Reborn Rich – Recensione – Viki Rakuten

Reborn Rich – Recensione

La nuova serie con Song Joong Ki termina con il punteggio più alto di spettatori nel 2022. Astuzia e vendetta guidano questo drama di 16 puntate verso il successo, regalandoci un dicembre davvero interessante!

 

Reborn Rich – La trama

Reborn Rich è una serie sudcoreana diretta da Jung Dae-yoon. È stato presentato in anteprima su JTBC il 18 novembre 2022 e l’ultima puntata è andata in onda il 25 dicembre. E’ possibile trovare tutte e 16 le puntate sottotitolate in italiano su Viki Rakuten.

La serie ci racconta di Yoon Hyun-woo, interpretato da Song Joong-ki (conosciuto già per Vincenzo e Arthdal Chronicles), un fedele impiegato che lavora per il Soonyang GroupHyun-woo, dopo essere stato incaricato di recuperare all’estero un fondo nero di 600 milioni di dollari, viene tradito e ucciso da un membro del conglomerato per cui lavora. Si risveglia, in seguito alla sua morte, nel 1987, scoprendo di essersi reincarnato nel corpo di Jin Do-jun.

Do-jun, è il nipote più giovane del gruppo Soonyang che, nell’epoca attuale, è stato dichiarato morto.

Usando queste circostanze a suo vantaggio, Hyun-woo inizia la sua vendetta contro la famiglia Jin, complottando per l’acquisizione ostile del Soonyang Group.

“La vendetta non è per coloro che hanno subito un torto. Solo chi ha il potere può vendicarsi” – Yoon Hyun Woo

Tutti gli episodi scorrono piacevolmente, caratterizzati da continui colpi di scena e momenti di tensione. Il punto focale della trama è la critica di classe, che ci mostra la profonda differenza tra la famiglia Jin, appartenente all’alta borghesia e Hyun-woo, l’impiegato devoto della classe operaia.

Il piano di vendetta messo in piedi da Hyun-woo si compone di diversi passaggi ben calcolati, attuati strategicamente nel corso degli anni che trascorre nel corpo di Do Jun.

Hyun-woo sfrutta l’avidità e le debolezze dei membri della famiglia Jin per metterli uno contro l’altro. Inoltre, si serve degli eventi passati che hanno influenzato l’economia per poter accrescere il suo potere.

Alla fine, anche il modo in cui otterrà la sua rivincita sarà un colpo di scena.

“Non sai chi amo di più tra tutti i miei figli? E’ il Soonyang!” – Presidente Jin Yang Cheol

Un talentuoso cast dà vita ad una grande varietà di personaggi che si alleano e combattono tra di loro. I rapporti fra di loro sono profondi sia in modo positivo che negativo, e quello che spicca maggiormente è il legame fra Hyun woo/Do Jun e suo nonno, il Presidente Jin Yang Cheol (Lee Sung-min).

Il rapporto di amore ed odio che li unisce non fa che rendere più intrigante il progetto di Hyun-woo di distruggere il Soonyang, che il nonno considera più importante persino della sua stessa famiglia.

Sebbene il Presidente Jin Yang Cheol sia un personaggio negativo sotto molti aspetti, non si può fare a meno di affezionarsi a lui. Il suo carisma fuoriesce dallo schermo coinvolgendo appieno lo spettatore.

Non è la semplice avidità a guidare le sue azioni ma più l’orgoglio verso se stesso per ciò che è diventato e ciò che ha costruito.

Un altro rapporto che ho apprezzato molto è quello fra Hyun-woo e Min-young (Shin Hyun-bin). Sebbene fra di loro nasca una storia d’amore, questa non va a disturbare la trama, restando per lo più in disparte. Una scelta sicuramente azzeccata per chi non ama particolarmente il genere romantico.

La componente fantasy

Per quanto risulti interessante che Hyun-woo torni indietro nel tempo e si reincarni nel corpo di Do Jun, essendo anche un passaggio fondamentale per lo sviluppo della trama, questo elemento fantasy non viene ben spiegato nel finale.

Sfortunatamente nei drama coreani questo avviene spesso, dando allo spettatore il compito di trovare da sé le risposte che cerca.

Il salto temporale e la reincarnazione compiuti da Hyun-woo/Do Jun rimangono un mistero irrisolto, lasciandoci senza una spiegazione di come sia stato possibile tutto ciò. Senso di colpa e giustizia sono sicuramente ciò che unisce i due personaggi eppure manca il motivo per cui un simile avvenimento sovrannaturale sia possibile in un mondo ordinario.

Avrei preferito che questo aspetto venisse chiarito maggiormente. Mi sarei accontentata anche di una motivazione banale come un desiderio espresso nel vedere una stella cadente. Almeno ne avrei avuta almeno una.

Invece, preferiscono non soffermarsi troppo su questo punto e concludere la storia con un velo di mistero.

Chi ha già avuto a che fare con le serie coreane, non sarà per nulla sorpreso della loro decisione di glissare sul finale.

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Battezzata da Dragonball, cresciuta dal Signore degli Anelli e sposata con i drama coreani. Per Vicky il cinema, le serie tv, i videogiochi, ed i giochi da tavolo sono i quattro pilastri che sorreggono la sua quotidianità, ravvivata dalle note del k-pop. Il suo superpotere? Inserire citazioni di Aldo Giovanni e Giacomo in ogni discorso, per questo "non importa che tu sia un armadillo o un pavone, l'importante é che se spoileri me lo dici prima. No, un attimo... Non era così... Miiii ma proprio io devo fare la voce fuori campo".