A study in Minions and Minionese – Mini Movies – Panic in the Mailroom

Eccoci giunti a Panic in the Mailroom che, insieme a Puppy e a Training Wheels, fa parte dei mini movies del secondo Despicable Me. Indubbiamente di fattura migliore rispetto ai tre del primo capitolo, e sempre ugualmente divertenti.

Panic in the Mailroom esplora proprio il tema principale del film, e cioè la trasformazione dei Minions in Evil Minions causata dal PX-41.

Inizia con due Minions addetti allo smistamento posta al lavoro nel loro ufficio. La prima cosa divertente è che Gru abbia un ufficio postale che gli smista pacchi, lettere e quant’altro che chissà com’è che gli arriva ‘sta quintalata di roba ogni giorno manco fosse un magazzino di Amazon sotto Natale.

A questo compito piuttosto noioso e ripetitivo sono stati assegnati, manco a dirlo, due delle creature più facili alla noia nell’intero universo. Direi che a metterci un brontosauro lì Gru avrebbe fatto molto meglio.

Beh, c’è da dire che uno dei due, Mike, è entusiasta del lavoro e ci mette impegno e passione, poverino. Ma non puoi pretendere di trovare due Minions così e infatti è affiancato da quello scellerato di Ken al quale di lavorare frega meno di zero e che è scazzato e distratto come pochi.

Non sarebbe poi un gran dramma, visto che si tratta di smistare posta, se non fosse che proprio lì qualcuno decide di inviare un campione di PX-41 in un pacco postale. Ma ciò che è veramente interessante e degno di essere riportato è la serie di rimproveri che il povero Mike fa a Ken per la sua svogliatezza. Intraducibili, ma come gesticola Mike nemmeno un italiano…

Poverino, lui arriva per iniziare il turno, tutto fiero di sé e del compito che ha, si mette a posto le sue cose, i suoi timbrini con cui deve classificare i pacchi, ha la sua postazione di lavoro tutta pulitina e precisa ed è costretto a sentire Ken che, dalla sua parte, gioca con un videogioco e se ne frega di lavorare. Lui è addetto al vero a proprio smistamento dei pacchi ai diversi settori, cosa che avviene tramite dei tubi, tipo quelli che usavano le cassiere da noi per i versamenti al supermercato.

Appena Mike si accorge della scarsa collaborazione si altera e così si esprime:

KEN? PALANITOKA! PA LA TO.”

‘Sto PA LA TO dev’essere un termine specifico, perché viene ripetuto spesso nel contesto. Infatti Ken prende un pacco, lo lancia nell’apposito tubo e poi riprende a giocare. Allora Mike, con fare da maestrina ripete:

NO-O, LO PA LA TO LA TRAPA.”

La TRAPA mi piace tantissimo e sto ancora cercando di capire se effettivamente può essere trap inteso come condotto, tubo, anche se non è proprio il termine esatto. Ma perché riprenderlo, in questo caso? In effetti Ken ha lanciato il pacco nella TRAPA, se proprio fosse quello il significato. Ad ogni modo Ken è infastidito e fa il verso al collega: “PA LA TO LA TRAPA GNA GNA GNA, GNA GNA GNA.

E sempre più scazzato compie un altro lancio dalla sua postazione, sempre dimostrando poca cura per i pacchi che gli passano davanti. Il successivo è quello del PX-41, che a quanto pare è pure scaduto, come c’è scritto sopra. Chissà perché mandarlo scaduto. E qui insorgono i problemi. Ken lo lancia in malo modo causando un intoppo nel condotto, e Mike lo sgrida: “TOKALINO LA PALATO LA KORBA LE QUI NI,” che saranno una serie di insulti. Avvicinandosi al blocco nel tubo, purtroppo, il pacco esplode e il poverino viene inondato dal liquido viola.

Ken l’infame gli ride dietro, ma la smette subito quando Mike si trasforma per la prima volta facendolo cagare sotto. E qui comincia il Panic in the Mailroom. Evidentemente il liquido scaduto è instabile, non causa la trasformazione permanente, e Mike ritorna normale quasi subito davanti ad un Ken allibito.

Mike non s’è accorto del momentaneo cambio di personalità e continua coi suoi rimproveri: “ME, TEKI PATA NO DUK PALATO ME BU TAA… MALKO,” quest’ultima parola viene detta dopo un gesto della mano chiaramente identificabile con la frase “Ma va’ a cagare, va’”.

Mike non ha tutti i torti a trattare Ken da lavativo, perché la voglia che ha di stare lì a smistare la posta è pari a quella che posso avere io di fare le pulizie in casa; lo vediamo infatti prendere i pacchi e buttarli svogliatamente nel tubo di competenza. Mike invece lavora alacremente, tanto che quando i pacchi smettono di arrivare a destinazione Ken si meraviglia.

Voltandosi trova Mike di nuovo trasformato nel distruttore viola che si mangia ogni singolo pacco che gli passa davanti. Pensate che a Ken questo dispiaccia? Ma no, anzi, meglio. Se Mike fa sparire la posta, non c’è posta da smistare e così Ken se la gode col suo videogioco. Ma povero Mike, ogni tanto si ritrasforma e si ritrova a dover timbrare pacchi che neanche sa da dove siano spuntati e si affanna a cercare di star dietro a tutto, dispiaciuto di non svolgere il suo lavoro come si deve.

In sottofondo, le risate di quello stronzo di Ken.

PO KA LA!” sghignazza indicandolo. E Mike risponde angosciato: “PU LE TA, BA LA KI!” e poi si ritrasforma e inghiotte tutti i timbri sulla postazione di lavoro. Il PX-41 è decisamente scaduto, infatti ormai le trasformazioni si avvicendano affaticando il povero Mike, ma diventano il principale intrattenimento di Ken che si arma pure di pop corn per godersi lo spettacolo. E infine la meravigliosa conclusione.

Qui voglio riallacciarmi a ciò che dicono i creatori dei Minions dei Minions stessi. Che sono terribili. Nel senso… Sono adorabili, ma fanno cose terrificanti. Eh beh, sono post e post che lo faccio notare; i Minions non hanno nessun senso di autoconservazione perché sono praticamente indistruttibili. Sì, il PX-41 accresce quest’aspetto della loro natura, ma loro sono già molto resistenti.

Il film a loro dedicato rende bene quest’idea con le risate che Kevin, Stuart e Bob si fanno durante la sessione di tortura, ma anche in Despicable Me la cosa è chiara. Quindi fanno cose pericolose penso soprattutto perché… Chissene, tanto non ci facciamo niente. Però la gente intorno a loro rischia di risentirne eccome, per quello possono essere definiti aiutanti del crudele Gru: sono bombe ad orologeria non importa cosa li metti a fare.

Ecco, i Minions sono terrificanti ma… Non si toccano gli animaletti. Mai. Guai a torcere un capello ad una bestiola. Beh, nel film Bob ha il suo prezioso orsacchiotto Tim che adora all’inverosimile come fosse vero, poi si affezionerà ad una pantegana, LE PUCCI; nel mini movie Puppy c’è un’intera storia di amicizia tra un Minion e una (più o meno) bestiola.

In Panic in the Mailroom ci sono i gattini. Ken è lì che si gode lo spettacolo di Mike che si mangia ogni pacco che arriva, quando sul rullo, infilati in uno scatolone, compaiono tre micetti. Non ci chiediamo né perché siano arrivati tre gatti allo smistamento posta di Gru, né perché sia aperto lo scatolone, né perché si dovrebbero spedire dei gatti da un posto all’altro via pacco postale. Sta di fatto che i gattini sono lì e Mike sta per divorarli.

Urlando: “NO NO NO!” Ken si butta sul rullo, afferra lo scatolone e scappa da Mike che ora insegue anche lui. Lo insegue pure sulla montagna di pacchi, lì ammassati a far cosa non si sa, e sta per raggiungerlo quando si ritrasforma per l’ennesima volta, scivola e cade di sotto.

Ken preoccupato va a vedere come sta: “MIKE! TOPALINO PATAKIS!” Mike mettendosi le mani tra i pochi capelli viola: “LO PALATO I TE MANIS!” Lui è preoccupato sempre per il lavoro che è indietro; poi vede i gattini e si intenerisce, dimenticando i rimproveri. All’improvviso starnutisce il PX-41 sui gattini e torna subito normale definitivamente. Ken sospira di sollievo: “PASTA LA MOKA FIUUU!

Il problema è che sono i teneri gattini ad aver toccato il siero, adesso.

Scrivere rappresenta tutto ciò che sono, il resto è aria. Conviviamo in tanti nella mia testa e stiamo tutti una favola. Amo ciò che si lascia interpretare: non ho bisogno di sapere tutto, ditemi qualcosa, il resto me lo invento io. Libri, film, serie tv, videogiochi, manga, comics, anime, cartoni, musica... da tutto ciò che è intrattenimento posso imparare tanto e posso soprattutto trarre ispirazione, quindi ringrazio che esista. Ciò non significa che io non possa criticare anche ciò che amo, lo amo ugualmente senza per quello esserne accecata. It's fine to be weird. Live free or die. Canzoni della mia vita: The Riddle (Five for Fighting), Una Chiave (Caparezza), Dream (Priscilla Ahn). Film della mia vita: Donnie Darko, Predestination, Big Fish, The Shape of Water, Men & Chicken... Non esistono sessi, non esiste una sola forma d'amore, non è tutto bianco, non deve sempre vincere la maggioranza se la maggioranza è ferma nel Medioevo.