STAR WARS JEDI: Fallen Order – Il Tempio Oscuro – Recensione
Il titolo di Rosenberg e Villanelli prequel del videogioco che ha attirato fan e non solo verso un nuovo universo videoludico di Star Wars
In vista del nuovo titolo Star Wars Jedi: Survivor di Respawn Entertainment e Electronic Arts ho pensato di rigiocare al primo titolo della serie, ma prima di ricominciare il viaggio (in modalità viaggio per godermi di più la storia) non potevo non partire dalle origini di tutto e quindi dal fumetto prequel: STAR WARS JEDI: FALLEN ORDER – IL TEMPIO OSCURO.
Il volume raccoglie le storie dell’omonima serie dai numeri 1 a 5 (completa), scritte da Matthew Rosenberg e disegnate da Paolo Villanelli in Italia è edito da Panini Comics.
Nel fumetto si viaggia su due linee temporali: la prima vede come protagonisti Cere Junda e Eno Cordova e il loro essere mediatori nei territori della nazione indipendente di Fylar tra un gruppo di guerriglieri locali e gli uomini di Dylanto Doa, storico che ottiene l’autorizzazione del governo planetario per esplorare un tempio presente sul pianeta sopra citato. Gli stessi Jedi erano stati inizialmente incaricati dal consiglio per sovraintendere a tale esplorazione.
La seconda, che fa capolino solo in alcune pagine, vede invece come protagonista la Seconda Sorella, personaggio molto familiare, così come gli altri due ma per ragioni diverse, a chi ha già giocato al videogioco Star Wars Jedi: Fallen Order.
Pro e Contro del Titolo
Sicuramente tra le note positive troviamo le tavole disegnate da Paolo Villanelli (Vader – Visioni Oscure e Lando – Lascia o Raddoppia). Lo stile risulta realistico al punto giusto e le tonalità di colori così come il gioco di pieni e vuoti, lasciano al lettore la possibilità di godersi ogni tavola al meglio.
I richiami a qualche contenuto del videogioco o a qualche scena, che riporta alla mente del lettore qualche azione intrapresa nel gioco, risultano anche essi parte dei punti a favore, infatti ci si ritroverà a pensare “eccolo” come a indicare qualcosa di già visto.
L’ambientazione, quando ci si sposta nei pressi o all’interno del tempio su citato, farà ripercorrere, per chi come me ha già giocato al videogioco, momenti già vissuti con Kal Kestis e BD-1 durante le loro esplorazioni.
L’ago della bilancia invece si sposta verso il lato negativo sicuramente per la caratterizzazione dei personaggi, abbastanza scontata per chi ha già familiarità con il mondo di Star Wars e le poche tavole dedicate alla Seconda Sorella che servono solo per creare un collegamento, se così lo si può chiamare, con il videogioco. Ricordo che Trilla Suduri, questo il vero nome della seconda sorella, fa la sua prima apparizione nell’arco narrativo “Fortezza Vader“.
Tirando le somme
Consiglierei Star Wars Jedi: Fallen Order – Il Tempio Oscuro? Sì, per chi volesse approfondire un po’ i personaggi di Eno Cordova e Cere Junda. La storia non risulta imprescindibile per il videogioco e la battaglia molto fine a sé stessa ma le tavole di Paolo Villanelli risultano piacevoli così come la storia, se pur con qualche pecca qua e là. Infine ci servirà per capire meglio da dove parte tutta la sezione esplorativa che ci ritroveremo a vivere nel gioco.
E voi cosa ne pensate? Avete letto Star Wars Jedi: Fallen Order – Il Tempio Oscuro? Ditemi la vostra qui sotto nei commenti
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