Tra le uscite di Novembre di Netflix troviamo l’ultima stagione di Big Mouth, l’unica serie di cui tutti noi abbiamo bisogno per essere umani, ed ecco la nostra recensione.
Big Mouth è una serie ideata da Nick Roll, un famoso comico americano che da voce a diversi soggetti della serie. Racconta delle giovani vite di un gruppo di teenager che vanno incontro alla pubertà, rivelando le paure che noi tutti abbiamo avuto crescendo. Come dovremmo comportarci con un corpo che cambia? O con i pensieri contorti ed angoscianti di un’esistenza per la quale non ci è mai stato dato un manuale d’istruzioni? La serie non risponde in maniera diretta, ma ci fa vedere come potremmo sopravvivere, o come poter, in un certo senso, riflettere sulle nostre vite.
La parte attraente della serie sta nel come viene vista ed affrontata la sessualità. Dal ragazzino asessuale, alla coppia gay, bisex, chi non ha mai fatto esperienze e chi invece ha già provato tutto, ognuno di questi personaggi ha un suo carico di vergogna, timore, incomprensione che viene trasmutata in un carico di sarcasmo e risate.
Ci dimentichiamo troppo spesso che dovremmo prendere il sesso e la sessualità meno seriamente, in quanto un atteggiamento assolutamente naturale e meno “problematico” verso questo universo sarebbe cosa buona e giusta. In un modo o nell’altro veniamo tutti dallo stesso posto, faremo tutti delle esperienze simili col nostro corpo e non abbiamo ASSOLUTAMENTE NULLA DI CUI SENTIRCI IN IMBARAZZO.
La Trama
I personaggi sono seguiti da dei Mostri degli Ormoni, una sorta di amici immaginari che dovrebbero seguirli nel loro percorso. A tal proposito è stato creato uno spin-off interessante chiamato Human Resources dove si vedono questi mostri al lavoro ed in cosa consiste la loro professione (consigliatissimo, fa spaccare dal ridere).
Mentre le prime 4 stagioni sono abbastanza… spinte, non solo nel linguaggio ma anche nella presentazione dei personaggi, le ultime due stagioni mi sono sembrate fin troppo adulte.
Certo, anche questi ragazzi prima o poi dovranno crescere! Ma non parlo solo del rapporto che i giovani hanno tra di loro, quanto il loro rapporto con i genitori e la famiglia, o come gli adulti interagiscano tra di loro.
Specialmente nella stagione 6, uscita ad inizio Novembre, trovo il personaggio principale sia proprio la persona adulta, ed il modo in cui la si percepisce.
Devo dire che alcuni dei temi trattati in questa stagione mi sono capitati un po’ a fagiolo, e devo forse dire grazie alla serie per avermi dato la forza di fermarmi a pensare un po’.
Ma come dice lo stesso Conan O’Brian: “Comedy shouldn’t instruct… but i guess i took it too far”. La comicità non dovrebbe istruire, ma mi sa che ho preso la cosa troppo seriamente.
Perchè guardare questa serie in età adulta?
Perchè nonostante ci consideriamo adulti, in realtà ancora non abbiamo capito un cazzo, né di noi stessi, né delle nostre relazioni, tanto meno del mondo che ci circonda. Questa serie dona una prospettiva divertente ed allo stesso tempo educativa: ci regala un momento di introspezione mentre ridiamo del ragazzino che si masturba sui giornali di biancheria intima.
La verità è che Nick Roll non si aspettava neanche che dei ragazzini guardassero la serie, come rivela in un intervista rilasciata a Conan O’Brien per Team Coco.
“Abbiamo fatto educazione sessuale nelle scuole, ed abbiamo imparato forse più cose dei ragazzi presenti. […] Dopo la prima stagione, abbiamo realizzato che anche i giovani avrebbero visto la serie, anche se non ce lo aspettavamo minimamente! Volevamo solo fare una serie per noi, più concentrato sul come ci sentiamo emotivamente, ma includendo fatti e studi su quello di cui volevamo parlare senza sembrare troppo tediosi”
Per rimanere in tema, Insieme allo spin-off di cui avevo già accennato, consiglio anche la visione di Little Big Boy, Lo stand up show disponibile su Netflix di Nick Roll.
È abbastanza divertente e lo consiglio in quanto riesce a farti entrare nell’ottica e nella mentalità di alcuni personaggi
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