Occhio per Occhio – Recensione – Disney+
Connect è la nuova serie thriller e horror fantascientifica, tratta dall’omonimo webtoon di Shin Dae-Sung, diretta da Takashi Miike e prodotta da Studio Dragon. Tutti e sei gli episodi sono disponibili su Disney+.
Connect – La trama
Ha Dong Soo (Jung Hae-in di Snowdrop) è un “Connect“, un umano immortale capace di rigenerare qualsiasi ferita riporti il suo corpo. Dopo essere stato rapito da una banda di trafficanti di organi, si riveglia in seguito all’operazione e scappa, non riuscendo però a recuperare il suo occhio destro.
Dong Soo inizia ad avere orribili visioni di omicidi in tempo reale e si rende conto che il suo occhio è stato trapiantato nel corpo di un serial killer. Oh Jin-seop (Go Kyung-pyo di Private lives) è un brutale assassino che sta terrorizzando i cittadini di Seoul con la sua “arte cadaverica“.
Usando questa nuova inquietante connessione, Dong-soo cercherà di rintracciare lo spietato assassino per fermarlo e riprendersi il suo occhio.
I personaggi – Top e Flop
Il cast scelto per riproporre i personaggi del webtoon nella serie è veramente azzeccato. L’aspetto un po’ deludente, purtroppo, sta proprio in come sono stati sviluppati alcuni di questi personaggi. Fatta eccezione per il protagonista, che è ben costruito e riesce a trainare piacevolmente la storia, gli altri risultano quasi scarsi.
Il personaggio di Dong-soo, definito inizialmente come un ragazzo schivo e intimorito, nel corso degli episodi cresce, diventando sempre più simile ad un paladino. Se prima vedeva la sua “mutazione” come se fosse una cosa negativa che doveva essere nascosta al mondo, quando capisce di non essere il solo a possederla e che, anzi, può sfruttarla a proprio vantaggio, inizia ad accettarsi e si evolve. Si nota immediatamente il cambiamento nelle sue espressioni, dapprima spaventate e infantili, per poi trasformarsi in risolute e furiose.
Il suo antagonista, Jin-seop, sfortunatamente non riesce a stare al suo passo. Seppur interessante l’idea dietro la sua “arte cadaverica”, manca di carisma e a salvarlo dall’essere scoperto è quasi sempre la fortuna o la stupidità dei suoi avversari. Il suo personaggio sembra essere funzionale solo per far uscire Dong-soo dal suo guscio e prepararlo per ciò che verrà in futuro.
Anche Lee I rang è stata poco sviluppata in questa stagione ma nei suoi confronti posso comprenderne la scelta. Il suo personaggio è legato più ai “Connect” che allo scontro tra Dong-soo e Jin-seop, quindi mi aspetto che una caratterizzazione migliore avverrà nella seconda stagione.
Nonostante le pecche di alcuni personaggi, la serie risulta comunque godibile, regalandoci colpi di scena e momenti più intimi e riflessivi.
Disney+ Italia… cosa dobbiamo fare con te?!
Come abbiamo già detto, il regista di questa mini serie è Takashi Miike, già noto per i suoi film violenti e inquietanti, in cui lo splatter, gli schizzi di sangue volutamente macchiettistici e le perversioni sessuali, sono predominanti.
In Connect, Takashi Miike non delude le nostre aspettative, regalandoci un buon horror pur con qualche difetto.
Considerate le molte scene che contengono violenza, omicidi, nudità, sesso, smembramenti, e compagnia bella, la serie è classificata sulla piattaforma come un 18+. Sapendo questo, ho trovato divertente il fatto che Disney in ogni episodio ci tenga ad informarci solo che “contiene rappresentazioni di tabacco”. Gli altri avvisi probabilmente si è dimenticata di menzionarli.
Così come si è dimenticata di lasciare un post-it al responsabile dell’adattamento italiano della serie di non cambiare il titolo.
“Connect” non è solo il titolo del webtoon di Shin Dae-Sung, ma anche quello della serie in ogni Paese in cui è stata rilasciata. In Italia, però, in un impeto di creatività, hanno deciso di cambiare il titolo in Occhio per Occhio.
C’è del masochismo in questo. Non solo perchè in questo modo le critiche se le tirano addosso da soli, ma anche perchè è molto probabile che ci sarà una seconda stagione ed alla fine Dong Soo torna in possesso del suo occhio. Quindi come avranno intenzione di chiamare la stagione successiva? “Dente per dente”?
Lo so, la battuta era pessima. Scusate!
Nel suo complesso la serie mi ha intrattenuta. Scorre piacevolmente con i suoi sei episodi e spero veramente in una seconda stagione, anche perchè la prima è sembrata più un introduzione al personaggio di Dong-soo e dei “Connect”.
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