Il Regno di Valiria – Tutorial, Gameplay ed Impressioni – Pendragon Game Studio

Possono due dadi ed un corposo mazzo di carte dar vita ad un gioco vario, profondo e divertente? Beh, Il Regno di Valiria è la netta dimostrazione che questo è possibile. E allora, partiamo con questo super articolo in cui vedrete tutorial, gameplay e leggerete quello che penso del titolo portato in Italia dalla Pendragon Games Studio!

Il Regno di Valiria è un gioco da tavolo strategico di carte e dadi ideato da Isasias Vallejo per 1-5 giocatori e dalla durata media di circa 30-45 minuti per partita. Nonostante l’indicazione di 13+ sulla scatola, il gioco è molto più semplice ed accessibile di quanto possa far intuire quel dato: come vedrete dal mio video gameplay, mio figlio di 11 anni ci gioca in completa autonomia e senza nessun problema di sorta.

La grafica da urlo delle carte

La meccanica di gioco poggia le basi sul lancio dei due dadi di gioco, in base al loro risultato poi partirà il fulcro centrale del turno dove le protagoniste diventano le carte: attivazioni a catena, uccisioni di mostri, reclutamento di cittadini, costruzione di maestosi domini… Insomma, nel Regno di Valiria proprio non ci si annoia!

VI SPIEGO IL REGOLAMENTO DE IL REGNO DI VALIRIA…

Ma non perdiamo altro tempo e andiamo subito a vedere come si gioca a Il Regno di Valiriagrazie al mio video tutorial proprio qui sotto, dove vi spiego il regolamento nel dettaglio.

Trovi la recensione del gioco, a cura di GB e Schiccia a QUESTO LINK!

VI MOSTRO UNA PARTITA A IL REGNO DI VALIRIA…

Il Regno di Valiria mi è piaciuto talmento tanto che ho deciso di girare anche un bel video gameplay insieme a mio figlio. Così, in questo modo potete vedere il regolamento applicato e rendervi conto del flusso di gioco. Fatto ciò, potrete scorrere l’articolo e scoprire le mie impressioni sul gioco!

LE MIE IMPRESSIONI SU IL REGNO DI VALIRIA…

Ci sono voluti ben sei anni (la versione originale del Regno di Valiria risale al 2016), ma finalmente il gioco è arrivato in Italia. E finalmente aggiungerei! Sono davvero entusiasta di poter finalmente avere nella mia collezione questo titolo che seguivo ormai da tantissimo tempo. Mi ero già informato in passato, vedendo e leggendone molto a riguardo, e la sensazione che mi sarebbe piaciuto erano concrete. Ed infatti, Valiria non ha per nulla deluso le mie aspettative, anzi.

Nonostante il regolamento un pochetto confusionario, il gioco si impara subito dopo una lettura attenta e giusto due turni di prova, a dimostrazione di quanto l’immediatezza e l’accessibilità siano alcuni dei punti forti della produzione. La meccanica in stile Machi Koro è a mio avviso molto divertente, potrebbe sembrare dominata prevalentemente dalla casualità del lancio dei due dadi, ma in realtà non è proprio così; sì, la fortuna ovviamente fa la sua parte, ma la grande varietà delle carte presenti al centro del tavolo permettono comunque di buttar giù una strategia a medio-lungo termine (per seguire gli obiettivi privati delle carte Duca).

Dettaglio di gioco

I 24 cittadini diversi offrono altrettanti metodi d’attivazione, uccidere i mostri non vuol dire solo ottenere punti vittoria ma anche ricompense immediate, mentre costruire domini può portare ad ottenere sia bonus istantanei che abilità passive da sfruttare per tutto il corso della partita. Quindi, Il Regno di Valiria propone un ottimo mix di alea e strategia che da un lato regala il brivido del lancio dei dadi e dall’altro ci chiama a fare di necessità virtù, cercando di ottenere sempre il massimo dalle risorse a nostra disposizione. Un altro dettaglio che ho apprezzato è la durata sempre diversa delle partite, non esiste un numero di turni fissi, ma la partita termina all’attivarsi di particolari condizioni; questo aspetto aumenta il livello di tensione al tavolo, poichè chiudere una partita in un momento piuttosto che in un altro può risultare fondamentale!

Passiamo ora velocemente ai componenti di gioco che in realtà non sono molti, ma tutti di buona qualità. Le carte non sono per nulla imbarcate, le ho trovate dritte e robuste, le plance ed i segnalini sono nella media, mentre mi piacciono molto i due dadi, grandi al punto giusto e con i numeri ben visibili. La scatola è forse un po’ troppo grande per i materiali al suo interno, ma tutto lascia presagire che un po’ di spazio serva alle espansioni (che spero arrivino in Italia!); però, dentro rimane tutto ben organizzato, come potete vedere dalla foto qui sotto. E per ultima, la grafica delle carte che è ECCEZIONALE, una delle migliori che abbia mai visto in un gioco da tavolo. Credetemi.

Dentro la scatola…..

Concludo parlando brevemente della scalabilità (perfetto da due a quattro giocatori, non ho avuto modo di provarlo in solitario ed in cinque), della durata (una volta imparate le regole, una partita finisce in circa 35 minuti) e della variabilità. Quest’ultima molto alta a causa delle tante possibilità di setup: differenti tipologie di mostri, domini sempre casuali, la variante cittadini misti, la variante eventi mostro e la variante senza Duchi. What else?

In conclusione, come avrete capito Il Regno di Valiria mi piace, e non poco. Mi sento di consigliarlo a tutti i tipi di giocatori, poichè credo che si posizioni proprio in mezzo a quel target: impegnativo al punto giusto per i meno avvezzi e rilassante per gli hard-gamer che cercano qualcosa di più leggero.

Un enorme grazie alla Pendragon Game Studio per avermi fornito la copia del gioco utilizzata per questa tutorial ed a TE per avermi dedicato qualche minuto del tuo tempo ed aver letto questo articolo! Ti ricordo che puoi seguirmi anche su Instagram (AleboardGamer) e su Youtube (La Ludoteca di Aleboardgamer). Ci si vede al prossimo articolo!

Alessandro “AleBoardGamer” Pugliese

Classe '83, fiero torinese ed assiduo instagramer con lo pseudonimo "aleboardgamer", si diverte a spiegare regolamenti sul suo canale Youtube "La Ludoteca di AleBoardGamer". Amante dei giochi da tavolo sin dalla tenera età di sei anni quando gli vennero regalati titoli d'antologia come Brivido, Hero Quest e L'isola di Fuoco, la sua missione è quella di espandere il credo dei boardgames per distogliere l'attenzione dagli smartphones e convincere le persone a riunirsi attorno ad un tavolo per socializzare, sviluppare l'ingegno e soprattutto divertirsi.