League Of Legends – Worlds Championship 2022 Final
Passano le stagioni, cambiano i roster, ma la storia è sempre la stessa, l’oriente domina sulla landa.
T1- Gli Eterni Campioni
Dopo un’annata domestica non priva di difficoltà (i T1 arrivano ai mondiali come secondo seed LCK), il brand 3 volte campione del mondo si ripresenta in finale con l’obiettivo di riportare a casa quel trofeo che manca ormai dal 2016, complice anche di un Faker che torna in gran spolvero su questo palcoscenico internazionale.
Il team degli SK Telecom T1 chiarisce fin da subito di non essere qui per scherzare e i risultati messi in campo dal roster koreano lo confermano. Fin dal Group Stage infatti la squadra capitanata da Faker mette un’ipoteca per gli ottavi di finale con un primo posto in un girone che poteva presentare non poche insidie data la presenza di avversari di un certo calibro quali Fnatic, EDward Gaming e Cloud 9.
Per raggiungere la finale però la strada della compagine koreana è tutt’altro che in discesa. Gli ottavi di finale li vedono fronteggiare i cugini dell’LPL, i Royal Never GiveUp (gli stessi RNG che poco tempo prima durante la finale dell’MSI aveva riservato a Faker e compagni una sconfitta non semplice da digerire), che i T1 liquidano con un secco 3-0 sottolineando come gli errori del passato sono appunto il passato. Risultato quasi analogo durante i quarti dove il primo seed cinese del mondiale rappresentato dai JDG viene rispedito a casa con un altro schiacciante 3-1.
I T1 arrivano in finale flexando i muscoli ed evidenziando chi sono i favoriti per questa vittoria finale!
DRX- Gli Underdog
Se da un lato abbiamo una squadra che senza chiedere il permesso raggiunge con estrema tranquillità la finale, i DRX (altro roster koreano) si presentano in punta di piedi strappando a fatica un posto in questi mondiali come quarto seed LCK. La compagine capitanata da Deft infatti è stata fin da subito, a partire dai Play-In, considerata come la squadra underdog di tutto il torneo, ma questo non ha intaccato la mentalità d’acciaio di una squadra che ha dimostrato di essere qui per lottare fino alla fine. I DRX infatti dominano il loro girone nei Play-In e rubano il primo posto nel girone del Group Stage soffiandolo da sotto al naso al primo seed europeo rappresentato dai ROGUE (unica squadra occidentale a raggiungere gli ottavi).
I risultati ottenuti fin qui da questo roster avevano già dell’incredibile e dati gli avversari che avrebbero dovuto affrontare, per i più la corsa dei DRX poteva già considerarsi una vittoria, ma questo team non aveva ancora smesso di stupire. Ottavi di finale che li pone di fronte al muro più alto, i campioni del mondo della precedente edizione, gli EDward Gaming. Uno scontro a senso unico per i primi due game raccolti facilmente dalla squadra cinese, poi l’ennesimo miracolo di questi DRX che per la seconda volta nell’intera storia dei mondiali danno vita ad un reverse sweep che permette loro di passare il turno per 3-2. Fiduciosi di una vittoria così importante Deft e compagni affrontano i fratelli koreani dei GEN. G (primo seed LCK) con estrema diligenza guadagnandosi un posto in finale in seguito alla loro vittoria per 3-1.
I DRX sono davvero gli underdog di questa finale?
La sfida nella sfida- Faker VS Deft
Stessa scuola, stesso anno di debutto nel mondo dell’esport, due destini opposti. Da una parte il giocatore più forte e vittorioso che la Landa degli Evocatori abbia mai visto, stiamo parlando del 3 volte campione del mondo, l’Unkillable Demon King Faker. Dall’altra l’eterno “non è mai abbastanza”, vincitore di un solo titolo internazionale (MSI 2015), alla ricerca di questa finale da 10 anni, Deft. Due ragazzi che in passato si sono scontrati in 100 game (con una percentuale di vittorie nettamente a favore di Faker, 65 W per lui rispetto alle 35 di Deft), sono pronti alla resa dei conti per quella che potrebbe essere per entrambi la “last dance” in quanto, seppur le loro pratiche sono ancora in fase di revisione, il servizio di leva militare koreano potrebbe portare questi due pilastri dell’esport a concludere la loro carriera nel mondo di League Of Legends.
Best of Five- Game 1
Per la prima draft di questa Best of Five, T1 che optano per una composizione molto aggressiva con l’intenzione di prendere vantaggio fin da subito in modo tale da abilitare il potenziale di Lee Sin in giungla, affiancato da una Renata Glasc e le sue ultimate in grado di zoonare gli avversari e permettendo al proprio di team un adeguato posizionamento per la conquista degli obiettivi. DRX che scelgono di andare sull’usato garantito pickando campioni estremamente conosciuti, puntando al prendere priorità in Bot Lane con Sivir (buon counterpick di Varus) e permettere a Pyosik e al suo Viego di agire sul lato inferiore di mappa.
Ottima partenza dei DRX che si aggiudicano il primo sangue ai danni dell’Azir di Faker, ma questo non basta. Da quel momento in poi pieno controllo da parte dei T1 che coprono ogni angolo della mappa grazie ad un’ottima visione e ad una magistrale pressione che impedisce ai DRX di lottare per gli obiettivi. Come preannunciato dai risultati della draft, i T1 prendono vantaggio e schiacciano gli avversari mettendo la parola fine a questo game in appena 31 minuti di puro dominio.
Best of Five- Game 2
Questa volta i T1 decidono di strutturare la loro composizione con dei campioni da lunga gittata che permetta loro di gestire diverse situazioni in sicurezza, seppur l’assenza di una frontline lascia scoperta la possibilità di hard engage da parte dei DRX. DRX che invece grazie al bruiser in giungla, al Sylas in mid e allo zooning di Heimerdinger vogliono prendere il controllo della mappa e forzare l’ingaggio quando possibile per prevalere sulla conquista degli obiettivi.
Partenza speculare rispetto al game precedente con i T1 che prendono subito le redini della partita con 3 kill, ma i DRX non cedono il passo e minuto per minuto recuperano risorse e spazi sulla mappa. Prima svolta al minuto 34 con un teamfight magistrale codnotto dai DRX nei pressi della tana del drago che si mettono in tasca 4 kill rispetto alla singola uccisione da parte degli avversari. I T1 però non conoscono limiti e al drago successivo reclamano vendetta ristabilendo equilibrio alla partita. Partita che prosegue senza troppi strappi finchè al minuto 46 i DRX in seguito ad un ottimo teamfight nella tana del baron concludono il match con la loro vittoria.
Best of Five- Game 3
Se nel game 2 uno dei problemi dei T1 è stato il basso dps, stavolta puntano ad una composizione da danno sostenuto, forti di un ottimo scaling e questa volta di un’ottima frontline in copertura di eventuali ingaggi avversari che i DRX sembrerebbero voler tentare grazie al pick di Orn affiancato da un Sylas e un Viego pronti a fare follow up per chiudere le distanze e portare il fight sullo short range.
Match dal cipiglio aggressivo che vede già al minuto tre uno scambio di kill in bot lane. Calma apparente fino al minuto 13 quando un colpo di reni da parte dei DRX li riporta in partita mettendo in difficoltà i T1 che nei minuti successivi fanno fatica ad arginare i loro avversari. T1 che trovano la soluzione al minuto 24 con lo steal del baron da parte di Oner col suo Graves che permettendo loro di premere a tutto campo. Minuto 31 che vede un ulteriori ribaltamento della situazione con i DRX che in seguito ad un ottimo fight vinto si spostano al baron forti della priorità guadagnata ma… Gumayusi non ci sta e ruba nuovamente il baron agli avversari con il suo Varus permettendo ai T1 di chiudere il match e portarsi al match point di questa finale.
Best of Five- Game 4
T1 forti del vantaggio del match point puntano a chiudere questa finale e per farlo si affidano a campioni confident quale un Akali per Faker e una Fiora da split push nelle side laterali per Zeus. DRX che optano per campioni che possano offrire un adeguato engage come Renata Glasc, Azir e Maokai.
L’essere al match point non è sicuramente un vantaggio per i DRX i quali presentano un inizio non confortante in bot lane, situazione mitigata dalla dea bendata che distribuisce le kill al support dei T1 limitando i danni e da un Kingen che in top lane fa il bello e il cattivo tempo seppur in un match up particolarmente sfavorevole. Altro game altro minuto 13 risolutivo che permette ai DRX, grazie all’ennesimo fight ben gestito nei pressi della tana del drago, di prendere priorità, di portare pressione sulla mappa ed ottenere un vantaggio di 5k gold ai danni degli avversari. Svolta decisiva al minuto 23 dove una schermaglia nei pressi del baron che regala altre kill ai DRX ma soprattutto l’occasione di prendere in sicurezza il baron stesso. Grazie a questo power up infatti con un assalto organizzato i DRX espugnano il nexus avversario in solo 28 minuti sbloccando Silver Scrapes e portandosi al game five.
Best of Five- Game 5
Siamo alla resa dei conti, un ultimo game, un’ultima draft per stabilire chi sarà il nuovo campione del mondi di League Of Legends, T1 o DRX. T1 che per portarsi a casa il trofeo virano per una composizione da scaling con Viktor, Gwen e Viego, mentre i DRX puntano alla priorità in corsia, allo zooning e al freeze dei fight grazie al Bard matto pickato da Beryl. Che la last “last dance” abbia inizio.
I T1 vogliono questo titolo e lo dimostrano con una grande aggressività che si trasforma in un first blood al minuto tre grazie ad un dive di Viego in supporto al Viktor di Faker, ma anche stavolta un Kingen fuori di testa sentenzia sulla landa e mantiene in equilibrio l’early game della sua squadra. Partita che assume caratteri difensivi per entrambe le squadre fino al minuto 20 dove in seguito ad fight vinto, i DRX si spostano sulla mappa assaporando un baron decisivo ma ancora una volta il Varus di Gumayusi dice no e i T1 forti di questo buff iniziano a spezzare le speranze dei DRX.
Deft e compagni però non hanno intenzione di perdere e stringono i denti fino al minuto 28 che consegna loro il terzo drago e di conseguenza il soul point della partita. Minut0 34 estremamente importante in quanto regala l’anima del drago ai DRX ma il secondo barone del match ai T1. I due team continuano a schermagliare sulla landa senza trovare l’angolo giusto per il fight, ma primo o poi la partita deve concludersi. Minuto 40, tana del drago, si lotta per il drago maggiore, i T1 si trovano in vantaggio ma questa Cinderella Story non vuole saperne di finire e i DRX per l’ennesima volta compiono il miracolo, conquistano il drago e, grazie anche all’ennesimo Kingen che si carica la squadra in spalla difendendo la propria base in un 1 vs 2, invadono il nexus avversario e i DRX sono campioni del mondo!
DRX Campioni del Mondo
Arrivati a questo mondiale in sordina, i DRX hanno dimostrato di saper correggere i proprio errori e di saper affrontare a testa alta anche gli avversari più temibili, favoriti forse anche dalla sfrontatezza di chi sa di non dover dimostrare nulla.
Anche questo mondiale di Leauge Of Legends ha avuto il suo vincitore, e per la prima volta il vincitore è quello che tutti volevano e le lacrime di Deft ne sono probabilmente la prova più significativa.
E voi avete siete soddisfatti di questo Mondiale? Fatecelo sapere nella sezione commenti!
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