Quanti tipi di manga esistono? – SPECIALE
Dai kodomo ai seinen, la differenziazione dei manga in base al target
Quanti tipi di manga esistono? Ecco la domanda che il più delle volte viene posta da chi non conosce il fumetto giapponese. In questo articolo parleremo della divisione di questi ultimi in base al target, che è dato solitamente dalla rivista in cui un manga è pubblicato e che dovrebbe rispecchiare il pubblico al quale è diretto.
I Kodomo
I primi da citare sono i kodomo pensati per un pubblico di bambini, dove ambientazioni, disegni e trama risultano semplici. Nel paese di origine nei manga sono presenti i furigana, utilizzati per aiutare nella pronuncia del kanji. Tra i più famosi komodo conosciuti anche in Italia troviamo Doraemon e Kurochan
Shōnen e Shōjo
Ovviamente subito dopo l’età dell’innocenza troviamo l’adolescenza e di conseguenza anche il linguaggio nel manga cambia, proprio per questo si passa agli shonen o agli shojo. I primi sono pensati principalmente per un pubblico di ragazzi ed infatti nella maggior parte dei casi, azione, avventura e combattimenti sono al centro di queste storie. Basti citare i manga più famosi di questo genere tra i quali Dragon Ball che ha aperto praticamente le porte della conoscenza di tali storie, One Piece e Naruto, che potremmo definire quasi come dei figli o meglio nipoti del primo, in quanto gli autori (Oda per One Piece e Kishimoto per Naruto) hanno avuto come ispirazione Akira Toryiama, autore di Dragon Ball. Se si pensa agli shonen però non si dovrà pensare solo ad azione e combattimenti, in quanto essi possono trattare argomenti totalmente diversi come nel caso di The Quintessential Quintuplets Per quanto riguarda gli shojo, manga riferiti ad un pubblico principalmente femminile, l’attenzione si sposta sulla vita quotidiana che sia di storia recente o passata e la vita scolastica. Ovviamente può non mancare anche qui l’azione che però è presente in minor proporzione rispetto alla sua controparte maschile. Tra i manga da citare abbiamo Lovely Complex, Mars, Banana Fish e Le rose di Versailles meglio conosciuto da noi come Lady Oscar. Anche qui come per la controparte maschile possiamo notare che le trame possono differire tanto una dall’altra. In molti casi il o la protagonista sia degli shonen sia degli shojo ha la stessa età del lettore di riferimento.
Seinen e Josei
I seinen sono pensati per un pubblico di uomini ma ciò non si intende perchè “piccanti”, anzi, è dato principalmente dagli argomenti trattati e dal modo in cui lo si fa, ovviamente in maniera più approfondita essendo il lettore adulto. Non solo l’argomento cambia ma ovviamente anche i disegni risultano più maturi rispetto ai precedenti target. Essendo il pubblico di riferimento maggiorenne, il disegnatore può essere più esplicito anche nella realizzazione delle tavole. Citiamo in questo caso Berserk del maestro Kentaro Miura e Hellsing di Kota Hirano, aggiungendo anche, per capire quanto possano essere differenti i temi anche Blue Period di recente pubblicazione. Per quanto riguarda invece gli josei, pensati per un pubblico di donne potremmo citare My broken Mariko e Paradise Kiss
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