Creature Comforts – Recensione e Tutorial – Little Rocket Games

E’ vero, siamo appena in primavera, ma l’inverno non tarderà ad arrivare e quindi è meglio arrivare ben preparati! In Creature Comforts, le nostre allegre famigliole di animali dovranno rimboccarsi le maniche da qui all’autunno per accumulare risorse ed oggetti in grado di ripararli al meglio dall’inevitabile freddo. E allora, sarete in grado di rendere la vita di questi simpatici animaletti calorosa e confortevole?

Creature Comforts è un gioco da tavolo strategico ideato da Roberta Taylor per 1-5 giocatori della durata di circa 45-60 minuti per partita, portato in Italia grazie al lavoro di localizzazione della Little Rocket Games. Per quanto riguarda l’età minima consigliata, sulla scatola troviamo un 8+, ma personalmente credo che il dato dato sia un po’ troppo “ottimistico”.

Nonostante il target del gioco sia palesemente rivolto ad un pubblico più family, la meccanica di gioco richiede una certa propensione nel pianificare strategie a breve/medio termine e capacità di adattamento alle varie situazioni di gioco, tutte doti che un bambino di 8 anni forse non ha ancora acquisito appieno. Quindi, posso dire per esperienza che un 10+ sarebbe perfetto.

Panoramica di gioco

Le meccaniche di gioco in Creature Comforts sono sorprendentemente tante: il piazzamento lavoratori, il lancio e l’uso intelligente dei dadi, la gestione delle risorse, l’utilizzo di carte con poteri speciali, la presenza di eventi ad ogni turno, il set collection con le carte… alla faccia del family game!

IMPARIAMO IL REGOLAMENTO DI CREATURE COMFORTS…

Ma non perdiamo altro tempo e andiamo subito a vedere come si gioca a Creature Comfortsgrazie al mio video tutorial proprio qui sotto, dove vi spiego il regolamento nel dettaglio. Fatto ciò, potete scorrere l’articolo e scoprire il mio parere sul gioco!

IL MIO PARERE SU CREATURE COMFORTS…

Seguo Creature Comforts sin dalla sua campagna Kickstarter che non riuscii a finanziare per un pelo alla fine del 2020. Da allora, avevo segnato il titolo sul mio taccuino dei giochi più attesi in assoluto, facendo un refresh periodico per quanto riguarda le possibilità di localizzazione. Ebbene, potete immaginare la mia gioia quando ho letto che la Little Rocket Games lo avrebbe portato in Italia. Ed in men che non si dica, eccomi qui con il gioco in mano, pronto a parlarvene soddisfatto come non mai. Già, perchè il mio fiuto non mi aveva tradito: Creature Comforts è il giocone che stavo aspettando!

Per dare un giudizio sul gioco di Roberta Taylor, è necessario partire dal presupposto che Creature Comforts è stato concepito per essere un gioco con un target decisamente family, ma con l’utilizzo di meccaniche per esperti. Ammetto, sapevo che mi sarebbe piaciuto, conoscevo i dati tecnici, ma non avevo un’idea precisa di cosa mi avrebbe restituito l’idea di gioco. Immaginavo un gioco molto semplice ed immediato, vedendo l’8+ sulla scatola, ma dopo la prima partita… ecco il colpo di scena.

Creature Comforts ha un regolamento semplice, vero, il flusso di gioco è molto lineare, verissimo, ma quello di cui non avevo tenuto conto è quel “piccolissimo” dettaglio del piazzamento lavoratori. Il fatto di dover piazzare i meeple sul tabellone non conoscendo i valori dei dadi (4 su 6) che dovremo utilizzare nel nostro turno mi ha fatto capire quanto in realtà il gioco non sia poi così tanto family, ma richieda una certa attinenza propria dei giocatori esperti. Questa cosa mi ha “sconvolto”, ha cambiato completamente la visione che avevo del gioco portandolo decisamente su un altro livello: un gestionale con la gestione del rischio, però!

Chiarisco, non è che Creature Comforts sia diventato improvvisamente un gioco per esperti, ma senza dubbio non è neanche il titolo leggero che ci si aspettava; a mio parere, la sua giusta dimensione è il peso medio, una via di mezzo tra un family ed un german con un’azzeccata dose di alea, un perfetto compromesso per giocatori con esperienza e quelli più acerbi. I quali potrebbero tranquillamente convivere al tavolo partendo ad armi pari, a patto di qualche compromesso: il giocatore più occasionale deve allenare la propria abilità strategica e gestionale entrando in un meccanismo mentale che gli permetta di adattarsi alle situazioni di gioco che vengono a crearsi man mano (problem solving), mentre il giocatore più esperto deve “accontentarsi” di un’interazione praticamente assente e di un flusso di gioco lineare e privo di picchi di particolare difficoltà.

Ma se parliamo di Creature Comforts, è inutile nasconderci dietro il fatto che i materiali sono stati concepiti per svolgere il ruolo di attori protagonisti; il colpo d’occhio al tavolo sprigiona allegria da tutti i pori e, per essere un family, il tavolo è decisamente stracolmo di roba! La grafica è a dir poco deliziosa (le iconiche carte Comfort dei giochi da tavolo sono la ciliegina sulla torta), così come i componenti che si dimostrano prodotti con qualità ed attenzione ai dettagli. Voglio precisare che la mia è la versione base che, come potete vedere, si difende alla grandissima. Volendo (e probabilmente lo farò) è possibile fare un bell’upgrade, acquistando a parte le meravigliose risorse in legno sagomate e i dadi personalizzati con le zampette delle varie famiglie. Nel caso in cui siate interessati, vi lascio qui di seguito i link per poterli acquistare su Blasone Shop: Risorse DeluxeDadi Custom

Vedendo le reazioni sui social, ho sentito più utenti lamentarsi della durata eccessiva dei turni, con annesso downtime e paralisi da analisi durante i vari round di gioco. Vero? Assolutamente no, e vi spiego il perchè. Il gioco dà ai giocatori tutti gli strumenti per poter pianificare il proprio turno durante quello degli altri, in modo da arrivare pronti per piazzare subito i dadi e svolgere le azioni come pianificato. A mio avviso, l’assenza di interazione è stata pensata proprio per questo motivo, per eliminare qualsiasi tempo morto e rendere i turni dinamici: in pratica, l’esatto contrario di quello che alcuni sostengono. Quindi, se Creature Comforts pare durare troppo, la colpa non è del gioco, ma dei giocatori, eh.

Ho trovato particolari difetti? Un’incontentabile giocatore avrebbe voluto più carte vallata, comfort e miglioramento, ma per quanto mi riguarda sono abbastanza così. Dopo cinque partite all’attivo, trovare qualcosa che non vada è difficile. La poca interazione? Per alcuni è un difetto, per altri una caratteristica ideale. La variabilità al setup? C’è, all’inizio e durante la partita, grazie alla casualità dell’uscita delle carte e del lancio dei dadi. Insomma, mi sto sforzando, ma per quanto mi riguarda, Creature Comforts va bene così com’è.

E quindi, vuoi sapere qual’è il mio parere definitivo su Creature Comforts? Scoprilo qui sotto nel riquadro del giudizio globale!

Un enorme grazie alla Little Rocket Games per avermi fornito la copia del gioco utilizzata per questo tutorial ed a TE per avermi dedicato qualche minuto del tuo tempo ed aver letto questo articolo! Ti ricordo che puoi seguirmi anche su Instagram (AleboardGamer) e su Youtube (La Ludoteca di Aleboardgamer). Ci si vede al prossimo articolo!

Alessandro “AleBoardGamer” Pugliese

Classe '83, fiero torinese ed assiduo instagramer con lo pseudonimo "aleboardgamer", si diverte a spiegare regolamenti sul suo canale Youtube "La Ludoteca di AleBoardGamer". Amante dei giochi da tavolo sin dalla tenera età di sei anni quando gli vennero regalati titoli d'antologia come Brivido, Hero Quest e L'isola di Fuoco, la sua missione è quella di espandere il credo dei boardgames per distogliere l'attenzione dagli smartphones e convincere le persone a riunirsi attorno ad un tavolo per socializzare, sviluppare l'ingegno e soprattutto divertirsi.