Thor Love and Thunder – Recensione
A distanza di cinque anni dal precedente capitolo, Taika Waititi torna dietro la macchina da presa per realizzare un nuovo film con protagonista il Thor di Chris Hemsworth. Thor Love and Thunder è il ventinovesimo film del Marvel Cinematic Universe ed il sesto della Fase 4. Considerando che la terza pellicola sul dio del tuono era stata piuttosto criticata, saranno riusciti a fare meglio questa volta?
Thor Love and Thunder – Recensione – Una comicità migliorata
Un elemento che ha sempre caratterizzato i film di questo personaggio è la comicità. Essi infatti sono sempre stati pieni di gag e battute, anche se non sempre all’altezza.
Motivo per cui i fan del MCU non hanno mai apprezzato particolarmente questi prodotti.
Per il loro ventinovesimo film, però, i Marvel Studios hanno deciso che Waititi non avrebbe solo diretto il film, ma che lo avrebbe anche scritto (seppur a metà con Jennifer Kaytin Robinson). Mossa decisamente interessante dato che il regista è fresco di vittoria dell’oscar per la miglior sceneggiatura non originale, ottenuto con Jojo Rabbit.
E la cosa si fa decisamente sentire, in quanto la componente umoristica risulta migliorata rispetto a ciò che si era visto fino ad ora. Alcune battute e gag rimangono ancora abbastanza puerili/infantili, ma fortunatamente non tutte e ci si ritrova a ridere molto di più rispetto che con Ragnarok e con gli altri.
Thor Love and Thunder – Recensione – La componente tecnica
Come si sa, i film dei Marvel Studios non sono noti per la presenza di una componente tecnica particolarmente degna di nota.
Questa pellicola, infatti, presenta nella sua prima metà un montaggio non proprio all’altezza, in quanto risulta un po’ troppo veloce ed anche abbastanza straniante per certi versi.
Si susseguono molti fatti ed avvenimenti con notevole fretta, che quasi non lasciano allo spettatore dei momenti per assimilare del tutto ciò che è appena successo.
Buona invece la regia, soprattutto nelle scene d’azione, poiché risultano decisamente chiare e comprensibili.
Cioè, non è che ci siano chissà quali movimenti di macchina particolarmente interessanti o innovativi; fa il suo dovere e permette al pubblico di capire bene le mosse di combattimento ed in generale ciò che fanno i personaggi.
Interessante, invece, una particolare scelta di fotografia che si trova nella seconda parte dell’opera. Senza andare troppo nello specifico perché altrimenti si rischia di spoilerare, c’è una sequenza (e parlando di ciò non si rivela troppo, dato che alcune inquadrature sono state inserite anche nel trailer) realizzata totalmente in bianco e nero, poiché ambientata in un mondo in cui vi è la totale assenza di luce.
In tale momento del film, i personaggi utilizzano degli oggetti che costituiscono una fonte di luce; è interessante notare come nel raggio di illuminazione che viene creata, si ritrova la bellezza dei colori, andando a costituire una scelta di fotografia parecchio azzeccata.
In tutto il resto del film quest’ultima componente è si realizzata bene, ma non si tratta di nulla di particolarmente innovativo, limitandosi quindi a fare semplicemente il suo dovere.
Thor Love and Thunder – Recensione – Lo sviluppo dei personaggi
Uno dei maggiori punti di forza è sicuramente lo sviluppo di tre specifici personaggi: Thor, Jane Foster ed il villain Gorr, poiché appaiono davvero ben caratterizzati e riescono a reggere tutta la durata.
Il primo presenta una caratterizzazione fedele con quella che abbiamo visto nei precedenti lavori: un personaggio che si prende sul serio fino ad un certo punto, molto scherzoso e goliardico.
Qua lo vediamo nel mezzo di una crisi di mezza età e per quanto comunque non si possa dire che sia stata trattata in maniera particolarmente seria, risulta comunque molto funzionante, per quello che deve fare.
Ottimo anche come è stato gestito quello di Natalie Portman, che qua è alle prese con una condizione fisica davvero tosta come il tumore.
Non si va troppo nello specifico nell’approfondimento di questa situazione, ma è stato gestito tutto in maniera coerente e credibile.
Uno dei più grandi problemi dei Marvel Studios è caratterizzato dal fatto che i villain, spesso, siano troppo poco approfonditi e carismatici, quasi da dare l’idea che ci siano solo perché ci devono essere.
Molto probabilmente il Gorr interpretato da Christian Bale poteva essere approfondito ulteriormente, ma anche lui fa molto bene il suo e l’attore riesce anche, nei limiti, ad essere piuttosto carismatico.
Ci sono altri villain nella storia del cinema e del Marvel Cinematic Universe che sono stati resi meglio di questo, ma comunque riesce a funzionare ed a farsi apprezzare da chi guarda il film.
Gli altri personaggi, invece, come la Valchiria di Tessa Thompson e il Korg di Taika Waititi, non hanno visto nessun tipo di approfondimento, ci sono perché la trama ne ha bisogno, ma in fin dei conti va bene così.
Gli unici personaggi che risultano essere un po’ una presa in giro verso il pubblico sono il gruppo dei Guardiani della galassia.
Il loro problema principale è costituito per lo più da ragioni di marketing: sia dagli aggiornamenti usciti durante la lavorazione del film, sia dalla campagna pubblicitaria, sembrava che sarebbero stati dei membri importanti per la squadra che avrebbe dato battaglia a Gorr, quando in realtà vengono liquidati dallo stesso protagonista nei primi minuti, per poi non comparire più.
Inoltre, tra tutti e sei i componenti, l’unico che è effettivamente utile ai fini della trama è il Peter Quill interpretato da Chris Pratt. Se gli altri venissero totalmente rimossi, la pellicola non cambierebbe di una virgola.
La risoluzione finale
Leggendo il titolo di questo paragrafo è facile pensare che potranno esserci spoiler, ma in realtà no, motivo per cui sarà piuttosto breve.
Tutti sappiamo che un film, per tutta la sua durata, costruisce una storia che verrà poi risolta nel climax finale.
Il modo in cui viene risolta tutta la faccenda in questa pellicola risulta davvero molto interessante ed anche abbastanza originale. Ciò riesce a donare ulteriore carisma ai due personaggi presenti nella scena: protagonista ed antagonista, Thor e Gorr.
Conclusioni
Non si può dire che ci si ritrovi davanti a chissà quale capolavoro, però Thor Love & Thunder è un film sul dio del tuono che finalmente riesce a soddisfare i fan del MCU e a rendere giustizia al personaggio.
Probabilmente si può fare ancora di meglio, ma se si considera le altre pellicole Marvel con protagonista Chris Hemsworth si può notare che sia stato fatto un notevole passo in avanti.
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