Messina 1347 – Recensione e Tutorial – Tesla Games

Messina, 1347. Nei porti della città siciliana, stanno arrivando delle galee provenienti da Genova. Ma quelle che sembrano innocue navi commerciali, si dimostreranno essere invece inesorabili portatrici di morte. I ratti al loro interno trasmetteranno ai cittadini di Messina la terribile Peste Nera, dando il via ad un’epidemia senza precedenti. Ma voi giocatori siete stati scelti proprio per gestire al meglio questa situazione: salverete cittadini, eliminerete i focolai di peste con il fuoco e cercherete di divincolarvi al meglio per le strade di Messina. E allora, siete pronti ad accettare l’impegnativa sfida di Messina 1347?

Messina 1347 è un gioco da tavolo strategico per esperti ideato da Vladimír Suchý (già autore tra gli altri di Praga Caput Regni, di cui puoi trovare la mia recensione a questo link) in coppia con Raúl Fernández Aparicio, per 1-4 giocatori e dalla durata importante di circa 30-35 minuti per giocatore a partita. Il gioco è consigliato ad utenti che abbiano già esperienza in titoli di difficoltà medio-alta, abituati a districarsi in situazioni complicate; quindi il 12+ sulla scatola poteva tranquillamente essere anche un 14+, a mio parere. Il gioco è stato localizzato in Italia dalla Tesla Games.

Dettaglio di gioco

Le meccaniche di gioco di Messina 1347 si collegano tutte quante al piazzamento e spostamento dei luogotenenti nelle varie tessere Rione che vanno a formare la città (porti inclusi). Dopo l’utilizzo di uno dei nostri meeple, potremo infatti svolgere una o più delle azioni disponibili, soprattutto grazie al movimento dei supervisori, in grado di fornirci ulteriori azioni extra: ottenere risorse, costruire botteghe o capanni, potenziare abitanti, muovere supervisori, muoverci su tracciati e molto altro.

IMPARIAMO IL REGOLAMENTO DI MESSINA 1347…

Ma non perdiamo altro tempo e andiamo subito a vedere come si gioca a Messina 1347grazie al mio video tutorial proprio qui sotto, dove vi spiego il regolamento nel dettaglio. Fatto ciò, potete scorrere l’articolo e scoprire il mio parere sul gioco!

IL MIO PARERE SU MESSINA 1347…

Messina 1347 è proprio un bel gioco, mi ha stupito soprattutto perchè è un “gioco difficile, facile da giocare”. Questo paradosso deriva dal fatto che le azioni sono molto semplici da effettuare e ben riconoscibili ed il turno di gioco è praticamente automatico, guidato dalle fasi prestabilite. La vera difficoltà sta però nel gestire tutto quello che il gioco offre, infatti da semplici azioni possono nascere complicate concatenazioni di eventi che vanno studiate sempre in funzione di una strategia ben precisa.

Già, perchè Messina 1347 è sì un titolo che può essere giocato tranquillamente sin dalla prima partita, è altresì vero però necessita di più sessioni per essere scavato a fondo; per vincere è necessario impostare subito una strategia precisa da perseguire poi a testa bassa, mettendo però in conto che l’alta interazione presente nei rioni di Messina potrebbe diventare un bel fastidio per i vostri sogni di gloria (e allora preparatevi anche un bel piano B). E’ possibile impostare quindi le proprie strategie sulle ripopolazioni, sulla produzione massiccia con capanni e botteghe, sull’utilizzo frequente dei supervisori oppure sull’avanzamento dei tracciati di gioco.

Ma il titolo di Suchy e Aparicio non è tutto qui, infatti molto importante è l’utilizzo del fuoco per distruggere i focolai di peste (troppi ratti a fine partita non vanno bene), la conquista delle navi e l’avanzamento sui tracciati pergamena che riescono ad aumentare i punti ottenuti a fine partita. Insomma, dal punto di vista puramente ludico, Messina 1347 non si fa mancare proprio nulla, regalando una sfida decisamente intrigante ed appagante, anche in caso di sconfitta. Ma i punti forti di Messina 1347 non finiscono qua, infatti voglio spendere ancora due parole sulla scalabilità e sull’ambientazione.

Prima di scrivere questo articolo, sono riuscito a provare il gioco in due ed in tre giocatori, trovando ben poche differenze, se non il fisiologico aumento della durata per il turno in più da svolgere. Il fatto che non abbia trovato differenze è un aspetto molto positivo, Messina 1347 mi lasciato le stesse sensazioni, grazie appunto all’ottima scalabilità che poi alla fine si riflette solamente sulle dimensioni di Messina e qualche piccola eccezione nel setup iniziale.

La città di Messina

E poi il tema. A mio parere, l’ambientazione del gioco (ahimè in qualche modo riconducibile anche ai giorni nostri) è resa in modo impeccabile: quando giocando, mi immedesimo automaticamente nell’atmosfera, allora vuol dire che il lavoro da parte degli autori è stato fatto bene. Lo svolgimento del gioco riporta alle vicende narrate, anche e soprattutto perchè le azioni hanno un senso logico legato al tema: salvare un cittadino appestato ti obbliga a spedirlo in quarantena, gli abitanti lasciati negli spazi con la Peste muoiono inesorabilmente, la costruzione delle botteghe permette di far lavorare le persone salvate e molto molto altro ancora. In pratica, ogni azione che fai ti fa sembrare di essere lì, per davvero.

Mancano all’appello ancora la durata ed i componenti. La prima la reputo consona alla tipologia di gioco: circa 30-35 minuti a partita per giocatore ci stanno, ed anzi, vi dirò, lasciano anche una discreta voglia di rigiocarlo subito. Per quanto riguarda i materiali, il livello è buono. Non li ho inseriti dei pregi più grandi, semplicemente perchè non raggiungono vette di eccellenza, ma fanno comunque bene il loro lavoro. Ma visto che ultimamente molti giochi con materiali di lusso deludono poi dal punto di vista delle meccaniche di gioco, sono ben contento quando i materiali vengono messi leggermente da parte per dedicare “anima e core” alla parte più importante: il gioco!

Ma difetti ne abbiamo? Mah, non saprei, sono sincero. Il regolamento è lunghetto ma chiaro ed esaustivo, i simboli sono chiari e riconoscibili ed il gioco di per sè risulta molto gradevole. Se vogliamo essere estremamente pignoli, la scatola poteva essere quadrata e con un organizer al proprio interno. Ma proprio ad essere tanto pignoli.

E quindi, vuoi sapere qual’è il mio parere definitivo su Messina 1347? Scoprilo qui sotto nel riquadro del giudizio globale!

Un enorme grazie a Stefano di Blasone Shop per aver sponsorizzato questo articolo ed a TE per avermi dedicato qualche minuto del tuo tempo ed aver letto questo articolo! Ti ricordo che puoi seguirmi anche su Instagram (AleboardGamer) e su Youtube (La Ludoteca di Aleboardgamer). Ci si vede al prossimo articolo!

Alessandro “AleBoardGamer” Pugliese

Classe '83, fiero torinese ed assiduo instagramer con lo pseudonimo "aleboardgamer", si diverte a spiegare regolamenti sul suo canale Youtube "La Ludoteca di AleBoardGamer". Amante dei giochi da tavolo sin dalla tenera età di sei anni quando gli vennero regalati titoli d'antologia come Brivido, Hero Quest e L'isola di Fuoco, la sua missione è quella di espandere il credo dei boardgames per distogliere l'attenzione dagli smartphones e convincere le persone a riunirsi attorno ad un tavolo per socializzare, sviluppare l'ingegno e soprattutto divertirsi.