Ora che è terminato, ecco la mia recensione di Run away with me, girl, manga di genere girls’ love edito Star Comics.
Momo Makimura frequenta l’università e non ha mai dimenticato Midori, la sua ragazza dei tempi del liceo. Un giorno, per caso, la incontra di nuovo e le due riallacciano i rapporti.
Ora però tutto è diverso rispetto a un tempo. Midori è incinta e sta per sposarsi con il suo fidanzato.
Malgrado questo, le occasioni per incontrarsi aumentano e nessuna delle due sembra volersi allontanare dall’altra. La situazione è dolorosa per Momo che non riesce a dimenticarla, mentre Midori sembra prendere la cosa alla leggera, come anche il loro rapporto al liceo.
Eppure la vita di Midori, futura mamma e moglie, non è tutta rose e fiori come lei fa sembrare agli altri… e persino a se stessa.
Ammetto che le mie prime impressioni, dopo aver letto il volume 1, non sono state né completamente positive né negative.
Ho trovato ben raccontato lo struggimento di Momo, che malgrado il dolore non riesce ad allontanarsi da Midori. Allo stesso tempo ero molto infastidita da Midori, dalla superficialità (almeno apparente) del suo approccio a ogni cosa e dal suo modo di ridere per togliersi dalle situazioni scomode.
Va detto, però, che nel primo volume conosciamo Momo tanto quanto Midori.
Se il punto di vista iniziale è quello di Momo, single da (quasi) sempre perché ancora innamorata di lei, presto esso passa a Midori. Siamo così in grado di scoprire di più sulla sua gioiosa vita prematrimoniale… che di gioioso, difatti, non ha nulla se non l’apparenza.
La vita personale di Midori sembra degenerare in un crescendo di dubbi e problemi ignorati che si fanno ancora più gravi, fino al climax con cui si chiude il volume.
Quindi, anche se la lettura non mi aveva convinta del tutto, ho voluto assolutamente continuare per scoprire come sarebbe terminata.
Nel secondo e nel terzo volume, il conclusivo, il rapporto tra le due protagoniste si fa sempre più stretto. Inoltre i disagi nascosti vengono a galla, man mano che le due si aprono l’una con l’altra.
Midori diventa un personaggio meno superficiale, forse perché ora conosciamo il dolore che sta vivendo, reso in modo davvero palpabile.
Il suo unico sostegno in tutto questo è Momo, che pur non conoscendo completamente i fatti la segue senza farle domande, capendo che Midori ne ha bisogno.
Ed ecco che il titolo dell’opera, Run away with me, girl, acquisisce significato.
Si tratta di un GL interessante nel quale l’elemento romantico si bilancia bene con quello introspettivo.
Il fatto che le protagoniste siano adulte, infatti, pone il focus su alcuni problemi. Il primo fra tutti è la comprensione e accettazione, da parte loro ma anche della società.
È così che il sogno di Midori, quello di sposarsi, prende vita nelle copertine dei volumi, sulle quali le protagoniste sono entrambe vestite da sposa.
Come può Midori rinunciare a tale sogno, ora che sta per realizzarsi, per “scappare” con Momo? Di certo questo pensiero è un grosso ostacolo per lei, ma si tratta solo di uno dei tanti.
Alla fin fine Midori si rivela essere il fulcro dell’opera, personaggio che conosciamo anche meglio della protagonista (almeno iniziale), Momo.
È un’opera che riesce a raccontare in modo serio e coinvolgente la storia d’amore tra due donne che, dopo essersi lasciate alla fine del liceo, si ritrovano nel momento sbagliato… o forse in quello giusto!
Il mio parere finale su questo manga è positivo, mi ha colpita e mi ha lasciato tanto.
Se siete interessati a una lettura romantica ma non solo, che non riguardi liceali ma persone adulte, Run away with me, girl farà sicuramente al caso vostro!
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