The Elder Scrolls Online: Ascending Tide – Recensione – PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S, STADIA

The Elder Scrolls Online: Ascending Tide – Recensione

Tornate a parlare di The Elder Scrolls Online in questa recensione dell’ultimo DLC Ascending Tide è diventato quasi ridondante. Non fraintendetemi, sono sempre felice di avere modo di tuffarmi nell’immenso MMO di Bethesda e Zenimax Media. Soprattutto in questo periodo dell’anno, pronta a scoprire l’arco narrativo di Legacy of the Bretons. È sicuramente un piacere penso un po’ per tutti noi fan del titolo, tornare con i nostri personaggi su ESO. Tuttavia, dopo l’enorme quantità di contenuti aggiuntivi più o meno importanti, tra cui Deadlands, trovare qualcosa di nuovo ad oggi diventa molto, molto difficile!

Parliamo dunque del recente The Elder Scrolls Online: Ascending Tide. Il problema più grande con cui inevitabilmente si scontra il titolo è la ripetitività di storie, situazioni, luoghi e personaggi che possono essere realizzati, avendo ormai riempito il mondo di Tamriel di ogni tipo di contenuto, ottenendo l’incredibile titolo che è oggi The Elder Scrolls OnlineAscending Tide ha un ruolo un po’ precursore, un DLC che dà ufficialmente il via al nuovo arco narrativo e che, potremmo pensare, cercherà di presentare a noi giocatori gli eventi e i personaggi che troveremo nella prossima grande espansione, High Isle in arrivo a giugno.

In questo nuovo dlc ci sono come sempre due dungeon inediti, Coral Aerie e Shipwright’s Regret. Questi due nuovi dungeon sono ovviamente diversi tra loro a livello di storia, personaggi, ambienti, suoni e nemici, ma entrambi hanno in comune sia il tema principale che l’arco narrativo, e sia un (probabile) collegamento diretto con eventi o figure che faranno parte della prossima espansione.

Sulle spiagge di Coral Aerie c’è realmente qualcosa di nuovo? Forse qualcosa si!

Coral Aerie ci immerge fin dai primi istanti in un’ambientazione che ricorda molto Summerset, perlomeno è l’impressione che ho avuto io giocando, con un’ambientazione prettamente marittima ma che riesce a distinguersi abbastanza bene da molti altri dungeon già visti, non sto esaltando questo rispetto ad altri ma insomma nel complesso si fa rispettare. In questo andremo a conoscere il Capitano KaleenJakarn , rapito dai seguaci del misterioso Ordine Ascendente. Sfortunatamente, è difficile dire quanti di questi personaggi alla fine giocheranno un ruolo chiave in High Isle, anche se ritengo che l’introduzione di Jakarn non sia affatto casuale e che quindi sarà molto probabile rivederlo nell’espansione di giugno.

Tutto sommato, Coral Aerie può godere di una buona differenziazione e caratterizzazione, sia per quanto riguarda le ambientazioni, sia per i nemici da affrontare. Altro vanto importante è l’ottima gestione del ritmo di gioco, da parte di Bethesda e Zenimax, che non potevo non notare. Molto interessanti anche le boss fight con dinamiche inedite che senza dubbio riescono a dare un piccolo tocco di originalità in più a un dungeon che, di per sé, rispetto a Shipwright’s Regret si riesce a diversificare abbastanza bene. Diciamo promosso con riserva!

Tuttavia, l’aspetto che più mi ha sorpreso del dungeon sono i boss secondari, che in Coral Aerie sono nettamente diversi dall’ambientazione, dalla narrazione e dai personaggi principali. Sono rimasta stupita da come i segreti e i nemici opzionali si conciliano in una sorta di storia a parte, quasi del tutto estranea a quella di Coral Aerie. Un bel tocco da parte del team di sviluppo, che dimostra di aver lavorato con molta attenzione sul dungeon nella sua interezza.

Invece il secondo Dungeon tra i relitti di Shipwright’s Regret non mi ha convinta e vi spiego perchè

Shipwright’s Regret il secondo dungeon incluso nel pacchetto di Ascending Tide mi ha decisamente convinta meno del precedente. Sebbene possa vantare qualità quasi identiche tra cui ritmi di gioco e una componente sonora discreta, l’impressione che ne ho avuto è che risulta imperfetto nella differenziazione. Se prendiamo in considerazione l’enorme line-up di dungeon già presenti in TESO, Shipwright’s Regret non spicca cosi come Coral Aerie del resto, e la sensazione di “già visto” è inevitabile, è un peccato perchè sembra sempre di imbattersi in qualcosa di nuovo e interessante ma si viene poi puntualmente smentiti, e ci sia accontenta di piccolissimi sprazzi appena degni di nota.

Come il precedente dungeon, siamo in una località balneare, ma i colori più vivaci vengono abbandonati a favore di un’ambientazione molto più cupa. Mi sono ritrovata, infatti, in un porto abbandonato, pieno di relitti e tanti nemici. Qui ho incontrato un volto già noto nelle terre di Elsweyr, sto parlando nientemeno che di Za’Ji il simpaticissimo Khajiit che mi aveva accompagnato nel dlc di Dragonhold.

Insieme a lui ho indagato su alcuni misteriosi eventi nei pressi del porto abbandonato, ma purtroppo la storia non spicca per originalità e non cattura di conseguenza l’attenzione, almeno per me, ci ho sperato per qualche istante perchè sembrava effettivamente interessante inizialmente, ma poi… come non detto. Allo stesso modo, anche le boss fight, che sono state quasi sempre abbastanza scontate, niente di questo dlc fa gridare all’innovazione o perlomeno a qualcosa di nuovo. Forse solo il boss finale è da apprezzare in quanto riesce a dare un pizzico di varietà a un dungeon che, invece, resta piuttosto banale.

The Elder Scrolls Online, tra dubbi e speranze

Capite ora perchè parlare di Ascending Tide, mi ha fatto riflettere molto su dove siamo arrivati ad oggi e quale potrebbe essere il futuro dell’MMORPG di Bethesda. Negli ultimi anni abbiamo avuto modo, tutti noi appassionati del titolo, di scoprire contenuti aggiuntivi di qualsiasi tipo la cui qualità è stata più o meno apprezzabile, tra alti e bassi delusioni e speranze, ma il risultato che ne deriva, alla luce di ciò che rappresenta questo ultimo DLC, è che giochiamo e vediamo sempre le stesse cose trite e ritrite in diverse salse ma quelle rimangono. Di fatto la novità eclatante fino ad oggi non c’è mai stata, per questo motivo dopo tante espansioni giocate fino ad ora, ho il fortissimo dubbio che a giugno cambi radicalmente qualcosa come tutti noi fan di TESO ci aspettiamo ormai da tanto.

Secondo me (e non solo) è giunto il tempo (da molto tempo) di cambiare direzione.

Alessia Lara Padawan – Romana, youtuber, nerd fino al midollo, adora film, serieTV, cartoni animati ed è malata da anni di una grave forma di dipendenza dai videogames. Il suo motto è: “Se credi anche lontanamente che ne valga la pena… allora GIOCALO!”
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