Piccola guida agli acquisti per iniziare a dipingere le miniature – Parte 1

Iniziare a dipingere miniature – Parte 1 – Guida agli acquisti

Benvenuti aspiranti artisti e dipingitori di miniature. Siete sicuri di voler varcare questa soglia? Sappiate che, chi osa potrà venir risucchiato in un bellissimo hobby, costellato di errori, brulicante di grandi delusioni e forgiato dall’impegno, ma chi riuscirà a superare le difficoltà iniziali, potrà ottenere gloria, enormi soddisfazioni, giochi con tripudi di miniature colorate e soprattutto un conto in banca ancora più misero.

Prima di tutto consumo qualche riga per presentarmi.

Chi vi scrive è un Nerd (all’antica) che iniziò una 15ina di anni fa con un gruppo di amici ad acquistare e pitturare miniature di WARHAMMER, per poter partecipare a tornei e divertirsi in compagnia. Ben presto, a causa di una serie di devastanti sconfitte, la parte modellistica prese il sopravvento rispetto a quella ludica. Da quell’inizio, a periodi alterni ho continuato a provare, rovinare e migliorare i miei modelli, orientandomi più sui giochi da tavolo e tornando recentemente anche su pezzi decisamente hobbistici e a giochi che offrono mini di qualità maggiore rispetto al gdt “base” (spesso a discapito del gameplay aimhè). Così con fatica ed accumulando esperienza (e ciarpame) ho raggiunto un livello che ritengo abbastanza valido.  In ultimo ho aperto la mia pagina social dedicata, soprattutto per salvare le foto dei miei modelli, per seguire chi ne sa (mooooolto) più di me e poter magari riuscire a rubare qualche consiglio e tecnica per migliorare.  Tutto questo preambolo mi serviva anche per chiarire che sono un pittore amatoriale e che non si smette mai di imparare, d’altronde questo genere di passatempo si basa parecchio su pratica e prove ed errori. Sottolineo inoltre che scriverò principalmente sulla base della MIA esperienza e delle mie conoscenze; essendo principalmente autodidatta, alcune informazioni possono non essere le migliori reperibili, ma nel mio caso hanno funzionato.

Pezzo dipinto da Neronerding https://www.instagram.com/neronerding/

Venendo al dunque, il primo dubbio che si pone quando si vuole approcciare la pittura delle miniature è:

IL MATERIALE CHE MI SERVE PER COMINCIARE.

Delineiamo immediatamente un principio fondamentale. Iniziare a risparmio spesso equivale a risultati pessimi con gravi conseguenze sulla motivazione personale. Quindi, se volete cominciare bene, rassegnatevi che qualcosa si deve spendere. Esiste sempre la possibilità di risparmiare e naturalmente quando possibile non mancherò di sottolineare come.

Andiamo a vedere passo passo cosa serve.

La postazione di lavoro

Non è assolutamente da sottovalutare. Un equipaggiamento organizzato, un posto comodo che permette facilmente di arrivare a prendere tutto quello che serve e che offre la possibilità di iniziare la sessione di lavoro facilmente è fondamentale. Si tratta dell’impalcatura su cui poi cominceremo a costruire sopra il nostro hobby. Solo l’illuminazione è un argomento che andrebbe approfondito per la sua importanza, sia per i risultati che per la “salute visiva”. La zona di lavoro è generalmente costituita da un’area delle dimensioni di una scrivania, tale da garantire abbastanza libertà di movimento ed evitare incidenti. Uno spazio ridotto e una mossa improvvisa sono i genitori di incidenti ed errori tali da incenerire un calendario. La superfice deve essere pulita e in una zona abbastanza illuminata con la possibilità di aggiungere cassette e cassettine dove poi andranno riposti i colori e pennelli. Da tenere conto anche lo spazio per un tablet o laptop, utili per tutorial, schede con informazioni sullo schema colore o tanto altro. Per la seduta consiglio una bella poltrona regolabile. La postura scorretta e il conseguente mal di schiena portano a un rapido abbandono dell’hobby.

La stanza

deve essere illuminata di luce naturale, ma una buona lampada di qualità è fondamentale per il nostro hobby. Ci sono vari modelli che adatti per la pittura, io personalmente utilizzo e mi trovo bene con una lampada con lente di ingrandimento e led integrati, con possibilità di modificare intensità e tipo di luce (circa 30€), permettendo sia l’illuminazione che la precisione nei dettagli. Altre persone vedo che utilizzano con soddisfazione gli occhiali ingranditore con led integrato, io li trovo estremamente scomodi, ma è molto soggettivo. Per chi non vuole un sistema di ingrandimento o non ne sente la necessità, consiglio le lampade da scrivania a led, magari con morsa e preferibilmente orientabili. I più esperti si dotano anche di ombrelli fotografici, ma per un grado di pittura amatoriale non servono.

Il contenitore per l’acqua

Per cominciare va benissimo una vecchia tazza, basta che sia diversa da quella che si usa abitualmente per tisane e simili onde evitare di bersi l’acqua di sciacquo dei pennelli (succede!). Andando avanti con l’hobby, si potranno anche acquistare dei prodotti creati apposta (come nel caso di quelli Citadel), che presentano all’interno frange e scanalature per pulire bene i pennelli e per fare foto fighe su Instagram.

La tavolozza.

Per cominciare vanno bene sia vecchi piatti o anche di tipo usa e getta, sia quelle vendute insieme ai kit artistici nel reparto cartoleria nei supermercati. La vera svolta nel campo delle tavolozze è però la wet palette (tavolozza umida), sono prodotti formati da un contenitore, uno strato di spugna spessa e un foglio tipo carta forno che permette di mantenere il colore sempre umido e utilizzabile per lunghe sessioni. La wet palette la consiglierei però solo dopo aver acquisito un po’ di dimestichezza con i colori. Migliora sensibilmente la qualità delle sessioni di pittura (io non riesco più a farne a meno), ma necessita anch’essa di un po’ di pratica per potere essere utilizzata al meglio, soprattutto perché modifica anche la diluizione del colore rispetto a una tavolozza classica. Per chi volesse acquistarne una ce ne sono di vari tipi e prezzi, un modello economico buono per cominciare è sicuramente quello di The army painter, qualità maggiore la garantiscono i prodotti della Red grass games con anche diverse dimensioni, ma tenete conto che è un accessorio che si può benissimo creare anche a casa.

Con questo termino la prima parte del mio articolo. Nella seconda analizzeremo i colori e i pennelli, roba molto succulenta, lasciandovi nell’attesa a spulciare i vari store on line alla ricerca dei prodotti più economici e scadenti, perché so bene che nonostante gli avvisi, andrete a comprare quelli. Proprio come feci io al tempo! Quindi un saluto e alla prossima puntata!

Luca "delle Fiandre" - Classe '85, cresciuto a pane, Starquest, Master System, Armata delle Tenebre e Nesquik. Attualmente concentrato sulla pittura di miniature e giochi da tavolo. Giocatore onnivoro, collezionista di sconfitte, pledge manager e figuracce.
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