The Black Phone – Recensione – Scott Derrickson

The Black Phone – Recensione

Avete presente quando i vostri genitori vi dicevano di non parlare con gli sconosciuti? Oggi, su Nerdream, vi proponiamo forse uno dei film migliori visti quest anno: The Black Phone

Per quanto paurosa possa sembrare la copertina, stiamo parlando di un thriller davvero ben fatto, che non solo riesce a tenerti sulle spine in maniera costante, ma è stato anche scritto e prodotto bene. Molto bene.
Il cast è stato davvero ben scelto: tutti i ragazzi hanno fatto un lavoro eccellente e va ricordato che, questo film, ha regalato all’ attore Ethan Hawke una candidatura agli Accademy Awards per la sua interpretazione.

Parliamo della storia di Finney Shaw, un timido ragazzo di 13 anni che, nel 1978, viene rapito da un sadico assassino, come tanti altri ragazzi prima di lui. L’assassino li rinchiude in un seminterrato insonorizzato con un materasso, un bagno, ed uno strano telefono nero appeso al muro. Quando il telefono disconnesso inizia a squillare, Finney scopre di poter sentire le voci delle precedenti vittime dell’assassino… E sono tutti decisi a fare in modo che ciò che è successo a loro non accada più a nessuno.

The Black Phone – Recensione – Joe Hill & Blumhouse

La scrittura di una storia così elettrizzante, la dobbiamo allo scrittore Joe Hill, il quale scrisse il breve racconto di The Black Phone nel 2004.

Joe Hill è conosciuto soprattutto per Lock & Key (Adesso una serie Netflix anche molto conosciuta ), Horns (del quale è anche uscito un bel film con Daniel Radcliffe nel 2013), o per una delle sue collaborazioni con Stephen King, come ” In the tall grass”.
Ha un modo decisamente crudele ed intrigante di raccontare le sue storie, e per questo ne consiglio vivamente la lettura.

A questo spettacolo di storia si aggiunge la Blumhouse production.
Blumhouse è riuscita in questi ultimi anni a produrre dei capolavori veri e propri. Tralasciando “La Notte del Giudizio”, che non è stato esattamente il mio film preferito, ci sono tanti altri progetti degni di nota, ma del quale non parla nessuno. Come il progetto “Welcome to Blumhouse”, in collaborazione con Prime Video,  che ha dato luce a delle esperienze cinematografiche “Incredibili” in tutti i sensi. È u
n evento del 2020, dove sono stati presentati 8 film: tra questi troviamo Madres, Black Box, The Lie ed Evil Eye. Sono dei thriller psicologici alquanto intriganti e perfetti per una domenica uggiosa.

Fatemi sapere consa ne pensate di The Black Phone e non vedo l’ora di leggere le vostre opinioni a riguardo.

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Al tempo degli Dei Norreni ed i Norvegesi che spadroneggiavano, intorpiditi, sui Fiordi gelati, il genere umano invocava il soccorso di un eroe, per riconquistare la civiltà perduta. Finalmente arrivò Serena "Zele", classe '93, l'invincibile Terrona di Ostia forgiata dal fuoco di mille voli Low cost Roma-Bergen, 10 ore, settordici scali. Le Serie tv, il True Crime, iI film di dubbio gusto a suon di intrighi e tradimenti, furono affrontati con indomito coraggio, in mille lingue diverse, da colei che sola poteva guardarli tutti!