Aground – Recensione – Nintendo Switch, PS4, Xbox One, PC

Sarebbe facile trascurare Aground basandosi solo sulla sua grafica. A me la grafica pixellosa non piace per cui ho preso questo titolo, che ci hanno gentilmente offerto, per una recensione in sportiveggianza e leggiadria, con molto scetticismo, però eccomi qua a raccontarvi la mia esperienza con questo gioco, che alla fine è risultato sorprendentemente piacevole da giocare, nonostante tutto.

Ho iniziato Aground per questa recensione guardandomi a fondo ogni pixel, e ho pensato che non fa una gran prima impressionea me meno che mai! La terra sottostante in cui alla fine mi sono ritrovata a scavare è di un colore terroso che non sorprende, e che diventa davvero opaco man mano che si va in profondità. Ma non lasciatevi ingannare, sotto a quello che inizialmente sembra essere un giochino da poco, c’è un gioco di esplorazione mineraria, artigianale con tanto di dungeon, che mi hanno totalmente conquistata! Incredibile ma è così, ho passato nottate intere a giocare a questo Aground, e mi sono ritrovata a costringermi a mollare la mia Nintendo Switch, con cui ci ho giocato comodamente sdraiata sul divano in salone o nel mio comodoso letto col cane che ogni tanto si girava quando imprecavo perchè ero morta!

Lo scopo del gioco principalmente è scavare. E’ un gioco per scavatori provetti, accumulo di risorse e costruzione di strutture. Scavare sottoterra è semplice come premere il pulsante giù e il vostro personaggio scaverà il terreno un blocco alla volta. Mentre Minecraft si svolge in uno spazio 3D e Terraria ha l’intera esperienza di uno scroller laterale 2D, Aground si differenzia facendo scorrere i segmenti fuori dalla terra scavando quasi in maniera simile a Dig Dug, questo lo so perché mi sono documentata (visto il genere ho subito pensato ai giochi più conosciuti fatti coi pixel!)

Scavare consuma la resistenza che deve essere reintegrata mangiando cibi o andando a dormire nella nostra comoda casa che, ad un certo punto, diventa pure affollata di gente.

Sotto il suolo esistono vari materiali (carbone, minerale, oro, quarzo e titanio) da portare in superficie, e questo scavare è diventato lentamente come un’esperienza meditativa e calmante (dà una certa soddisfazione scavare eh).

Aground – Recensione – Sorprende nel modo giusto

Cosa ho fatto con i materiali che ho recuperato sotto terra? Crafting, ovviamente, ma Aground fa qualcosa di veramente intelligente non solo includendo una storia, ma usandola come veicolo per distribuire diverse missioni lungo il percorso.

Il processo di pianificazione delle missioni che ti portano alla ricerca di nuove risorse per costruire edificiterreni agricoli, banchine e attrezzature in Aground funge da grande checkpoint per il progresso. Alla fine si costruiscono carrelli da miniera per scavare più a fondo e più velocemente, si sviluppano laboratori per costruire strumenti più durevoli e si costruisce una fiorente comunità fuori terra.

Lo sviluppo e la manutenzione del territorio diventano rapidamente la forza trainante del motivo per cui stai raccogliendo risorse. Le missioni degli abitanti dei villaggi ti faranno sviluppare terreni agricoli, recinti per maiali, fienili e frutteti che producono passivamente cibo e raccolti, che possono essere utilizzati sia come ingredienti per cucinare un pasto, sia direttamente come elementi riparatori per la salute e la resistenza. Costruirete uno spazio per fondere i metalli. Quindi aiuterete a realizzare un mercato cittadino e moli da esplorare al largo dell’isola iniziale. Una volta che avrete preso il mare e inizierete ad esplorare altre comunità, vi renderete conto che il mondo di gioco è molto più grande, approfondendo l’esperienza con un senso di meraviglia: e avrete sempre più voglia di esplorare!

Aground – Recensione – Il gioco non è esente da difetti

Ho notato però alcuni problemi alquanto fastidiosi che non posso non menzionare. Prima di tutto, la velocità del movimento è bradiposa come pochi, troppo, si che i miei personaggi sono sempre bradipi però, in un gioco come questo, mi sembra una limitazione che non ha senso. Sebbene questo non sia un problema all’inizio, mentre si esplora più in profondità nel terreno o attraverso grandi distese del mondo, diventa frustrante che non esista alcun pulsante per accelerare il movimento anche solo momentaneamente, perchè giustamente il personaggio si deve stancare.

Poi c’è il combattimento, una distrazione dagli scavi che a lungo andare diventa fastidiosa, perchè si i nemici, voglio combattere e ci sta, ma continuamente no dai! Ha continuato a essere un lavoro ingrato finché non ho sbloccato i famigli, un compagno domestico che può combattere per noi, ma non li otterrete se non andando avanti col gioco, ci vuole un bel po’ per sbloccarli.

Anche il combattimento sotto terra non è gratificante anzi, si limita ad impantanare le nostre esplorazioni alla ricerca di materiali, che stress.

Aground – Recensione – Considerazioni finali

A parte questo, il gioco mi ha sorpreso tanto, come vi dicevo al principio, mi sono ritrovata a costringere me stessa a chiudere il gioco, ma il giorno dopo ero lì che guardavo la mia Nintendo Switch che mi chiamava per riavviare il pixelloso ma laborioso Aground. Magari non vincerà alcun premio per le immagini, un po’ limitante la componente dei combattimenti, ma per il resto è un titolo che dà soddisfazione nel suo piccolo.

E’ un gioco simile ad altri titoli più famosi sicuramente si, incentra tutto sugli scavi, che di conseguenza sviluppano il crafting, con piccoli obiettivi e missioni, spingendoci gradualmente ad esplorare il mondo più ampio intorno all’isola di partenza. Nulla di innovativo ma piacevole.

Se vi piace il crafting, la creazione di oggetti, ma non avete mai provato un titolo del genere, Aground potrebbe essere un buon punto di partenza.

Se invece siete già esperti di questo genere ve lo consiglio è un gioco da provare! Se poi lo avete in due c’è anche la possibilità di una bella partita in cooperativa o in multiplayer ma non vi posso dare un parere su questo perchè io ho giocato solo in single player, anzi se ne avrete l’opportunità fatemi sapere voi come funziona!

Lo trovate sia per Nintendo Switch a questo link dove l’ho giocato io, che su PC  tramite Steam a questo link.

Alessia Lara Padawan – Romana, youtuber, nerd fino al midollo, adora film, serieTV, cartoni animati ed è malata da anni di una grave forma di dipendenza dai videogames. Il suo motto è: “Se credi anche lontanamente che ne valga la pena… allora GIOCALO!”