Fobia – St. Dinfna Hotel – Abbiamo provato la demo

Fobia – St. Dinfna Hotel è un indie horror di Pulsatrix Studios con uscita prevista per l’estate del 2022. Prende ampiamente ispirazione da giochi come Resident Evil e Silent Hill sia per i temi trattati che per la modalità di gioco.


In Fobia – St. Dinfna Hotel, siamo in un albergo dove pare siano scomparse delle persone e si siano verificati eventi paranormali. Il giornalista Roberto Leite Lopes indaga non solo per scoprire le terribili verità nascoste, ma anche per poter sopravvivere. Userà come strumento una macchina fotografica che mostra una realtà diversa da quella in cui si trova e che conduce spesso in luoghi oscuri e pericolosi.

Lara ha giocato la demo di Fobia in compagnia di Devil Trigger e mia (Len Irusu) quindi abbiamo pensato di farvi sapere le nostre impressioni. Diciamo che Fobia non parte da una storia originalissima, ma questo non è necessariamente indice di scarsi contenuti.

La location è un posto claustrofobico, che provoca ansia e la componente del viaggio paranormale tra i due mondi spesso trasforma l’ansia in paura; sia le creature da combattere che gli enigmi da risolvere ricordano molto Resident Evil e Silent Hill, come già detto, giochi a cui Fobia chiaramente si ispira.

Certo dalle azioni da compiere mi aspetto di più del prendere una chiave per aprire un cassetto con dentro un’altra chiave, spero quelli fossero enigmi semplificati da demo, tuttavia anche solo per atmosfera e rumori di sottofondo il gioco sembra mantenere la promessa di horror e suspense.

Lara è colei che l’ha sperimentato con mano, però, quindi è a lei che va la parola per quanto riguarda giocabilità e immersione.

La primissima cosa che mi viene in mente come negativa di questo titolo è senza ombra di dubbio la telecamera! Ingestibile! Tanto è vero che nonostante potessi giocare col joypad ho dovuto giocare con mouse e tastiera, io! Non che la cosa sia migliorata moltissimo con mouse e tastiera ma almeno riuscivo a controllare meglio il movimento del personaggio in modo tale da non far venire il mal di mare a chi vede il video.

Quanto a jump scare ce ne sono stati pochi, probabilmente perchè si tratta di una demo e non ci hanno voluto spoilerare più di tanto il gioco; mi ha ricordato moltissimo Resident Evil a cui pare si ispiri, per alcune dinamiche molto simili, a partire dall’inventario, però devo dire che non mi ha lasciato il segno. Spero che prima dell’uscita venga sistemata la problematica della telecamera, ma per saperlo ci toccherà aspettare!

Parlando per me (Devil aka Devis), devo dire che questa demo ”one shot” mi ha sorpreso. Certo niente di trascendentale, ma effettivamente Fobia mi ha ricordato i recenti Resident Evil in prima persona. E l’ambientazione nell’hotel un po’ mi ha fatto rivivere le vibes del Grand Hotel di Silent Hill: Homecoming. Peccato solo che nella demo non erano presenti punti di salvataggio, che sicuramente ci saranno nel gioco completo, perché non è stato proprio semplicissimo portarla a termine al primo colpo…e ricominciarla potrebbe essere tedioso. Ma non è che la difficoltà sia proibitiva, anzi come ha scritto Len Irusu, speriamo che i compiti o gli obiettivi, o anche quei piccoli enigmi che troveremo, non siano così facili da portare a termine. In ultimo posso dire che non mi ha convinto pienamente il design dei nemici, ma per dare un giudizio completo su di loro attenderò il gioco completo.

Voi l’avete giocata la demo di Fobia – St. Dinfna Hotel? Cosa ne pensate di questo gioco? Fateci sapere la vostra nei commenti qui sotto!

 

Scrivere rappresenta tutto ciò che sono, il resto è aria. Conviviamo in tanti nella mia testa e stiamo tutti una favola. Amo ciò che si lascia interpretare: non ho bisogno di sapere tutto, ditemi qualcosa, il resto me lo invento io. Libri, film, serie tv, videogiochi, manga, comics, anime, cartoni, musica... da tutto ciò che è intrattenimento posso imparare tanto e posso soprattutto trarre ispirazione, quindi ringrazio che esista. Ciò non significa che io non possa criticare anche ciò che amo, lo amo ugualmente senza per quello esserne accecata. It's fine to be weird. Live free or die. Canzoni della mia vita: The Riddle (Five for Fighting), Una Chiave (Caparezza), Dream (Priscilla Ahn). Film della mia vita: Donnie Darko, Predestination, Big Fish, The Shape of Water, Men & Chicken... Non esistono sessi, non esiste una sola forma d'amore, non è tutto bianco, non deve sempre vincere la maggioranza se la maggioranza è ferma nel Medioevo.
Alessia Lara Padawan – Romana, youtuber, nerd fino al midollo, adora film, serieTV, cartoni animati ed è malata da anni di una grave forma di dipendenza dai videogames. Il suo motto è: “Se credi anche lontanamente che ne valga la pena… allora GIOCALO!”
Per un quarto romano e tre quarti pugliese, è un pc gamer incallito con una grande passione per i videogiochi, in particolar modo le avventure grafiche. Non disdegna le console, anzi cerca di recuperare vecchie glorie del passato attraverso l'emulazione. Esprime la sua creatività su Youtube, ma adora anche il mondo di Twitch, piattaforme che per lui hanno preso il posto della tv. È molto riservato e serio, ma si scioglie con freddure glaciali e meme di cui fruisce quotidianamente (è un tenerone!).