Matsumaya ha poi aggiunto che la rappresentazione della “perdita degli arti” in-game è consentita dal CERO, ma non è mai stata ufficialmente permessa da Sony stessa.
Una posizione controversa, quella della compagnia, soprattutto considerando che alcuni dei loro principali titoli di successo sono portatori di numerose scene di violenza… vero, The Last of Us Parte II?
Alla luce di questa nuova politica, quali cambiamenti sostanziali dobbiamo aspettarci dai titoli un po’ più “maturi”? Verranno, in qualche modo, resi meno realistici dall’assenza di scene particolarmente violente?
Non ci resta che aspettare.
Vota o Commenta