Fase 4 del Marvel Cinematic Universe: la classifica completa

Si è infine conclusa la fase 4 dell’MCU, con 18 prodotti usciti tra cinema e Disney+ in poco meno di due anni… ma quali sono le opere più belle e quelle più brutte? Scopriamolo assieme in questa classifica stilata da noi di Nerdream.it (ed attenzione agli spoiler!).

18) Ms. Marvel

Serie televisiva che ha iniziato a far discutere sin da prima che iniziasse la sua trasmissione, principalmente per via del fatto che, rispetto ai fumetti, il personaggio sembrava essere stato nettamente stravolto. Infatti, ne hanno cambiato le origini, ma soprattutto i superpoteri.
Cercare nell’MCU la fedeltà verso i fumetti non ha senso, perché i Marvel Studios prendono dalla controparte cartacea solo l’idea di base, per poi creare qualcosa che fondamentalmente è totalmente nuovo. Per questo personaggio, però, si sono spinti davvero oltre.
Il cambio di origini ci sta anche, ma il resto no. Si tratta di una serie che, con il primissimo episodio, era partita bene, perché presenta una protagonista carismatica con cui empatizzare. Kamala Khan rimane una buona personalità, ma gli episodi dal secondo in poi calano notevolmente di qualità, diventando qualcosa di piuttosto noioso, poco interessante e facilmente dimenticabile.
Qualcuno si ricorda che cosa succede? Nemmeno noi, ecco perché occupa l’ultima posizione di questa classifica della fase 4 dell’MCU.

17) She Hulk

Forse la serie che più ha fatto innervosire i fan del Marvel Cinematic Universe, per via della scarsa qualità che gli episodi presentano. Ha diviso molto le opinioni, tra chi se l’è goduta perché l’ha vista nell’ottica della sitcom chi l’ha guardata come una serie a trama orizzontale, trovando molti episodi vuoti.
Il problema è che non si capisce esattamente il suo scopo. Inizialmente sembrava un normale prodotto della fase 4, ma con il finale viene il dubbio che il suo obiettivo fosse un altro: che in realtà con questo prodotto volessero fare più che altro un’autocritica ai loro precedenti lavori. Se è così, hanno realizzato tutto davvero male. Non da l’impressione che si concluda così in modo voluto, ma che non avessero la più pallida idea su come far terminare il tutto.

16) I Am Groot

Non c’è molto da dire su questa serie. È composta da episodi brevi e simpatici che mostrano Groot intento a svolgere determinate azioni. Molto carina e divertente, ma nulla di più. In una classifica sulla fase 4 dell’MCU come questa non poteva salire più in alto.

15) Black Widow

Natasha Romanoff era un personaggio il cui passato al cinema non era mai stato esplorato, nonostante la possibilità di ideare qualcosa di molto interessante. O almeno, si poteva. Questa pellicola era l’occasione perfetta per fare una cosa del genere, ma i Marvel Studios si sono fatti sfuggire la possibilità in maniera parecchio sciocca. Ci troviamo quindi davanti ad un filmetto che esplora si un pochino del suo passato, ma non tantissimo. Scopriamo di conseguenza che la pellicola serve solo per passare il testimone alla sorella.
Yelena Belova riesce a risultare un personaggio molto interessante e Florence Pugh è perfetta nel ruolo, ma non è ciò che i fan avrebbero voluto da un film del genere.

14) Thor Love & Thunder

Un film che durante la visione riesce ad intrattenere e che rispetto al precedente fa ridere in qualche momento, però in questi mesi lo abbiamo un po’ rivalutato. Buona la storia, ma l’umorismo è troppo esagerato: ce n’è davvero troppo. In alcuni momenti funziona ed in altri decisamente meno. Il problema fondamentale è che vengono citate cose su cui diventa molto difficile scherzare, tipo una malattia come il cancro. In generale questo aspetto è stato gestito bene, perché la lotta a questo tipo di malanno risulta credibile in quanto a reazioni umane; era però meglio utilizzare meno momenti comici e concentrarsi in maniera più seria su questo argomento. In generale, comunque, un film non male.

13) Moon Knight

Serie che funziona anche bene, ma che manca di memorabilità. O meglio, funziona bene se non si considera la CGI. “Ok” che è un prodotto televisivo, però la pessima qualità è fin troppo evidente per quanto riguarda la componente visiva. Interessanti i personaggi, soprattutto quello/i interpretato/i da Oscar Isaac. Quest’ultimo aveva un lavoro piuttosto duro da compiere ma ci è riuscito alla grande. Bravo anche Ethan Hawke nei panni del villain.
Bello quello che succede, ma emoziona fino ad un certo punto.

12) Falcon & The Winter Soldier

Secondo prodotto uscito per questa quarta fase, che mostra come si sono evolute le vite di Sam Wilson a.k.a. Falcon e di Bucky Barnes alias Winter Soldier. Ottimo lo sviluppo dei personaggi, in particolare il secondo, che è stufo di essere il soldato che lo hanno fatto diventare e che cerca in tutti i modi di redimersi. Probabilmente è un’opinione impopolare, ma risulta abbastanza interessante anche la villain. O meglio, è mossa da motivazioni sensate, non condivisibili ma comprensibili. Manca però di carisma e di personalità, risultando fin troppo anonima e dimenticabile.

11) Black Panther: Wakanda Forever

Una classifica della fase 4 dell’MCU non può ignorare il film con cui i Marvel Studios commemorano in lungo ed in largo la prematura scomparsa di Chadwick Boseman. Lo fanno in maniera toccante e davvero tanto sentita, componendo un film solenne e che cerca l’epicità in tutte le due ore e quaranta minuti di durata. Risulta però una pellicola fin troppo nella media, perché va bene la commemorazione, ma tutta la solennità e l’epicità non erano particolarmente necessarie. Buona la storia e la componente visiva, ma si tratta di un progetto che risulta un pelo troppo ambizioso. In tutto questo, però, riesce ad affrontare bene il tema del lutto.

10) Shang-chi e la leggenda dei dieci anelli

Prima apparizione per il personaggio interpretato da Simu Liu. Molto buono il lato tecnico, in particolare regia e coreografie delle scene d’azione, che risultano davvero tanto spettacolari. Inoltre, la prima è davvero ottima, forse una delle migliori viste all’interno del MCU. Per il resto, però, è un film un po’ troppo mediocre. Intrattiene molto bene, ma personaggi non riescono ancora a farsi apprezzare del tutto. È un inizio molto valido, ma c’è molto su cui lavorare.

9) Licantropus – Werewolf by night

Con questa posizione in molti potrebbero non essere d’accordo, soprattutto per via di quali prodotti occupano i posti più in alto. Un prodotto sicuramente molto valido dal punto di vista tecnico, in particolare per il fatto che si tratta di un’opera prima, poiché vediamo per la prima volta Michael Giacchino nei panni di regista.
Quello che convince di meno è la questione emotiva. Sicuramente un ottimo prodotto, ma dal punto di vista delle emozioni non è uno di quelli che convince maggiormente. Questo probabilmente avviene per lo più perché rispetto ad altri prodotti si trova in svantaggio, in quanto presenta dei personaggi nuovi, con cui gli spettatori non hanno in precedenza avuto occasione di affezionarcisi. Rimane uno speciale televisivo davvero notevole, che presenta in maniera ottima dei personaggi sicuramente importanti per il futuro di questa saga.

8) Eternals

Film che abbiamo apprezzato più per la tecnica che per le emozioni che dà. A livello visivo è nettamente superiore rispetto agli altri, soprattutto per la volontà di Chloe Zhao, la regista, di non voler utilizzare dei set ricreati in studio e di girare tutto in location autentiche, sfruttando il meno possibile il blue o green screen. I personaggi riescono ad emozionare, ma anche in questo caso lo fanno di meno rispetto ad altri, perché sono appena stati presentati. Ad ogni modo un prodotto incredibilmente sottovalutato. Un qualcosa di leggermente diverso dai classici cinecomic.

7) Hawkeye

Serie recuperata dopo la sua conclusione perché ispirava davvero pochissimo, ma che risulta essere nettamente superiore a quanto ci si potesse aspettare. Episodi davvero molto godibili e divertenti. Buoni anche i personaggi. In particolare è molto apprezzabile vedere un membro degli Avengers con i suoi problemi personali (quello dell’udito in seguito a tutti i combattimenti a cui ha preso parte). Poi vabbè, vedere di nuovo Vincent D’Onofrio interpretare Wilson Fisk fa sicuramente molto piacere, perché è un attore che con la serie Netflix dedicata a Daredevil ha dimostrato di essere perfetto per interpretare questo ruolo.

6) What If

Molte altre persone metterebbero questa serie decisamente più in basso nella classifica e bisogna ammettere che è stata un opera parecchio altalenante. Ci sono episodi belli e ci sono episodi brutti, ma si trova in sesta posizione perché quelli belli sono davvero TANTO belli. Ci riferiamo in particolare a quello che mostra cosa sarebbe successo se T’Challa fosse diventato Star Lord e quello in cui Doctor Strange perde il proprio amore al posto delle mani. Niente male anche la puntata con gli zombie. Sono due episodi su nove, ma quei due sono fatti talmente bene da portare in alto la serie e renderla meritevole di una posizione come questa. Il primo gasa davvero tantissimo, mentre il secondo è davvero parecchio profondo ed imprevedibile.

5) Doctor Strange nel Multiverso della follia

Film che sin dai trailer ci prometteva un’esplorazione in lungo ed in largo del multiverso, mentre in realtà i personaggi viaggiano in un numero limitato di universi. Pellicola che riesce a bilanciare egregiamente emozioni e tecnica. Ottimo lo sviluppo dei personaggi e molto interessante la storia, con alcune trovate davvero niente male. Molto ben sviluppata anche Wanda Maximoff/Scarlett Witch nei panni dell’antagonista. Le sue motivazioni non saranno le più originali, ma funzionano e sono credibili. Presente un’ Elizabeth Olsen sempre più in parte che ha svolto un lavoro davvero notevole. Lato tecnico incredibilmente valido (a parte ogni tanto la CGI) ed impressionante la regia di Raimi.

4) Loki

Anche questo molto probabilmente non è un prodotto perfetto, ma possiede alcune qualità piuttosto evidenti: come sono riusciti a portare avanti in maniera non fastidiosa l’arco narrativo di un personaggio che si era già concluso e la storia d’amore che si trova al centro di queste vicende. Non solo sono riusciti a ripresentare questo personaggio, ma lo hanno inserito in un contesto estremamente azzeccato, che permette di esplorarlo ancora e di fare luce su tante altre questioni importanti per l’MCU e per il suo futuro. Poi troviamo coraggiosa la scelta di inscenare quella che fondamentalmente è una relazione estremamente narcisista. Non era facile renderla bene e non era facile farla apprezzare agli spettatori, ma ci sono bene o male riusciti. Forse si poteva togliere qualche episodio al centro, ma rimane comunque un prodotto validissimo, con un finale aperto, ma davvero tanto apprezzabile.

3) Guardiani della Galassia: Holiday Special

Questo speciale costituisce una pausa sia per i Guardiani che per il pubblico, poiché racconta una storia che non inserisce elementi particolarmente importanti per la saga in generale. C’è solo una cosa che risulta importante, motivo per cui molto probabilmente è stato portato avanti questo progetto, ma è comunque un piccolissimo dettaglio. Siamo davanti a quaranta minuti strapieni di umorismo, come tantissimi prodotti di questo franchise, che però a questo giro funzionano decisamente meglio, poiché sono stati interamente curati da James Gunn (e la qualità si sente tantissimo).

2) Spider-Man: No Way Home

Questa potrebbe essere la posizione più controversa di tutte. Noi per primi ammettiamo che di difetti ne ha (e non pochi) però bisogna precisare alcune cose: i film prodotti dai Marvel Studios non sono particolarmente ricercati dal punto di vista tecnico, in questa fase alcuni osano più di altri, ma si da in ogni caso la precedenza alle emozioni che una determinata opera suscita. Da quando si è iniziato a parlare di multiverso, tantissimi fan hanno iniziato a sperare che venisse fatta una cosa in particolare: vedere i tre Spider-Man combattere assieme. Potevano forse impegnarsi di più con la scrittura, perché alcuni passaggi risultano forzati per poter inserire il fan service. Però in questo caso si chiude un occhio, perché alla fine si tratta di un fan service che riesce comunque a funzionare, a non risultare troppo invasivo ed a gasare. Tobey e Andrew in particolare, ma anche rivedere personaggi come il Dock Ock di Molina, il Goblin di Dafoe ed il Matt Murdock di Charlie Cox è stato emozionante. Poi ripetiamo: i difetti ci sono, tantissime cose purtroppo non hanno molto senso logico, ma siamo stati comunque accontentati.

1) WandaVision

Una serie tv parecchio interessante per l’idea che inscena: raccontare il lutto di Wanda tramite le varie epoche delle sitcom. Non la si può reputare geniale principalmente perché non è totalmente originale in realtà; cose simili si erano già viste in un gioco come Saints Row 4 o la serie di David Lynch dal titolo Rabbits. È però decisamente ottimo come riesce a prendere questa idea ed a farla sua. Un altro punto a favore è costituito dai personaggi. Fanno cose che nella realtà non sono realizzabili, però i caratteri emotivi dei personaggi si. Qualcuno che sta elaborando un lutto non potrebbe mai prendere in ostaggio una città in quel modo, ma un crollo mentale simile è perfettamente credibile. Ben sviluppati anche i  secondari, a parte il Pietro Maximoff interpretato da Evan Peters, il cui colpo di scena finale è per assurdo una delle cose più brutte viste all’interno del Marvel Cinematic Universe. Ma fortunatamente è una delle due sole cose negative. Ottimo anche come viene affrontato il tema del lutto. L’altro punto a sfavore è l’ultimo episodio, in cui si perde tutta la questione questione delle sitcom e viene meno tutta la parte interessante, però rimane comunque una serie impressionante nell’ambito dei cinecomic.

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Nato a Bologna nel 1996, si appassiona al cinema da bambino, quando capisce gli piacerebbe lavorare in quel campo. Più nello specifico come regista e sceneggiatore. Nel 2020 apre su Instagram un profilo che chiama "Recensisco Cose Audiovisive", con cui inizia a parlare di cinema e serie televisive con altre persone che condividono la sua passione.