E’ uscito il nuovo trailer di 1899 – Una serie Netflix da vedere obbligatoriamente in lingua originale!

Netflix ha pubblicato il trailer di 1899, la nuova serie dei creatori di Dark, Baran Bo Odar e Jantje Friese. Dopo aver partecipato al TIFF Primetime Program Competition, la serie sarà disponibile su Netflix il 17 novembre 2022.

La misteriosa serie è ambientata a bordo di una nave di immigrati che va dall’Europa a New York alla fine del 19° secolo. Sulla nave Kerberos viaggiano passeggeri di diverse nazionalità, origini e classi sociali. Durante la traversata dell’Oceano Atlantico, si imbattono in un’altra nave, la Prometheus, che era misteriosamente scomparsa mesi prima. La nave che avrebbe condotto i passeggeri verso il “Nuovo Mondo” subirà un inquietante deviazione, allontanandosi dalla speranza del sogno americano per scagliarli in un incubo.

“Sapendo che abbiamo fatto Dark, tutti possono essere certi che questo sarà qualcosa di strano, selvaggio e pazzo“, ha detto Odar in un’intervista per Deadline l’anno scorso. A differenza della loro precedente serie, questa non tratterà dei viaggi nel tempo. “Non ci ripetiamo, lo odiamo davvero, ma sarà un puzzle divertente per il pubblico. Stiamo tornando alle nostre radici misteriose”.

Tutti i passeggeri della nave viaggiano con segreti che non vogliono svelare. Sarà di nuovo costruito come un puzzle”, ha aggiunto Friese, incuriosendo ancor di più i fan.

1899 uscirà su Netflix il 17 novembre e vedrà nel cast Andres Pietschmann (che già abbiamo avuto modo di conoscere in Dark), Lucas Lyngaard e Clara Rosager (The Rain), Miguel Bernardeau (Elite), Mathilde OllivierAneurin Barnard, ed Emily Beecham.

Il duro lavoro dietro la serie

La serie è stata girata nello Studio Babelsberg in Germania, in una struttura di “produzione virtuale“, facendo uso della tecnologia simile a quella utilizzata in The Mandalorian della Disney. Il palco è circondato da uno sfondo dinamico a LED che viene renderizzato in un motore grafico per videogiochi (Unreal Engine) in tempo reale, simulando così uno sfondo realistico che crea l’illusione di girare all’aperto. Questo tipo di tecnologia evita la necessità di utilizzare il green screen, poiché l’intero processo viene catturato nella fotocamera con effetti aggiunti in tempo reale.

1899 è in lavorazione dal 2018 e ha iniziato a prendere forma nel 2020, in piena pandemia. Originariamente non era stata considerata la produzione virtuale ma la situazione degli scorsi anni li ha quasi obbligati a procedere in questa direzione.

Nella stessa intervista per Deadline citata prima, i creatori della serie hanno spiegato come sono arrivati a prendere questa decisione riguardo la produzione virtuale.

“Siamo registi molto old school. Siamo abituati ad andare in luoghi reali, usando suoni reali e cose del genere, questo era il piano per questo spettacolo”, dice Odar. “La pandemia ci ha davvero colpito e abbiamo dovuto discutere di come fare uno spettacolo paneuropeo in questo periodo: è stata davvero l’idea peggiore. Ci siamo resi conto che non sarebbe stato possibile nel prossimo futuro”

Inizialmente avevamo programmato di viaggiare in Spagna, Polonia, Scozia, in tutti i tipi di località“, ha aggiunto Friese. “Quando abbiamo capito che non sarebbe stato possibile, abbiamo abbracciato pienamente l’idea di portare l’Europa da noi“.

L’Europa che lavora e crea insieme

La serie venne annunciata durante la crisi dei migranti europei, quando un numero elevato di sfollati stava arrivando nel continente dal Medio Oriente e dall’Africa, per cercare sicurezza da conflitti e altre difficoltà. Un argomento fondamentale nella trama, come lo si denota dai passeggeri della nave, un misto di origini e nazionalità, alla ricerca di una vita migliore all’estero.

“L’intera prospettiva europea era molto importante per noi, non solo per quanto riguarda la storia, ma anche per il modo in cui l’avremmo prodotta”, afferma Friese. “Doveva davvero essere una collaborazione europea, non solo il cast ma anche la troupe. Abbiamo sentito che con gli ultimi anni in cui l’Europa era in declino, volevamo fare da contrappunto alla Brexit e al nazionalismo in aumento in diversi paesi, per tornare a quell’idea dell’Europa e degli europei che lavorano e creano insieme“.

Da qui la decisione dei creatori di girare la serie in più lingue, con ogni attore che parla la propria lingua madre sul set. Questo sarà anche il modo in cui verrà mostrata su Netflix.

Infatti, nel trailer ufficiale in lingua originale sentiamo gli attori parlare ognuno nella propria lingua, che sia inglese, tedesco, spagnolo, francese, polacco, danese, portoghese, o cantonese. Non essendoci nostri connazionali nel cast, la lingua italiana, sfortunatamente, non sarà presente. Qui sotto trovate il trailer ufficiale non doppiato.

Dovremmo quindi fare a meno del doppiaggio italiano, come sentito nel trailer rilasciato da Netflix Italia, e impostare la lingua originale così da goderci la serie com’è stata pensata per noi.

“Essere fedeli alle culture e alle lingue è davvero importante”, spiega Friese. “Volevamo esplorare questo cuore dell’Europa, dove tutti vengono da qualche altra parte e parlano una lingua diversa, e la lingua definisce così tanto la tua cultura e il tuo comportamento“.

Il futuro di 1899 e Dark

L’intenzione di Friese e Odar con 1899, così come per Dark, è di creare una serie con più stagioni. Ovviamente bisognerà prima vedere quale sarà la reazione del pubblico e come si porrà Netflix in merito. Questo ci fa intendere che il finale di 1899 non sarà veramente conclusivo ma lascerà spazio ad un probabile proseguimento della storia.

Per quanto riguarda, invece, i fan di Dark che sperano nel ritorno della vecchia serie, non abbiamo buone notizie. Friese non esclude totalmente la possibilità ma sicuramente non è un progetto che stanno valutando nel prossimo futuro. Scherzando sull’argomento ha detto “Forse tra 33 anni?”

Il 17 Novembre sembra ancora troppo lontano per i fan della serie, ma tenete duro, l’attesa sarà ricuramente ripagata!

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Battezzata da Dragonball, cresciuta dal Signore degli Anelli e sposata con i drama coreani. Per Vicky il cinema, le serie tv, i videogiochi, ed i giochi da tavolo sono i quattro pilastri che sorreggono la sua quotidianità, ravvivata dalle note del k-pop. Il suo superpotere? Inserire citazioni di Aldo Giovanni e Giacomo in ogni discorso, per questo "non importa che tu sia un armadillo o un pavone, l'importante é che se spoileri me lo dici prima. No, un attimo... Non era così... Miiii ma proprio io devo fare la voce fuori campo".