Il Duca della Morte e la Domestica Oscura – Prime Impressioni – Goen

Il Duca della Morte e la Domestica Oscura – Prime Impressioni

Ultimamente Goen ha pubblicato il volume 1 di Il Duca della Morte e la Domestica Oscura, ed ecco le mie prime impressioni. Il manga è uno shounen e in Giappone è completo in 16 volumi.

Un giovane duca vive nella sua villa nella foresta, lontano da tutto e da tutti. Con lui ci sono solo una domestica e un maggiordomo.

Questo perché, quando era piccolo, è stato colpito da una maledizione. Tutti gli esseri viventi che tocca, che si tratti di fiori o persone, muoiono all’istante!

Per questo la sua famiglia lo ha allontanato e lui vive in esilio, sentendosi inutile.

Ad allietare le sue giornate però c’è la domestica, Alice. La giovane, oltre a servirlo, non fa altro che provocarlo. Anzi, per citare il manga, continua a molestarlo sessualmente. La cosa dà vita a situazioni comiche e al limite dell’assurdo.

Ma c’è dell’altro. È chiaro che il signorino provi qualcosa per lei, e lo stesso si può dire della domestica.
Peccato che i due, per via della maledizione, non possano nemmeno prendersi per mano!

Queste sono le premesse dell’opera, che procede tra un momento divertente e l’altro. Sì, perché malgrado l’aria cupa del duca e la maledizione che lo ha colpito, si tratta principalmente di una commedia.

Il duca è bloccato lì nella speranza di sciogliere la sua maledizione e nel frattempo passa le sue giornate con Alice.

La giovane domestica è un personaggio assurdo che genera situazioni divertenti; di personaggi del genere ce ne saranno molti altri. Per ora sono usciti solo 2 volumi, ma in totale saranno 16 perciò immagino che ne vedremo delle belle!

Devo dire che ho trovato questa lettura molto leggera e divertente. Persino spensierata, pur considerando che il punto d’inizio è la vita sventurata del protagonista.

Tra l’altro, ho girato online per cercare come si chiami il duca, ma sembra che nell’opera sia chiamato solo così, oppure “signorino”, sorvolando totalmente sul suo nome. Particolare interessante, che trovo rispecchi a pieno la leggerezza dell’opera.

Inoltre le scene ecchi in cui Alice lo provoca sono spesso rivolte solo a lui, più che al lettore. Se lei compare quasi del tutto nuda, lo vediamo anche noi, ma se alza la gonna per farsi guardare dal signorino, non siamo noi a vederle l’intimo.

Credo si volesse puntare più sul lato comico che sul fanservice, e il risultato si vede. Difatti non ho trovato che queste scene fossero superflue e fastidiose come in altre opere, dove magari rallentano il proseguire della storia.

Poi va detto che questi due si piacciono a vicenda ma non si possono nemmeno prendere per mano, neanche con indosso i guanti. Ciò dà una connotazione diversa alle continue provocazioni di Alice, che non sono fini a loro stesse ma fanno parte di un suo modo di interagire con il duca.

Sono io che mi sono fatta dei film? Forse.

In ogni caso, nella lettura ci si chiede se lui riuscirà mai a sciogliere la maledizione, così da poter vivere il suo lieto fine con Alice.

E non dico che l’opera faccia ridere a crepapelle, ma sicuramente fa sorridere e intrattiene.

Inoltre, dopo i primissimi capitoli ci si aspetta sempre qualcosa da Alice, che non sembra avere intenzione di lasciare in pace il duca. Anche questo fa parte del divertimento.

Poster dell’adattamento anime, del quale è stata annunciata anche una seconda stagione.

Se cercate un manga dalla trama originale, che vi coinvolga in una lettura spensierata, quest’opera potrebbe fare al caso vostro. Certo, siamo solo all’inizio e saranno 16 volumi, perciò bisogna vedere se la qualità non calerà man mano che si andrà avanti.

In ogni caso, come inizio è ottimo e vale la pena di dargli un’opportunità!

Appassionata di Manga e di Fumetto in generale, gestisce un canale Youtube e una pagina Instagram dove condivide le sue letture. Fan di Star Wars da sempre, si è aperta ultimamente ad altre saghe nerd scoprendo un mondo meraviglioso. Con due amici porta avanti un progetto per sostenere il Fumetto Italiano in tutte le sue forme, dalle case editrici più conosciute alle piccole realtà indipendenti. Nella “vita vera” studia Grafologia con l’intento di approfondire ogni applicazione della disciplina, per poter lavorare in questo campo, un giorno. “Noi siamo ciò che scriviamo.”