di mostri sotto i letti e boschi spaventosi.
Per quanto mi sembri quasi un “secondo volume” della collezione già disponibile su Crunchyroll, voglio comunque suggerirne la visione. La serie alla fine è fatta bene, e sa lasciarti con un piccolo nodo allo stomaco, ed ogni tanto un senso di disgusto. È crudele, è estrema nella rappresentazione di personaggi e storie, ed è per questo che ci piace.
L’unico problema è che non è una serie per tutti: specialmente se siete facilmente impressionabili non mi sento di consigliarvela. Per quanto sia una serie animata, comunque tratta temi delicati come l’omicidio, il suicidio, l’autolesionismo o l’aggressione verso terze parti, e mi rendo conto che non tutti riescono a trovarsi “a proprio agio” con temi del genere
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