Deadpool uccide i classici – Il fumetto che tutti meritiamo di vedere al cinema

Uno dei fumetti più belli che vede coinvolto il personaggio di Deadpool racconta il tentativo di quest’ultimo di uccidere i personaggi delle fiabe. Da qui il titolo “Deadpool uccide i classici: il massacro dei personaggi più amati della letteratura!”. Un fumetto che darei qualunque cosa per vederlo al cinema.

Questo supereroe canadese della Marvel tenterà nel corso delle sue avventure di uccidere tutti gli altri supereroi e anche tutti i presidenti statunitensi. Questa miniserie, pertanto, va collocata subito dopo che il super ha ucciso tutti i suoi colleghi. Quello che più colpisce di questo supereroe, ideato da Fabian Nicieza e Rob Liefeld, è il suo essere perfettamente consapevole di vivere all’interno di un fumetto, tanto che i suoi balloon non sono bianchi come quelli di tutti i personaggi, ma colorati di giallo.

Le sue avventure si incrociano con quelle di tanti supereroi (non solamente della Marvel), facendolo divenire parte degli X-man, visto che è un mutante, e successivamente degli Avengers, guidati da un anziano Capitan America. Quest’ultimo e Wolverine sono i supereroi che prenderà maggiormente di mira, sia perché gli sono opposti, sia perché condividono poteri simili ai suoi. Logan e Capitan America sono personaggi estremamente seri, diversamente da Deadpool, che però sono indistruttibili. Specie Logan che può rigenerarsi all’infinito (proprio come il nostro super-killer).

Deadpool, nell’albo in questione, decide di uccidere tutti i personaggi più famosi della letteratura. Perciò tenterà di ammazzare Pinocchio, Don Chisciotte, Moby Dick e tanti altri ma contrariamente a quanto si possa pensare subirà continue sconfitte, riuscendoci solo dopo tantissimi sforzi. Prima di questa avventura, come già accennato, Deadpool uccide tutti i supereroi, finanche tutte le loro versioni dei fumetti. Ma scopre che è inutile perché le loro avventure proseguiranno comunque in eterno. Per quanto possa ucciderli, saranno ripresi per altrettanti albi, per altre storie, in un ciclo infinito.

Questa premessa è molto interessante, perché riflette sulla natura del fumetto stesso, che è basato sulla riproposizione all’infinito delle stesse avventure. Questa ripetizione ciclica condanna i supereroi ad un continuo ripetersi di vittorie e sconfitte, e a morti che non sono mai definitive. Deadpool allora, aiutato da uno scienziato, spera che uccidendo gli originali, le fonti di ispirazione, potrà mettere fine al mondo dei supereroi e uscire anche lui da questo ciclo, di cui è consapevole di esser parte integrante. Contrariamente agli altri, tocca precisare.
La storia, scritta da Cullen Bunn e Matteo Lolli, non desidera solamente svelare il carattere ripetitivo delle storie a fumetti, ma anche che i supereroi sono il risultato dei classici.

 

I personaggi letterari famosi sono modelli archetipici di questi eroi in calzamaglia, dotati di superpoteri e lo stesso Deadpool è il risultato di modelli tanto antichi. Nel fumetto, ogni volta che Deadpool si scontrerà con un classico si mostrerà anche il supereroe che ha ispirato. Un’operazione che non manca di fascino e di verità. E, inoltre, il supereroe canadese, essendo il risultato anch’egli di quegli stessi personaggi, avrà molta difficoltà ad affrontarli, stupendosi che fosse stato decisamente più facile uccidere tutti i super-colleghi.

 

Deadpool uccide i classici, disegnato benissimo, ha un epilogo particolarmente interessante: Deadpool si allea con il mostro di Frankenstein (in un certo senso suo alter ego), uccide la maggior parte dei personaggi e cambia qualche finale. In una vignetta è infatti ritratto un bambino nel mondo reale mentre legge Il libro della giungla e, quando scopre che Mowgli venga divorato da Bagheera, resta non poco stupito. A quel punto, pur non avendo completato la sua missione, Deadpool decide, ferito e sfinito, di fare dietrofront e di tornare al suo mondo. Sulla macchina, che gli consente il passaggio da un universo all’altro, verrà seguito da Sherlock Holmes, che riuscirà a farlo precipitare nel metaverso.

Al detective spetterà il compito di ricordare i capolavori letterari. Infatti, l’ultima pagina ritrae in 5 vignette Sherlock Holmes mentre recita il primo rigo di Moby Dick di Melville, l’inizio dell’Iliade e di Grandi speranze, con una lacrima che gli cade lungo la guancia. Si impone di non dimenticare nulla fino all’ultima vignetta, sapendo di essere il solo tanto intelligente da poter essere depositario di un tale gigantesco patrimonio. Questa miniserie a fumetti è un omaggio al mondo della letteratura ed è imperdibile per chi ami leggere, ma soprattutto è una le storie più belle del supereroe canadese, il solo che potesse svelare apertamente il meccanismo insito nelle storie dei supereroi, grazie alle sue caratteristiche originali e uniche.

Bene, adesso che vi ho detto tutto, non è che potete realizzare il mio sogno di vedere Deadpool uccide i classici sullo schermo? Me lo merito visto che scrivo solo articoli meravigliosi per voi (al riguardo, leggete questo).

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Nasce nella provincia barese in quel del '94 con l'assoluta certezza di essere Batman. È in grado di vedere sette film al giorno e di finirsi una serie tv in tempi sovrumani. Peccato che abbia anche una vita sociale, altrimenti adesso sarebbe nel Guinness dei primati...