Activision Blizzard – Nuove accuse di molestie sessuali

Activision Blizzard, azienda produttrice di videogiochi come Call of Duty, World of Warcraft e Overwatch, è stata di nuovo citata in giudizio da una dipendente. La donna accusa l’ex manager, Miguel Vega, di molestie sessuali e revenge porn.

Le accuse contro Miguel Vega e l’azienda

Activision Blizzard è stato citato in giudizio da una dipendente che si è lamentata di molestie sessuali sul posto di lavoro.

Activision Blizzard è una grande società di videogiochi con un enorme problema di molestie sessuali”, accusa la donna, identificata come Jane Doe, durante la causa della Corte Superiore di Los Angeles. La società da quasi un anno è sotto indagine della SEC, a seguito di numerosi rapporti sull’ambiente di lavoro tossici, che denunciano centinaia di presunti episodi di molestie e discriminazione.

La causa denuncia molestie sessuali, sia fisiche che verbali, mancata prevenzione delle molestie, discriminazione di genere e inflizione intenzionale di stress emotivo.

Jane Doe ha chiesto un risarcimento dei danni alla società e all’ex manager Miguel Vega, che è stato allontanato dall’azienda a settembre. Secondo la causa, “l’atmosfera da confraternita” dell’azienda ha favorito il sessismo dilagante, le molestie e la discriminazione con 700 incidenti segnalati che si sono verificati sotto la sorveglianza del CEO Robert Kotick. Le sue richieste di azione legale includono anche la rimozione di Kotick dalla carica di CEO.

Doe ha incontrato Vega nel 2010, prima di iniziare a lavorare per Activision Blizzard, e hanno stretto un’amicizia virtuale. Durante quel periodo la donna gli ha inviato “foto compromettenti” di se stessa. La relazione è terminata quando Doe ha incontrato il suo futuro marito nel 2011. A distanza di anni, ovvero nel 2017, ha iniziato a lavorare per Activision Blizzard.

A lavoro, Doe ha subìto più volte molestie da parte Vega, che ha ripetutamente tentato di palpeggiarla e, in seguito ai suoi rifiuti, ha iniziato ad insultarla e vessarla. Infine, nell’agosto 2021, ha minacciato di rilasciare le foto compromettenti di Doe.

Nello stesso mese, Doe ha denunciato Vega al management ed è stato poi licenziato il mese successivo.

Il comportamento dei dipendenti in Activision Blizzard

Molte dipendenti nel corso del tempo hanno intentato causa per molestie sessuali contro Activision Blizzard. A marzo un’altra donna ha sostenuto di aver subìto ripercussioni per essersi lamentata di molestie sessuali e discriminazioni mentre lavorava nel dipartimento IT.

L’anno scorso, la società ha accettato di pagare 18 milioni di dollari per risolvere una causa. Infatti, per conto di diversi segnalatori rimasti anonimi, la Commissione per le pari opportunità di lavoro degli Stati Uniti (EEOC) ha intentato causa all’azienda a seguito di un’indagine per aver ignorato le accuse di molestie sessuali.

L’indagine ha esaminato le denunce di continue molestie sessuali e discriminazione negli uffici di Activision Blizzard a Santa Monica, in California. È stato reso noto di come le dipendenti donne venissero pagate meno dei loro colleghi maschi.

La forza lavoro dell’azienda è formata infatti solo per il 20% da donne su quasi 10.000 dipendenti. Queste hanno un salario inferiore, ottengono meno promozioni, vengono licenziate più spesso rispetto ai loro colleghi e, soprattutto, subiscono molestie sessuali costanti.

“I dipendenti di sesso maschile entrano con orgoglio a lavoro dopo una sbornia, giocano ai videogiochi per tutto il tempo mentre delegano le loro responsabilità alle dipendenti di sesso femminile, parlano costantemente ed esplicitamente dei loro incontri sessuali e dei corpi femminili, e scherzano sullo stupro.

Nel corso degli anni molte denuncie hanno colpito l’azienda

Un’altra causa ha citato il presidente di Blizzard J. Allen Brack, che si è dimesso ad agosto, e lo sviluppatore di lunga data di World of Warcraft Alex Afrasiabi, che ha lasciato l’azienda l’anno scorso.

Afrasiabi aveva una cosiddetta “Suite Cosby” in un hotel che utilizzava durante gli eventi aziendali, in cui ha colpito le dipendenti di sesso femminile e le ha molestate.

“Questo è avvenuto sotto gli occhi di altri dipendenti di sesso maschile, compresi i supervisori, che erano costretti ad intervenire e allontanarlo dalle dipendenti di sesso femminile. Afrasiabi era così noto per le molestie nei confronti delle donne che la sua suite fu soprannominata “Cosby Suite” come il presunto stupratore Bill Cosby“.

A quel tempo, il CEO di Activision Blizzard, Kotick, ha dichiarato in merito agli scandali: “Non c’è posto nella nostra azienda per discriminazioni, molestie o disparità di trattamento di alcun tipo e sono grato ai dipendenti che hanno coraggiosamente condiviso le loro esperienze”.

Un’altra denuncia alla compagnia è stata presentata dalla famiglia di Kerri Moynihan, impiegata di Activision Blizzard morta suicida durante un ritiro aziendale risalente al 2017. La famiglia dichiara che le molestie sessuali ricevute dalla ragazza sul posto di lavoro abbiano contribuito in modo significativo al suo gesto. E’ stato accusato direttamente Greg Restituito, all’epoca capo della Moynihan per aver nascosto la sua relazione con la donna agli investigatori. Restituito ha lavorato per Activision Blizzard fino a maggio 2017, e ha lasciato la società un mese dopo il suicidio della donna.

Stando alla causa, Activision Blizzard si è rifiutata di collaborare con le autorità, negando l’accesso ai telefoni aziendali della Moynihan e di Restituito durante le indagini relative al suicidio.

Le prime conseguenze del caso

Quasi il 20% dei 9.500 dipendenti di Activision Blizzard ha firmato una petizione chiedendo le dimissioni di Kotick.

Vega, che ha lavorato in Activision per 13 anni prima di lasciare l’azienda nel settembre 2021, non ha ancora commentato le accuse. Attualmente lavora come senior product manager presso la società canadese di software per videogiochi Versus Systems, secondo il suo profilo LinkedIn.

Il caso è attualmente in corso.

Non è la prima volta che una società di videogiochi viene citata in giudizio a seguito di accuse di molestie. Poco tempo fa anche la Ubisoft ha fatto notizia a causa della cattiva condotta di molti dirigenti. Trovate qui l’articolo corrispondente.

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Battezzata da Dragonball, cresciuta dal Signore degli Anelli e sposata con i drama coreani. Per Vicky il cinema, le serie tv, i videogiochi, ed i giochi da tavolo sono i quattro pilastri che sorreggono la sua quotidianità, ravvivata dalle note del k-pop. Il suo superpotere? Inserire citazioni di Aldo Giovanni e Giacomo in ogni discorso, per questo "non importa che tu sia un armadillo o un pavone, l'importante é che se spoileri me lo dici prima. No, un attimo... Non era così... Miiii ma proprio io devo fare la voce fuori campo".