Questa settimana tra i mini movies scegliamo Orientation Day per lo studio di Minions e Minionese.
Ecco, Orientation Day è, tra i mini movies, il più controverso. Va beh, per gli esagerati, quelli che mancano di fantasia e i rompicoglioni; io sono rompicoglioni, ma non per queste cose. In pratica qui si suppone una genesi dei Minions molto diversa da quella che sarà poi partorita per il film.
Non me ne curo, non mi interessa, non cerco spiegazioni in proposito in quanto il film Minions per me è geniale nella sua assurdità e quindi mi sta bene quella spiegazione lì e questa di Orientation Day è semplicemente qualcosa di antecedente, quando ancora l’idea di dare uno spazio tutto loro ai Minions era lontana.
Un solo appunto ai creatori e agli imbecilli che all’epoca qui in Italia non si sono riforniti di materiale sui Minions dichiarandoli una cosa che non avrebbe avuto pubblico. Erano destinati al successo non appena hanno aperto bocca e se avete pensato il contrario peggio per voi.
Infatti tutto ciò che io ho dei Minions (e al pari di quando è uscito LOTR ho davvero esagerato) l’ho comprato online quando è uscito il film Minions perché dalle mie parti nulla si trovava. E ovviamente sono molto più contenta perché è tutto materiale che non ha su fastidiose scritte italiane.
Fine digressione. Ma l’ho detto che sono rompicoglioni, soprattutto quando mi si tocca sul collezionismo.
Si supponeva, visto che il mini movie è basato proprio su tre Minions che prendono servizio ai laboratori Gru, che le creature fossero frutto della mente di Nefario e Gru che avevano creato l’aiutante cattivo perfetto da una stringa di DNA mutato. E agli studi della Universal, all’epoca, raccontavano così a chi chiedeva spiegazioni.
Ora, se ci si pensa, il fatto di crearsi degli aiutanti del genere potrebbe anche essere logico per Gru, ma non per Nefario che ha più volte dimostrato di essere più incline alla cattiveria di quanto lo sia Gru. Perciò no, non sono il prodotto di un esperimento di laboratorio, prendiamo il film Orientation Day per quello che è: quattro minuti di ilarità.
I tre Minions che sono stati appena reclutati come aiutanti sono lì a guardarsi il filmino di presentazione dei laboratori Gru e di quello che si fa all’interno degli stessi. A me pare tanto uno dei film della Dharma di Lost. E mi sbellico dalle risate per la serietà con cui si presentano le varie attività, suffragate però da immagini di Minions che vengono sparati per aria, usati per testare armi e come cavie da laboratorio.
I tre Minions che guardano sono super eccitati all’idea di cominciare il loro nuovo lavoro, le scene girate coi colleghi che rischaino la vita non sembrano preoccuparli; come il filmino spiega, loro sono addetti al trasporto bombe. Il fatto che le bombe siano importanti agli scopi di Gru è divertente tanto quanto l’idea che ci debbano essere degli addetti apposta per il trasporto delle bombe.
Mi ricorda una puntata di Little House on the Prairie in cui Charles Ingalls, per guadagnare un po’ di soldi in più per la famiglia, accettava di trasportare dinamite instabile su un carro trainato da cavalli su un terreno sterrato e pieno di dossi e cunette. Che io dico, primo: la smetti di fare figli che sei povero e non puoi mantenerli? Secondo: ma portarla in modo meno turbolento no? Tanto se carico e trasportatore saltano per aria che ci guadagnate voi proprietari? Mah…
Ad ogni modo al pari di Charles Ingalls sul calesse, anche i Minions non sono proprio le creature più adatte ad un lavoro del genere e la gioia che i tre Minions protagonisti provano nel constatare che sono BOMB TRANSPORTER (come il loro badge recita) è ancora più preoccupante. Perché, insomma, nemmeno Charles Ingalls era felice di trasportare dinamite. Per non parlare di Arzt in Lost, tanto per rimanere sulla mia citazione iniziale.
Quello dei tre più esaltato ride, si agita e poi si gira verso gli altri e chiede “Y TU? Y TU?” per sapere se anche loro sono al trasporto bombe. Sì, anche a loro è toccato lo stesso incarico, ma condividono meno l’entusiasmo del primo. Infatti sono più preoccupati dalla scena del filmino con il cartello 4 Days With No Minions Exploding subito cambiato in 0 Days dopo un’esplosione in background; il fatto che l’episodio non sia stato tagliato in fase di montaggio di questo film di presentazione dovrebbe spaventare ancora di più.
É anche interessante il fatto che partire da 4 Days già non fosse molto incoraggiante. Come consigli ai Minions su come gestire il trasporto bombe viene inserito anche il non fare i giocolieri con le bombe. Effettivamente una precisazione da fare visto con chi si sta parlando. Che sarà ascoltata? Ma per favore…
Sempre per ottemperare a tradizioni umane idiote, i tre Minions nuovi assunti finiscono di guardare il filmato e poi applaudono, come si usa fare al cinema o quando atterra l’aereo su cui si vola, non ho mai capito perché, urlando: “PAPO! PAPO!” che penso possa tradursi con BRAVO, ma non è detto. Il suono c’è.
Si dirigono poi verso il capo settore, Tim, che li mette subito all’opera senza accertarsi però che i tre abbiano effettivamente compreso il filmato appena visto. Infatti le bombe a loro assegnate vengono sollevate con versi di sforzi sovrumani e laddove è impossibile sollevarle si trascinano per terra. Perfetto, le norme di sicurezza sono rispettate.
Ma non finisce qui. Canticchiando spensieratamente più di Charles Ingalls sul suo carretto, i tre, con le loro bombe sottobraccio, passano in fila indiana su una stretta trave di ferro, trovandosi di fronte all’improvviso altri due Minions e una bomba gigante che arrivano dalla direzione opposta.
Dialogo. Kevin con la bomba gigante (un altro Kevin, non il solito): “EH EH POLACHIKA BA!” Uno degli altri tre: “POLACHIKA BO!” Qui è facile, si capisce dalla differenza tra le due paroline finali. “Spostatevi!” “Ma spostatevi voi!”
Che poi la trave è larga una banana, non ci passano manco a pregare, con tanto di bombe al seguito; ma no, devono passare per forza di lì. Un minimo di direzione del traffico si potrebbe pure fare, visto che il lavoro è delicato. Tim potrebbe avere più cura in queste cose.
“POLACHIKA NA!” ribadisce Kevin. La nuova particella finale sarà un rafforzativo.
“NO! POLACHIKA BO!” ripete il secondo, puntando il piede e facendo segno all’altro che non intende dare spazio. E qui Kevin lascia giù la bomba gigante per andare sotto al naso dell’altro e dirgliene quattro: “MA LA KA! MA LA KU TE NE MA LA KA!”
L’altro allora usa un tono più conciliante e cerca di ristabilire la pace, però sempre con la certezza di essere dalla parte della ragione: “OH OH! NO NO NO NO NO, PA TA KA LA MA NO, EH?” poi però aggiunge un “BUTTFACE” così squisitamente chiaro e multilingue che scatena il putiferio. Volano schiaffi e parole, finché la bomba gigante non rotola pericolosamente verso il bordo e il compagno di Kevin lo richiama a gran voce. Kevin corre a dargli una mano, ma la bomba è pesante e in due non ce la fanno.
Qui lo spirito della TRIBA insorge e gli altri tre, per aiutare gli amici in difficoltà (in difficoltà più per colpa loro in effetti) buttano di sotto le loro tre bombe e corrono in soccorso. L’esplosione delle più piccole fa rotolare anche la grande e mentre quella cade di sotto i Minions urlando “AAAAH!” scappando terrorizzati.
È bello che il tema di fondo della triba sia sempre rispettato e cioè che i guai capitano sempre per le faide interne. Faide che nascono per cazzate, per prese in giro o per puntigli su cose stupide.
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