Destiny 2: La Regina dei Sussurri – Recensione

Destiny 2: La Regina dei Sussurri – Recensione

La Regina dei Sussurri è la stagione inaugurale dell’anno 5 di Destiny 2, un concentrato di emozioni, cucinate a puntino da Bungie che, come sempre, è riuscita a veicolare l’attenzione su questa nuova espansione in maniera da portare l’hype a livelli inimmaginabili. Ci avrà travolto totalmente? Scopritelo nella nostra recensione!

Destiny 2: La Regina dei Sussurri – Recensione – La trama

Subito dopo gli eventi della Stagione dei Perduti, in cui Savathun si è liberata dalla prigionia della regina degli insonni Mara Sov, inizia la nuova avventura con un inaspettato ritorno. Dal nulla è riapparso il pianeta Marte e recatosi immediatamente lì, il nostro guardiano trova la nave corazzata di Savathun con al suo interno una spiacevole sorpresa: la covata dell’Alveare Lucente, una schiera delle forze di Savathun in grado di utilizzare i poteri della Luce, fino ad oggi solo in possesso dei nostri guardiani.

Oltre ciò, veniamo teletrasportati nel Tronomondo di Savathun, la nuova grande location del gioco e terreno di battaglia fra i nuovi potenti “guardiani” dell’Alveare e gli Infami, guidati da un’entità molto più potente della Regina Megera. Attraverso indizi e un nuovo “pentito” alleato dobbiamo scoprire come Savathun ha ottenuto la Luce e in che modo intende utilizzarla.

Evitando ulteriori spoiler la cosa che balza all’occhio è sicuramente il voler alzare l’asticella in termini di lore e di ritmo. Se le precedenti stagioni ci avevano abituato ad un incedere progressivo, ma lento, fatto di briciole che a mano a mano rivelavano cose più sostanziose, adesso si è voluto sicuramente spingere sul piede dell’acceleratore per dare un maggior peso ai fatti narrati.

L’arrivo della Luce tra le fila nemiche è sicuramente quanto di più interessante si potesse inserire nel gioco per abbagliare gli sguardi degli affezionatissimi e a livello di villain raggiungiamo sicuramente vette molto molto elevate, con una pericolosità percepibile ed intrigante, che emoziona e spinge a voler arrivare fino in fondo alla storia.

Tutte le novità che ci accoglieranno in questa nuova stagione…

Appena entrati nel gioco, la prima novità che vedremo sarà la nuova campagna a difficoltà “Leggenda”; missioni molto più difficili e impegnative con livello fisso (anche se si aumenta di livello e di potere, nelle missioni il livello è fissato) ma con ricompense migliori; una sfida accessibile sia per i team che per i giocatori singoli.

Altra importante aggiunta è la Reliquia presente su Marte, ovvero una forgia in cui è possibile costruire, dopo aver ottenuto i materiali richiesti, armi con statistiche e perk scelti e potenziati permettendo anche di riforgiarle successivamente così da adeguarsi ad eventuali build del giocatore. E proprio dalla Reliquia otteniamo la prima arma del nuovo archetipo, ovvero i Falcioni, un ibrido fra un’arma puramente corpo a corpo simile ad una spada ed un fucile a pompa a pallettoni con in aggiunta uno scudo quando si para con l’arma.

[amazon_auto_links id=”66130″]

Vuoto 3.0

Dopo l’esperimento con la stasi in Oltre la Luce, spicca di rilievo il cambiamento delle “nuove” sottoclassi del Vuoto per le 3 classi; infatti adesso è possibile personalizzare in maniera più dettagliata la sottoclasse similmente a come si può fare con la stasi attraverso le Nature (caratteristiche principali che determinano il tipo di build a cui si punta) e i Frammenti (peculiarità secondarie legate alle Nature scelte).

Da questo momento in poi non sarà strano vedere un titano con il Dardo assionico o un cacciatore con la granata Magnetica, poiché anche le granate delle varie classi sono diventate disponibili a tutti rendendo più flessibili e variegate le build delle varie classi.

Raid… Parliamone!

La nuova Incursione “Promessa del Discepolo” ci porta all’interno di una delle Piramidi, fino ad ora celate da un velo di mistero sulla loro funzione e su chi le governa, per poter sconfiggere Rhulk il Discepolo, una nuova entità nell’universo di Destiny la quale è subordinata ad un essere ben più pericoloso di quanto possiamo immaginare.

Il nemico principale dispone di una gran quantità di Infami, i quali sono la razza nemica principale del raid, ma nonostante questo l’incursione risulta essere molto semplice poiché le meccaniche si basano quasi interamente su combinazioni di simboli.

Il boss finale del raid e le ambientazioni sono molto suggestive e intriganti, ma la poca difficoltà generale e la durata relativamente breve (tolti gli intermezzi fra uno step e l’altro sono solo 4 step) non la incoronano a miglior incursione finora creata da Bungie.

Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”