WorkBoy – Scoperto il più incredibile accessorio per Game Boy mai esistito

Si chiamava WorkBoy ed è sicuramente uno degli accessori più curiosi e rari mai creati per Game Boy.

Questo dispositivo aveva lo scopo di colmare quella che era la lacuna tra le console e i computer! Una tastiera completa che, collegata ad un Game Boy, lo trasformava in una sorta di agenda elettronica multifunzione.

Solo un’unità è sopravvissuta al tempo che passa ed il possessore è il suo stesso creatore.

Il WokBoy è stato in fase di sviluppo intorno al 1992, almeno questo è quello che possiamo sapere dalle ricerche effettuate in rete. Fu infatti visto su di un articolo pubblicato nelle pagine della celebre rivista Nintendo Power e comparve in un programma televisivo britannico… oltre questo il nulla cosmico!

Le famose 2 pagine dedicate all’accessorio su Nintendo Power

Questo accessorio era però un piccolo concentrato di tecnologia. Il nostro Game Boy si poteva così trasformare in una vera e propria agenda elettronica, rivoluzionaria per l’epoca, oltre ad avere funzioni extra per alcuni giochi che la stessa azienda produttrice di tale aggeggio si prefissò di fare uscire (Le Piramidi di Ra e l’Arca di Noè, per la cronaca).

Come detto l’unico prototipo esistente è nelle mani di Frank Ballouz, fondatore di FabTek, azienda che avrebbe commercializzato il WorkBoy… il condizionale è d’obbligo, perchè il WorkBoy non fu mai commercializzato e sapete perchè? Nel bel mezzo dello sviluppo Nintendo decise di abbassare il prezzo del Game Boy, oramai sul mercato da qualche tempo, in FabTek si resero conto che il prodotto sarebbe uscito ad un prezzo più alto dello stesso Game Boy, ed ecco che tutto finì, come una bolla di sapone.

Nel dettaglio il WorkBoy avrebbe consentito agli utenti di eseguire le funzioni di base di un organizer elettronico. Avremmo avuto una calcolatrice, una app per prendere appunti, una per convertire pesi e misurazioni e persino una per creare un piano di risparmio e gestione finanze. C’erano oltre 10 app integrate nel software speciale che alimentava il WorkBoy. Queste app erano immediatamente accessibili premendo un pulsante sulla tastiera.

Leggenda narra ci fosse persino un WorkBoy 2 pianificato che avrebbe utilizzato il Game Boy Advance.

Una cosa è certa, i prototipi sono anomalie interessanti nella storia videoludica ed il WorkBoy entra di diritto nell’olimpo di queste oscenità/genialate.

A proposito di genialate, dietro la scoperta di questo WorkBoy e del clamore dietro questa notizia c’è Liam Robertson, giornalista freelance e videomaker per Did You Know Gaming?

Liam infatti è riuscito a contattare Frank Ballouz, a fargli dimostrare che l’aggeggio esistesse e che l’unico prototipo in vita fosse nelle sue mani, se lo è fatto mandare per analizzarlo, lo ha collegato ad un Game Boy senza successo per l’assenza della cartuccia dedicata finita chissà dove (forse in qualche cassaforte blindata della Nintendo a Tokyo).

La magia è arrivata quando Nintendo è stata colpita dalla colossale fuga di informazioni denominata “Platinum Leak”, con la quale è stata diffusa anche la rom inedita del software WorkBoy.

Veloce flash-cart della rom e Liam si è potuto mettere a lavoro… Cosa è venuto fuori? Scopritelo nel suo video documentario!

Cosa ne pensate? Parlateci del vostro accessorio/abominio preferito!

Valerio "Raziel" Vega: Napoletano a Roma, Tecnico Ortopedico di giorno, Retrogamer compulsivo di notte. Creatore del progetto Nerdream, amante del cinema, delle serieTV, dei fumetti e di tutto ciò che è fottutissimamente NERD, sogna una vecchiaia con una dentiera solida ed il pad di un NES tra le mani. Il suo motto è “Ama il prossimo tuo come hai amato il tuo Commodore64”
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