Blinding Light – Prime Impressioni – MangaSenpai

Qualche mese fa è uscito il primo volume di Blinding Light, fumetto BL edito MangaSenpai, ed ecco le mie prime impressioni a riguardo.

Eugene lavora per la Echo Voice, casa discografica milanese che si trova in un periodo difficile. Se non troveranno altri artisti, potrebbero chiudere e Eugene non può permetterlo!

Il fatto è che lui soffre di agorafobia e sociofobia. Ha avuto la grande fortuna di trovare lavoro nello stesso palazzo in cui abita, cosa che gli permette di non uscire mai all’esterno. Se perderà il lavoro, non avrà più questa possibilità che per lui è fondamentale.

Eugene però ha un asso nella manica, Feargus: un violinista famoso online che potrebbe essere in grado di salvare la Echo Voice!

Su richiesta del capo, sarà proprio Eugene a contattare Feargus e a doversi occupare di lui, malgrado il suo profondo disagio nell’avere a che fare con gli sconosciuti.

È così che Eugene si renderà conto dal vivo del talento del giovane musicista. La sua musica sarà in grado di “liberare il cuore di Eugene dalle catene delle sue paure?

Si tratta solo del primo volume di due, ma innanzitutto ci tengo a dire che il volume è spesso e per questo molto soddisfacente.

Leggendolo, si riesce a percepire il disagio di Eugene e le paure che lo bloccano, ma molto altro di lui deve ancora essere svelato. In ogni caso, il ragazzo sembra trovarsi bene in compagnia di Feargus, che voglia ammetterlo o meno.

In quanto a Feargus, mi è parso irrealistico vederlo correre subito da loro, quando chiamato dalla Echo Voice. Ci tengo a sottolineare che non è italiano, arriva dall’estero apposta per lavorare con loro prima ancora di conoscere i dettagli.

Il suo comportamento però acquisisce un senso appena veniamo a conoscenza della sua situazione.

Va detto poi che, a inizio volume, sono resi molto bene i dialoghi con Feargus, con lui che parla in inglese o aggiunge parole inglesi qua e là. In seguito la cosa si perde, tanto che ci si può dimenticare del fatto che non è italiano.

È chiaro che succede per una questione di comodità. La storia è ambientata in Italia e anche noi lettori siamo italiani, eppure continuo a pensare che questo aspetto poteva essere gestito diversamente.
Dopotutto, siamo in una Milano dove tutti i personaggi hanno nomi inglesi, perché sono stranieri o… perché hanno dei nomi d’arte? Chissà.

Si poteva lasciare intendere che i loro dialoghi sono tutti in inglese (oppure che lui stava imparando l’italiano), lo avrei trovato più realistico. Comunque si tratta solo di un dettaglio.

Trovo che i disegni di questo fumetto siano meravigliosi. Più volte mi sono dovuta fermare ad ammirare certe tavole, così belle da impedirmi di girare pagina.

In quanto ai protagonisti, la storia personale di entrambi sembra davvero interessante.
Il punto di vista iniziale è quello di Eugene, eppure per assurdo scopriamo molte più cose su Feargus. Il personaggio di Eugene resta ancora un mistero, così come la causa delle sue paure.

Inoltre c’è un altro elemento misterioso che ci accompagna nel corso del primo volume, per poi svelare qualcosa alla fine, ma voglio lasciare a voi il piacere di scoprirlo.

In tutto ciò vediamo nascere e svilupparsi dei sentimenti tra i due protagonisti, anche grazie al loro capo, Chris, che continua a fare pressioni perché Eugene stia accanto a Feargus. Spera forse che il ragazzo lo possa aiutare a liberarsi delle sue paure?

Quello che è certo è che Chris conosce Eugene molto meglio di noi, perciò immagino che più avanti, leggendo il secondo volume, riusciremo a dare una spiegazione anche a questo.

Mentre loro si conoscono sempre di più, iniziando a provare qualcosa l’uno per l’altro, noi lettori capiamo che sì, probabilmente Feargus è proprio ciò di cui Eugene ha bisogno, ma siamo solo all’inizio.

La storia si fa sempre più interessante, perciò quando chiudiamo il primo volume la voglia di leggere il successivo è tanta! Purtroppo però dobbiamo aspettare, perché non è ancora stata annunciata una data d’uscita.

In ogni caso, questo fumetto mi ha conquistata subito, già quando ho letto il capitolo iniziale sul primo numero di Blush, rivista di MangaSenpai dedicata a shoujo, BL, GL e affini. All’uscita ne avevo parlato in un video dedicato sul mio canale YouTube.

È un peccato che la rivista non sia più stata pubblicata, perché era un prodotto ben realizzato e molto promettente, malgrado le critiche che io stessa avevo fatto in quella occasione.

Il lato positivo è che le opere presentate inizialmente su Blush sono poi uscite in volumi a se stanti, come nel caso di Alter Ego e anche di Blinding Light.

Ho fatto qualche critica a questo fumetto, ma trovo che sia interessante e che abbia molto potenziale.
I testi sono ben curati – a parte la presentazione dell’autore sulla bandella laterale, che sembra non sia stata riletta da nessuno – e i disegni sono bellissimi.

In quanto al contenuto, ci tiene incollati alle pagine grazie all’alone di mistero che circonda certi aspetti della vita dei personaggi.

E poi, da un’iniziale difficoltà nell’avere a che fare l’uno con l’altro, vediamo come il loro rapporto cresce già nel corso di questo primo volume.

Trattandosi dell’opera di esordio di Kylen, posso solo essere soddisfatta di ciò che ho letto e promuoverla a pieni voti!
Inoltre credo proprio che possiamo aspettarci grandi cose dal secondo e ultimo volume, ma ne riparleremo in una recensione quando l’opera si sarà conclusa.

A questo punto devo assolutamente consigliarvi questo fumetto, che per me è stato piacevole e soddisfacente, oltre che una sorpresa continua.

Se già leggete BL, non potete lasciarvelo scappare! Se invece vi interessa il tema della musica, a parer mio è molto interessante il modo in cui viene rappresentata in questo fumetto.
Essa poi resta il tema centrale dell’opera, nel primo volume ma probabilmente anche nel secondo.

Insomma, per me Blinding Light è stato una bella scoperta!

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Appassionata di Manga e di Fumetto in generale, gestisce un canale Youtube e una pagina Instagram dove condivide le sue letture. Fan di Star Wars da sempre, si è aperta ultimamente ad altre saghe nerd scoprendo un mondo meraviglioso. Con due amici porta avanti un progetto per sostenere il Fumetto Italiano in tutte le sue forme, dalle case editrici più conosciute alle piccole realtà indipendenti. Nella “vita vera” studia Grafologia con l’intento di approfondire ogni applicazione della disciplina, per poter lavorare in questo campo, un giorno. “Noi siamo ciò che scriviamo.”
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