Resident Evil – Speciale film in CG

Ovvero uno degli speciali che mi viene da scrivere dopo aver visto tutti i film in computer grafica di Resident Evil, la serie, i film con Milla… Giusto perché li avevo lì, che dovevo fare non guardarli?

Per la sottoscritta Resident Evil non ha mai dato il meglio di sé in quanto a trame e svolgimento delle stesse. L’amore indiscusso che provo per tutto ciò che riguarda la serie parte da me, dai ricordi che ho del primo gioco horror giocato su console, dalle sensazioni indimenticabili che mi ha dato assistere all’uscita di quella saga che ancora oggi conta milioni di appassionati.

Ma come spesso capita alle opere di intrattenimento lunghe, che vengono tenute in vita anche con mezzi non del tutto brillanti, qui e lì sono state buttate delle vere e proprie ciofeche senza pari, col titolo di Resident Evil, che a guardarle mi pare anche di aver fatto un torto a quell’unico neurone che mi si era salvato dopo aver visto tutti i film di Van Damme in giovane età.

Ma esattamente come i film di Van Damme, anche i film in CG di Resident Evil vanno visti, assolutamente, perché ci sono delle perle, preziose e meno, che non si possono lasciare lì dove sono se si è provato amore, anche solo un briciolo, per almeno uno dei giochi.

Quindi ecco a voi questo primo speciale sui film in CG di Resident Evil. Ci sono spoilers ovunque, perché altrimenti non c’è gusto, quindi non leggete prima di averli visti. Sono su Netflix.

RESIDENT EVIL DEGENERATION

Partiamo dal primo e dal più brutto. Ma brutto brutto che più brutto non si poteva fare.

Leon non brilla mai per grande intelligenza e perspicacia in questi film, ma in Degeneration non arriva manco al minimo sindacale. Le sue battute sono venti volte peggio della peggiore battuta fatta in Resident Evil 4 e a tratti ci si chiede se non sia il caso di mettere fine alle sue sofferenze perché dice di quelle cazzate…La povera Claire purtroppo sembra andargli dietro, perché quando è da sola ancora ancora, ma quando lo incontra rincoglionisce di brutto.

E il doppiaggio, signori. Quanto impegno. Che io quando aggiusto le auricolari del lettore mp3 con lo scotch mi impegno di più. Cioè, non c’è una voce, una, azzeccata e quando per disperazione vai ad ascoltarlo in giapponese, o in inglese, ti accorgi che tutti si sono messi d’accordo per fare il doppiaggio peggiore possibile e allora torni a guardarlo in italiano, perché così almeno ogni tanto puoi distogliere gli occhi dallo schermo e ascoltare e basta.

Il fatto è che il titolo già spiega parecchio di quello che accade nel film, che degenera peggiorando di minuto in minuto. Solo che essendo il primo della serie uno si aspetta che la degenerazione finisca lì, invece no, poi quella continua. Ma non divaghiamo. I congiuntivi qualcuno li sa quando deve fare gli script di ‘ste cose? No, secondo me no. Però, però, veniamo ai punti di forza. Attenzione.

Le scene d’azione sono identiche a come gioco io a tutti i Resident Evil e questo mi ha rincuorato. In quasi tutti i film in computer grafica si scatena il putiferio ad ogni scontro sia con gli zombi che con le altre creature e perciò io apprezzo. Non vedrete mai Leon o Claire mirare e fare sempre centro. E che cavolo! Se è plausibile cagarsi sotto mentre si gioca si cagheranno sotto anche loro che lo vivono in prima persona. Perciò vai di capitomboli di Leon, attacchi da parte dei mostri che quasi se lo mangiano, esplosioni in cui saltano per aria lui, Claire e tutti gli altri e muoiono solo tutti gli altri…

Le creature non sono proprio il massimo, mi aspettavo di più dai lickers soprattutto, e il boss da sconfiggere è molto simile alla trasformazione di Birkin anche se non è lui. Io con questo tipo di film conto sempre tanto sulle creature, perché già lo so che non posso aspettarmi chissà che dalla trama.

Anyway, menzione d’onore alla frase “Torniamo a fare qualche immersione insieme, un giorno di questi” che è il messaggio in codice per “Leon, ci imboschiamo da qualche parte non appena ti ricapita di passare da queste parti?” E già a questa NPC va meglio che a tutte le altre compagne di Leon che di solito muoiono.

Il film apre le porte al quinto gioco, comunque, e alla Tricell e ciò ha senso. È bello trovargli del senso.

RESIDENT EVIL DAMNATION

Oh, questo mi è piaciuto un sacco, ma non per merito di Leon. Mai per merito di Leon, che fa battute agghiaccianti che nemmeno i dad jokes e le freddure di mio nonno combinate insieme…E poi fa figure di merda a raffica. Qui ci sono i lickers da guardia. Voi direte: che stronzata è? Invece no, non è proprio la cosa più stupida mai concepita.

Con l’arrivo de Las Plagas si perdono gli zombie che io preferisco in favore di queste creature tentacolose che vengono create cacciando in gola agli esseri umani ‘ste schifezze che sembrano germogli giganteschi. Che poi come facciano a passare dalla gola ancora lo devo capire. Se vi ricordate anche Leon in Resident Evil 4 ha subìto, in parte, l’esperimento con queste schifezze e si è salvato con l’antidoto.

Il fatto è che le schifezze danno i superpoteri, se riesci a controllarle e non hai proprio tutta ‘sta voglia di vivere, e in questo film il superpotere è poter comandare telepaticamente i lickers. Uno dei personaggi ha il suddetto potere ed io mi chiedo: ma a decine li chiami, i lickers? Quanti cavolo ce ne sono nel circondario che arrivano in massa ad aiutarti? Questo posto ha un grosso problema di infestazione di lickers e che tu faccia il Pifferaio Magico chiamandoli a raccolta non è che risolva molto. Pure se li usi per le forze del bene.

Si iniettano tutti porcherie per avere i superpoteri e poi non sanno usarli come si deve, ‘sti incompetenti.

C’è una bellissima scena di Leon in mezzo ai lickers che fa il furtivo per non farsi sentire. Uguale, preciso preciso, a me quando gioco, infatti io mi faccio prendere dal panico mentre lui si fa prendere dalla voglia di fare una battuta del cazzo e i lickers partono a fargli il culo. Che poi gli sta bene. Ma signori… Ora mi faccio seria. Perché quando sguinzagliano i tre Tyrant…

Che BELLA scena. Vale tutto il film. TUTTO. Ed è pure lunghissima, un lungo scontro con ‘sti tre bestioni che corrono veloci e mettono addosso un’ansia incredibile. Avrei voluto un capitolo del videogioco con un pezzo così. Però non ci avrei giocato. Perché, che cavolo, ho già avuto tutti i miei problemi con Operation Raccoon City e il pezzo coi due Tyrant che mi ha preso ore ed ore ed una lunga lista di imprecazioni…Vedrete il Tyrant usare i Lickers prendendoli per la lingua, facendoli roteare stile manina appiccicosa per poi spiaccicarli a terra invece che sul frigorifero.

RESIDENT EVIL VENDETTA

È la vendetta che i creatori si sono presi su di me per aver insultato Rebecca, Leon e Chris in più occasioni ed in più giochi.

Qui i protagonisti sarebbero tre ma, com’è tradizione un po’ ovunque nell’intrattenimento, ad un certo punto Rebecca la femminuccia sparirà rapita ed imprigionata cosicché i due maschi alfa possano andare a liberarla. Giusto no? Giacché lei è scienziata, intelligente più di tutti i membri della S.T.A.R.S. riuniti e sta lavorando sul vaccino che salverà l’umanità mettila nella solita situazione di pericolo in cui i due maschioni andranno a salvarla. Quanta noia.

Chris e Leon qui sono di una simpatia indescrivibile; Leon col solito problema delle battute tristi o delle frasi ad effetto prima di sparare ad uno zombie (perché ci tiene) e Chris che dà il meglio di sé come profeta di sciagure e porta iella ufficiale del gruppo. Subito nella prima missione in cui lo vediamo si attira le simpatie di un compagno di squadra dicendogli qualcosa del tipo “Prima o poi dovrai scegliere se sparare alle persone che ami o morire” e quello non fa nemmeno in tempo a toccarsi che subito muore.

Anche Rebecca non scherza però. Manda un suo collega a recuperare dei campioni dagli infetti e già lì non è il massimo della cortesia. Il povero Aaron si fa pure scudo con la sua posizione gerarchica all’interno dell’istituto per non doverlo fare, ma Rebecca lo convince. Incredibilmente lui muore per altri motivi, ma mi sento di dare la colpa a Rebecca comunque. Tutti i protagonisti portano agli altri la stessa sfiga della Signora in Giallo e poi non muoiono mai. Quando Rebecca e Chris si incontrano lei gli dice “Same old Chris” e lui sorride. Ma secondo me lei intendeva “Il solito rimbambito” e quindi cos’avrà da sorridere Chris?

Siccome in due non sono sufficienti per evocare la sciagura ne devono chiamare un altro, che loro definiscono l’Esperto in Los Illuminados. Chi sarà mai? Così vanno a cercare Leon e lo trovano che beve come un disgraziato e ha perso ogni voglia di vivere e anche la voglia di fare battute. Purtroppo una delle due cose la ritroverà. Nell’incontro i due maschi alfa si incornano come caproni perché Chris ha le doti di convincimento di un comodino e Leon ha la testa di adamantio. Per fortuna c’è Rebecca che si fa rapire e allora i due fessi si uniscono per salvarla. Pensate.

In un gioco Rebecca farebbe in tempo a morire mentre loro sono lì a raccogliere chiavi e risolvere enigmi, invece in questo film i due devono solo tirare ad indovinare dove il cattivo l’ha portata. A quanto pare in uno dei suoi nascondigli, quello più vicino. Non chiedetemi perché siano definiti nascondigli se poi tutti sanno dove si trovano, perfino Chris e Leon.

Così un maschio alfa in moto e l’altro su un veicolo militare partono alla ricerca dell’amica. Bellissimo lo scontro coi cani in cui Leon arriva e salva Chris distogliendo l’attenzione dei cani e facendosi inseguire. Più che altro sono scemi i cani che invece di sbranare Chris decidono di correre dietro alla moto di Leon. Nell’inseguimento che ne risulta farei notare che per ammazzare due cani Leon butta granate, schiva, spara, fa evoluzioni che costano la vita a quelle quindici, venti persone. Bravo.

In compenso in questo film gli zombie sono quelli belli, quelli che piacciono a me, e c’è una creatura spaventosa che pare un troll di caverna e che chiamano Diego, perché giustamente un tempo aveva un nome, ma a me questa cosa fa morir dal ridere. Diego si unisce al cattivo principale per creare il mostro finale. L’unione poteva essere interessante da vedere, ma hanno deciso di farglielo semplicemente assorbire e quindi si è persa anche quell’occasione. La creatura che ne deriva ha due teste e quella del cattivo Arias chiama l’altra sempre Diego. Ed io continuo a ridere.

Per la sconfitta di questo mostro addirittura i nostri eroi e tutti i personaggi non ancora morti si uniscono e riescono a fare un domino di grattacieli e far esplodere tutto nel raggio di chilometri prima di conseguire la vittoria e spargere su tutti l’antidoto. E quelle due, tre persone nei paraggi che si sono salvate guariscono e non sono più zombie! Va beh, ragazzi, su alcune cose ho volutamente esagerato per amore dell’ironia. E poi a me piace tanto scherzare sulle cose che mi esaltano.

Saltellerò sempre ad ogni scena d’azione in cui Leon tira in aria la pistola e la riprende, non in faccia ma proprio in mano, per sparare ad uno zombie. Saltellerò sempre all’esplosione che becca in pieno il mostro di turno che poi riemerge dalla stessa più forte di prima. Così come saltellerò ad ogni supereroe che in un film della Marvel compare a salvare la situazione, anche se le scene sono sempre le stesse e se due secondi prima ho pensato che l’eroe sarebbe arrivato. Mi esalto lo stesso, mi godo ogni cosa.

Ma quando ne parlo dopo non voglio confondere l’esaltazione per una bella scena con la mancanza di obiettività su cosa è fatto bene e su cosa è fatto solo per esaltare. Sono due modi di creare intrattenimento validi, ma molto diversi tra loro. Il mio solito consiglio è quello di guardare sempre tutto ciò che vi va di guardare indipendentemente da come ne parlano gli altri.

Non ho finito comunque, perché dovrò dire un paio di cose su Infinite Darkness. E sui film con Milla che…Ragazzi, non so se lo sapete ma ce n’è uno con Leon dentro. Quello va visto più dei film con Van Damme. In ogni caso deve uscire un altro Resident Evil a breve, Welcome to Raccoon City in uscita il 24 Novembre, che non vedo l’ora. Non vedo l’ora.

 

 

 

Scrivere rappresenta tutto ciò che sono, il resto è aria. Conviviamo in tanti nella mia testa e stiamo tutti una favola. Amo ciò che si lascia interpretare: non ho bisogno di sapere tutto, ditemi qualcosa, il resto me lo invento io. Libri, film, serie tv, videogiochi, manga, comics, anime, cartoni, musica... da tutto ciò che è intrattenimento posso imparare tanto e posso soprattutto trarre ispirazione, quindi ringrazio che esista. Ciò non significa che io non possa criticare anche ciò che amo, lo amo ugualmente senza per quello esserne accecata. It's fine to be weird. Live free or die. Canzoni della mia vita: The Riddle (Five for Fighting), Una Chiave (Caparezza), Dream (Priscilla Ahn). Film della mia vita: Donnie Darko, Predestination, Big Fish, The Shape of Water, Men & Chicken... Non esistono sessi, non esiste una sola forma d'amore, non è tutto bianco, non deve sempre vincere la maggioranza se la maggioranza è ferma nel Medioevo.