Mi vuoi adottare? – Recensione – Librogame di Dario Dordoni (Dracomaca)

Oggi giochiamo a indovina chi! Si chiama Willy, è tutto giallo, proviene da una certa regione italiana, è vittima di bullismo, è un tipo solitario e vorrebbe tanto che tu lo adottassi: di chi sto parlando?

Sbagliato! Anche perché Willy è scozzese: l’accento sardo è stato aggiunto dal doppiaggio italiano. Il Willy di cui sto parlando io è invece il nuovo librogame della casa editrice Dracomaca. Un librogame molto particolare e con uno scopo ben preciso: spiegare cos’è un librogame ai neofiti… o a quelli che si sono fatti un’idea un po’ sbagliata dei VERI librigame.

Si tratta precisamente del terzo librogame, dopo i due The zombies (prequel + libro intero), che stavolta inaugura una serie denominata “think thin, be different”.

Com’è possibile intuire già dal titolo, possiamo dedurre che voglia raccogliere librigame caratterizzati da un formato piccolo (in effetti, quello di oggi è composto da appena 50 paragrafi) e da storie fuori dagli schemi.

Il librogame di oggi parla anche di adozione, visto che in effetti nel titolo stesso del libro ci viene chiesto se vogliamo adottarlo. Potremmo rispondere “no” e raggiungere il finale più rapido della storia dei librigame (ottenibile già solo nella copertina!), oppure accettare e dargli così il benvenuto in famiglia. In fondo, non c’è nulla di male nell’essere adottati. Anche se, diciamocelo, dipende molto dal contesto.

REGOLAMENTO:

Regolamento?

Regolamento??

Qualcuno di voi ha visto il regolamento?

Nessuno?

Mmmh, ok.

LA MIA AVVENTURA:

Faccio subito la conoscenza di Willy, un libricino di 36 anni [SBARRA!!] pagine. Gli piace la carbonara (ha buon gusto!) e afferma di possedere un carattere assai vivace. Non a caso, mi racconta che i suoi genitori lo hanno spedito in collegio. Fin da subito, il libro prova a tendermi un trappolone gigantesco (com’è consuetudine in molti librigame), ma io non ci casco e dunque giungo al primo bivio, dove mi viene chiesto se…

  • Il mio nome e cognome iniziano con la stessa lettera;
  • Mi chiamo Dario Dordoni;
  • Non rientro in nessuno di questi casi.

Ok, siccome mi chiamo Roberto Bucciarelli, sarebbe corretto recarmi al paragrafo della terza opzione… ma siccome sono veramente, ma veramente curioso di che paragrafo possa essere stato dedicato all’autore stesso del libro, voglio mettermi nei panni di Dario. Il libro mi sgama subito, visto che all’autore non piace rileggere i suoi stessi libri. Ergo, non posso essere lui.

E se ci fosse una persona che sta leggendo il libro che ha lo stesso nome e cognome??? Scommetto che nessuno ha valutato questa ipotesi, eh? Omonimi provenienti da tutto il mondo, fatevi avanti!

Oh, beh, poco importa: a Willy non dà fastidio se abbiamo barato… anche perché lui stesso ammette che esistono solo due categorie di persone: i bari e i bugiardi.

Vengo poi a sapere che la storia dell’adozione è solo una scusa di Willy per proteggersi dai bulli che lo inseguono. Al collegio si è infatti fatto diversi nemici che vogliono ridurlo in brandelli. Se voglio difendere il mio pargoletto, ho bisogno innanzitutto di allenarmi superando delle prove di agilità, saggezza e memoria.

Stabilito ciò, sta a me decidere come si evolverà la storia: opterò per un’evoluzione romantica, per una ricca di azione oppure per una investigativa?

Anzi, in realtà sarebbe meglio dire che sta a voi la scelta: io mi fermo qui. Dopotutto, il librogame è già corto di suo: se mi mettessi a spoilerarvelo ancora, poi non vi rimarrebbe più nulla da leggere!

CONSIDERAZIONI FINALI:

Un mio collega lo ha definito come “il coltellino svizzero tra i librigame introduttivi”, e in effetti una simile descrizione non potrebbe essere più azzeccata. Mai mi sarei aspettato un prodotto così completo, considerando il ridotto numero di pagine e paragrafi. Eppure, sono rimasto piacevolmente colpito.

Dario Dordoni si sta dimostrando non solo un editore con un preciso piano editoriale in mente, ma anche un grande conoscitore di librigame. Dopotutto, per realizzare un tutorial così ben congeniato, era necessario che l’autore fosse ben consapevole di tutti i sistemi di gioco che si possono incontrare: dal lancio dei dadi, agli enigmi, ai percorsi visivi, qui non manca davvero nulla!

Non si tratta però solo di una semplice guida tecnica, fredda e schematica: “Mi vuoi adottare?” contiene anche una bellissima storia, ricca di percorsi ma anche di finali. Ci credereste calcolando gli appena 50 paragrafi? Praticamente è lungo quanto uno dei corti che fanno parte del concorso su Librogame’s Land, che ogni anno offre la possibilità ad autori esperti ed emergenti di mettersi alla prova.

Al termine del libro saremo addirittura valutati dal libro stesso con un voto che va da 1 a 11. Scelta bizzarra non inserire la classica valutazione da 1 a 10… ma magari l’autore voleva dedicare una citazione ad Aladdin?

A fare da cornice a tutto questo ci sono anche delle splendide illustrazioni realizzate da Giuseppe Sarcì, che ha collaborato con Dario con alcuni giochi da tavolo come Dungeon Wc, dove alcuni audaci eroi devono scappare non da un drago né da un troll… ma in bagno! Eh, la cacca scappa a tutti.

Tornando alle illustrazioni, oltre ad avere uno stile azzeccatissimo con l’opera, si prestano benissimo a essere addirittura colorate dai lettori più piccoli.

Insomma, abbiamo tra le mani un librogame veramente completo e dal prezzo davvero modico (appena 5 euro), che non può proprio mancare sui vostri scaffali!

EXTRA:

Eh già, per la prima volta in una mia recensione ho inserito una categoria extra. In collaborazione con Giuseppe Sarcì, ho infatti preparato per voi una bellissima sfilata!

Preparatevi a incontrare…

*Rullo di tamburi*

Willy secchione:

Willy monocolo:

Willy damerino:

Willy Georgie (ma senza barchetta):

Willy Batman (curioso che parli di adozione, visto che Batman è orfano):

Willy invisibile:

Personalizzate anche voi il vostro Willy e mandate una foto alla pagina facebook di Dracomaca così che le migliori possano essere condivise! Come premio per il vincitore, un lettore DvD offerto da Piccol.

Affrettatevi: il contest è valido solo per oggi a partire da domani!

Roberto Bucciarelli alias Powerbob nasce nel 1993 a Tivoli, vicino Roma. Ragazzo creativo e fuori dalle righe, nella sua vita sono importanti tre cose: sua moglie Silvia, il Luton Town (squadra di calcio inglese) e i librigame, di cui è appassionato fin da piccolo... e di cui aspira a esserne autore. Il suo motto è: "la vita è una storia a bivi!"